Rachlevsky Sefi : educazione alla violenza nelle scuole rabbiniche ultra-ortodosse israeliane. Vietiamo Oz


Sintesi personale Un mondo intero si cela dietro la dichiarazione del rabbino Ovadia di pregare per la morte del presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas). Oltre il 52 per cento di bambini israeliani frequentano le scuole ultra-ortodossi e religiose, dove sono separati ragazzi e ragazze. Anche quelli che hanno scelto la scuola statale sono soggetti ad un sistema educativo influenzato da una visione religiosa reazionaria in campo scientifico come evidenziano sia le vicende legate al movimento Im Tirtzu, sia le deboli obiezioni del ministro dell'Istruzione. Nello stesso tempo il capo della Segreteria didattica è occupato a censurare i libri di testo non religiosi, che sostituiscono le lezioni di educazione civica con l' "ebraismo" e sceglie di mandare i figli nelle scuole religiose.Che cosa si insegna in questa autonomia religiosa che, finanziata dal governo, sta gradualmente assorbendo la maggior parte dei bambini israeliani? Le parole del rabbino Yosef senior e l'ancora più ipocrita inchiesta sul libro "I King's Torah" (Torat Hamelekh) forniscono una risposta .Da parte sua il governo reagisce con silenzioso assenso alla ribellione di rabbini Dov Lior e Yaakov Yosef (il figlio del rabbino Ovadia Yosef), che hanno rifiutato di essere interrogati circa il loro sostegno per il libro, in effetti l'educazione che la maggior parte dei bambini riceve è vicino allo spirito di questo libro. Gli autori di "Le leggi per uccidere i Gentili" non hanno inventato nulla di nuovo sia dal punto di vista della halakhica ( legge ebraica) sia delle teorie cabbaliste .Purtroppo, secondo l'interpretazione ortodossa di halakhà, il comandamento "Tu non uccidere", si applica ai soli ebrei. Chi uccide un non-Ebreo (l'assassinio di un Gentile non è chiamato "omicidio"), secondo halakhà e Maimonide, non dovrebbe essere punito dagli esseri umani.L'atto non è consentito, ma non c'è punizione. Per dissacrare lo Shabbat il "sesso consensuale con una donna sposata", la punizione è la morte. Non c'è vera punizione per l'uccisione di un non-Ebreo. Rabbi Yehuda Halevi ha sostenuto che ci sono quattro livelli in natura: inanimato, vegetale, animale, parlante . Sopra di loro è il quinto e più alto livello, l'Ebreo, l'unico definito come un essere umano e i diritti umani esistono solo per lui.E questo è ciò che i bambini imparano nella lingua del Talmud: "Tu sei chiamato l'uomo , gli altri appartenenti alle nazioni del mondo non sono uomini " in Maimonide: "Qualcuno che vede annegare un non-Ebreo non dovrebbe salvarlo." Il presupposto storico è evidente: le persecuzioni vissute dagli ebrei hanno prodotto diverse reazioni .Molti di loro hanno trasferito la cultura ebraica nel simbolo e nella metafora, , altri hanno tentato di salvare la vita a qualsiasi prezzo. Ma la reazione principale è stata quella della vendetta, espressa in scritti minimizzati e sotterranei The historical background to these things is clear. The long, harsh persecutions experienced by the Jews provoked many reactions. Many of them transferred Jewish culture to symbolic and metaphorical worlds, others tried to create life at any price. But a central reaction was to take revenge in a written, downplayed and unrealistic way to the racist persecutions in the real world
