Israele : no all'estradizione in Colombia di Col Yair Klein ricercato per addestramento "squadroni della morte"
ANSA) - TEL AVIV, 20 NOV - E' tornato in Israele fra i
festeggiamenti degli amici - e senza una parola di ripensamento
- il colonnello Yair Klein: mercenario al soldo di alcuni dei
piu' sanguinari narcos colombiani scampato all'estradizione da
Mosca verso Bogota' in nome di quei diritti umani che le sue
imprese di soldato di ventura non avevano certo onorato.
La sua 'odissea' si e' conclusa nella notte all'aeroporto Ben
Gurion di Tel Aviv, dove e' sbarcato da uomo libero e ha trovato
ad attenderlo i sorrisi di familiari, ex commilitoni e della
giovane fidanzata Michal Bar, protagonista della campagna
internazionale promossa sin dal 2007 per ''riportarlo a casa''.
Calvo e impenetrabile, Klein ha dispensato qualche ghigno,
incorniciato dalla barbetta bianca da duro dei film, davanti
alla selva di telecamere e giornalisti israeliani appostati al
varco. Sul suo passato di avventuriero dei due mondi ha
preferito glissare. Mentre ha trovato il modo di recriminare
contro il governo del suo Paese (quello precedente all'attuale)
e la ex ministro degli Esteri Tzipi Livni, accusati di non aver
fatto abbastanza per trarlo d'impaccio, fuori di galeraDi galere Klein ne ha frequentate piu' d'una in questi anni,fra un continente e l'altro. L'ultima a Mosca dove la polizia
russa lo aveva intercettato tre anni fa durante uno dei suoi
nebulosi spostamenti e arrestato in base a un mandato di cattura
internazionale emesso dalla Colombia.
Nel Paese sudamericano, l'ex ufficiale israeliano avrebbe
dovuto rispondere d'aver addestrato, fra la fine degli anni '80
e i primi '90, gli uomini dei famigerati squadroni della morte
del cartello della coca di Medellin: eserciti privati agli
ordini di trafficanti del calibro di Gonzalo Rodriguez Gacha o
Pablo Escobar. Ma le autorita' russe hanno preferito alla fine
rispedirlo in patria, senza garanzie di processo, cedendo alle
raccomandazioni di una sentenza del Tribunale europeo dei
diritti dell'uomo secondo cui egli avrebbe rischiato ''la
tortura'' - se non la morte paventata dai parenti nel ricorso -
laddove consegnato al sistema giudiziario colombiano.
Una decisione che significa impunita' e che di fatto passa
sopra i trascorsi attribuiti al personaggio. Tenente colonnello
della riserva allevato nei corpi speciali dell'esercito
israeliano, Yair Klein si era costruito la poco edificante nomea
di epigono di Bob Denard dopo il congedo, sfidano la sorte in
alcune delle aree piu' violente del mondo, fra l'America Latina
e l'Africa nera. Ovunque insegnando a uccidere e lucrandoci su.Le sue tracce, dopo il periodo colombiano, erano riapparse a fine anni '90 nella Sierra Leone devastata dalla guerra civile e
da abiette speculazioni sul commercio dei 'diamanti
insanguinati'. Finche', accusato di aver istruito alle armi
unita' di guerriglia del Fronte Rivoluzionario Unito, si era
ritrovato per la prima volta in catene, in una prigione locale.
Ne era uscito dopo 16 mesi, nel 2000, salvo farsi beccare piu'
tardi in Russia sotto l'etichetta di superlatitante ricercato
dalla giustizia colombiana.
''Sono felice che tutto sia finito'', ha tagliato corto
stanotte Klein, fiducioso di averla fatta di nuovo franca. Da
Bogota' il ministro della Giustizia, GermanVargas Lleras, ha
replicato che la Colombia non si da' per vinta e invita ''la
comunita' internazionale, Israele e Russia inclusi, a chiedersi
come mai sia permesso che un epilogo del genere accada''. Il suo
Paese - ha aggiunto Vargas Lleras - cerchera' ora ''altre strade
per far eseguire l'ordine di estradizione''. Ma i precedenti non
sembrano offrirgli in realta' la benche' minima chance. (ANSA).
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