L'esercito d'Israele ammazza due giovani palestinesi a Qalandya di Emma Mancini



Sassi contro proiettili. E a terra restano due giovani palestinesi, i due ennesimi martiri del popolo di Palestina. Sono stati uccisi questa mattina nel campo profughi di Qalandya, vicino Ramallah. Ad ammazzarli le forze di sicurezza israeliane. All’alba l’esercito di Tel Aviv ha fatto irruzione nel campo profughi alla caccia di alcuni residenti da arrestare. Per ore hanno perquisito e vandalizzato le case del campo. La rabbia è esplosa: sono esplosi gli scontri tra i palestinesi residenti e l’esercito. I soldati hanno aperto il fuoco indiscriminatamente e hanno colpito i due giovani, uccidendoli. 
A restare a terra sono stati un giovane di soli 22 anni, Mutasin Issa Udwan, colpito alla testa da un proiettile. Il ragazzo è morto all’istante. L’altro giovane ammazzato, Ali Khalifa, è stato centrato allo stomaco ed è spirato poco dopo all’ospedale di Ramallah. Un terzo giovane, Maamoon Awwas, è stato ferito alla schiena. L’esercito israeliano ha infine arrestato due ragazzi, Wajih Ayman Al-Khatib e Anas Manasrah. 
La reazione dell’Autorità Palestinese non si è fatta attendere: il governo palestinese ha condannato duramente gli omicidi a Qalandya. Il portavoce dell’AP, Nabil Abu Rudeina, ha definito il raid un tentativo da parte del governo di Tel Aviv di esasperare la situazione in vista di settembre e della domanda di riconoscimento dell’indipendenza dello Stato palestinese all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 
Un portavoce delle forze di sicurezza ha detto all’agenzia palestinese Ma’an News che l’operazione ha seguito le normali procedure di arresto: i soldati hanno aperto il fuoco dopo che cinque di loro sono stati colpiti con delle pietre. Sassi contro proiettili, gli ennesimi martiri.http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE77003V20110801.
Nuovi martiri a Qalandya
Commento: settembre si avvicina. Infatti
2   A Qalandya, ai margini di Ramallah e del Muro di Separazione costruito dagli israeliani, è intervenuto un altro esercito all’alba, quello di Tel Aviv. Due i morti, uccisi durante un raid delle forze armate israeliane nel campo profughi. Uno era uno studente della facoltà di giornalismo dell’Università Araba di Gerusalemme. Scontri anche ai funerali, nel pomeriggio. Appena due giorni fa, almeno 150mila israeliani erano sfilati per le strade di molte città per chiedere welfare, sanità, case ad affitti più contenuti, servizi sociali. Che lo Stato, insomma, si concentri sul popolo, piuttosto che concentrarsi sulla sicurezza. Non sono passate neanche 48 ore. L’esercito israeliano è intervenuto a Qalandya e al confine con il Libano (una scaramuccia con l’esercito libanese, e non si sa chi ha provocato chi… [invisiblearabs.com]
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340 ... 66,00.html

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