.I testi minimizzato potrebbe essere chiamato "gli scritti di un bambino debole e maltrattato al suo cuscino " Un bambino sofferente per gli abusi subiti dai suoi amici , può "vendicarsi" confidando al suo cuscino che i suoi "amici" non sono esseri umani, sussurrando punizioni orribili :Nello stesso modo menti eccelse in Israele hanno elaborato testi di vendetta descrivendo i non ebrei come essere inferiori , satanici "non umani". Ma in un contesto dove nessun Ebreo era in grado di danneggiare un non-Ebreo, il significato pratico delle parole era lettera morta.Quando il giudaismo si è realizzato nella storia e nella sovranità politica, avrebbe dovuto accantonare gli scritti sotterranei della letteratura basata sulla vendetta e concentrarsi sulla morale universale e umanista, ebrei e non ebrei. Questo è stato lo sforzo principale del mondo ebraico prima dell'Olocausto e nei primi giorni del sionismo, ma anche dell' l'Ortodossia moderata ,ma non ha prodotto una rivoluzione halakhica necessaria per il drastico cambiamento avvenuto nell'equilibrio di potere.E così oggi la maggioranza assoluta del mondo ortodosso sta andando in una direzione opposta. La maggior parte dei rabbini israeliani, e il governo sulla loro scia, seguono il percorso di Rabbi Lior , trasformando quello che è stato scritto come un grido di dolore per il "cuscino" in una chiamata all' azione violenta..Il disprezzo per la legge da parte dei rabbini deve essere fermato , essi devono affrontare un processo. Ma non è questa la direzione se il governo finanzia e sovvenziona tali scuole e implicitamente si fa portavoce di queste istanze .Nessuna guerra all'Iran , nessun processo di pace può salvare una nazione dove la maggior parte dei bambini, fin dalla prima elementare,è abbandonata a tali forme di razzismo violento.Even a peace process, which may attempt to achieve somewhat more than the creation of the necessary diplomatic conditions for an attack against Iran, will not save a nation most of whose first-graders are abandoned to such violent racism.

2 Jaffa : in un libro per bambini la Moschea di Al Aqsa è sostituita dal Terzo Tempio
3 Scuole israeliane preparano i bambini alla guerra Of special interest are initiatives by elementary schools and kindergartens. Many elementary schools in Israel send children to military sites on field trips. Activities such as an "army week" for elementary school pupils in Israel are by no means exceptional. Mock military parades at kindergarten ceremonies have also been observed.Another almost universal practice is that of collecting gift boxes from children to be sent to soldiers. This is usually linked, especially in kindergartens, with events to mark Israel's Memorial Day and Independence Day (celebrated on two consecutive days), which generally focus on the military. Many municipal authorities organise special ceremonies around this time of the year, in which kindergarten pupils from the entire municipality deliver their gift packages to soldiers of a unit that the municipality “adopts”. These ceremonies often feature military weapons exhibits, speeches by military officers, as the one cited above about the “immense human potential”, and, of course, the immediate and intimate presence of many conscripts in uniform.The recruitment of Israeli children by organised armed Jewish militias was documented by New Profile in 2004. The report explains that Kahane Chai is an extreme rightwing movement, which is active mainly, but not exclusively, in the settlements in the areas occupied in the 1967 Arab-Israeli War (the Six-Day War). The group split from the Kach movement – a once extreme rightwing political party established and headed by Rabbi Meir David Kahane. New Profile estimates that Kahane Chai has been systematicallyrecruiting children, some as young as 10, for many years and regularly sending childrenas young as 13 to carry out attacks on Palestinians. According to a witness interviewed by the organisation, children take part in many regular activities, and there are also special duties for them:“The children throw torches into Palestinian houses and set them on fire. Theyset fire to cars, and put bombs under cars. Turn over market stalls and draw the Star of David on them, as well as on the faces of Palestinians. Pee in wells, torture Palestinian children until they cry, and stone vehicles and Palestinian neighbourhoods”.http://www.newprofile.org/images/exhibition/exhibition-extracts-english.

2  Vietiamo Oz....  L' offensiva delle scuole religiose israeliane. Censurati anche Sofocle, Tolstoj e Isaac Singer GERUSALEMME - Qualche anno fa, in pieno furore islamico per le vignette su Maometto, ad Abraham Yehoshua capitò di dire che tanta rabbia in fondo aveva un senso e che lui non avrebbe mai pubblicato cose offensive per un religioso. Qualsiasi religioso. «Ah sì?», sbottò Amos Oz: «Allora vorrei chiedere all' amico Yehoshua se anche qui in Israele, per caso, dobbiamo censurare tutto ciò che urta i sentimenti degli ebrei ortodossi...». La risposta è arrivata: nei licei degli ebrei ultraortodossi, soprattutto a Gerusalemme, i professori stanno mettendo all' indice opere della letteratura di tutti i tempi, dall' Antigone di Sofocle all' Anna Karenina di Tolstoj, dallo Schiavo di Singer al Michael mio dello stesso Oz, perché in quelle pagine c' è troppa impudicizia. «È una tendenza ormai evidente - dice alla stampa israeliana un funzionario del ministero dell' Educazione, che preferisce l' anonimato -. Molti sostituiscono queste letture col Midrash, con storie chassidiche, con poesie religiose, con novelle "pulite" di Haim Sabato o al massimo con racconti brevi di Kafka e di Cechov. Il fenomeno è in espansione, ormai lo notiamo anche in alcune scuole laiche...». Anna, non aspettare quel treno. Hannah, non andartene da quel trantràn. Agli occhi dei rabbini estremi, sono evidenti l' «immoralità» della Karenina o l' «immodestia» di Hannah Gonen, la protagonista del romanzo di Oz: infedele e suicida, l' eroina ottocentesca di San Pietroburgo; scandalosa nei pensieri, la studentessa della Gerusalemme anni Cinquanta che s' allontana dall' amor suo. Ce n' è anche per gli altri: poco adatte ai ragazzi le «questioni edipiche e l' idolatria» di Sofocle; e che dire d' un totem della letteratura yiddish, Isaac Singer, quando descrive la passione e i tormenti dell' ebreo Jacob, diviso fra la Torah e una contadina cristiana? Diabolico pure Scapegoat, il capro espiatorio di Eli Amir, che fu consigliere di premier israeliani e oggi indigna con la vicenda di Nili, nubile eppur incinta... La denuncia è pesante. I paralleli con le censure cattoliche e musulmane si sprecano. E tutto ciò non piace al governo Netanyahu: «Fenomeno limitato», smentiscono ben due portavoce ministeriali. In Israele, lo scontro fra fondamentalisti e secolari è quotidiano: stiamo perdendo la nostra identità sionista, ha avvertito qualche giorno fa il sindaco della laica Tel Aviv, Ron Hudai. Anche il problema dell' educazione in queste scuole religiose, sempre più diffuse e in parte finanziate dallo Stato, è poco smentibile: un gruppo di ex studenti ultraortodossi, qualche tempo fa, s' è rivolto alla Corte suprema per esigere un' istruzione meno orientata sulla Torah e più completa nelle altre materie. «In certe scuole rabbiniche la situazione è pesante», dice Etgar Keret, laicissimo quarantenne scrittore telavivi: «Dopo la quinta elementare, la matematica o l' inglese diventano materie quasi sussidiarie. Lo Stato non ha praticamente poteri, lì dentro. Perché genitori e insegnanti non si sentono cittadini di questo Stato e rifiutano ogni proposta di cambiamento nei loro programmi. Mia sorella è una di loro: vive a Mea Sharim, la zona ultraortodossa di Gerusalemme, e manda i suoi figli in quelle scuole. Ci parliamo, perché ci vogliamo bene. Ma su questi temi non c' è dialogo. Per lei è inutile, un insegnamento che prescinda dalla religione. È il dramma di questo Paese: prima o poi, siamo destinati alla guerra civile». Un conto però è il credo, anche forte, un altro la censura. Keret è più cauto: «Non so in quali scuole si pratichi quest' esclusione dei classici. Anch' io credo sia un fenomeno limitato. E nemmeno tanto nuovo: Oz e Tolstoj, i religiosi estremisti, non li hanno mai presi in considerazione. Michael mio non è certo un libro destinato ai pervertiti. Le memorie e i dubbi di Hannah sono quelli di ogni essere umano. Sono sicuro che anche quei presidi e quegli insegnanti hanno pensato, almeno una volta nella vita, alla delusione del loro matrimonio. E quel che dovrebbero insegnare ai loro ragazzi è che con la kippà o coi riccioli sulle orecchie, con l' orecchino o pieni di tatuaggi, ci somigliamo più di quanto vogliano far credere...». Qualche giorno fa, la scuola d' un kibbutz di Hedera s' è rifiutata d' appendere sugli stipiti la mezzuzah, il cilindretto che contiene la ParolaBattistini Francesco «Vietiamo Amos Oz, è immorale»
Amos OZ : un partito contro gli ultraortodossi

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