Gaza: ustioni al fosforo bianco
Nel gennaio 2009, un giovane di 18 anni si era presentato al reparto di pronto soccorso dopo aver subito un attacco con una granata al fosforo bianco. Aveva molte lacerazioni dolorose dovute a bruciature di grande spessore, che erano circondate da tessuto morto appeso alla carne viva. Le sue ferite ricoprivano il 30% della superficie del suo corpo ed erano distribuite su entrambi gli arti, quelli superiori e quelli inferiori, e sulla spalla destra. Non c’erano segni di bruciature da inalazione. Dopo che venne fatta una diagnosi clinica di bruciature da fosforo bianco, vennero protette le vie respiratorie, venne iniziata la somministrazione del liquido per la rianimazione, e vennero irrorate le ferite con una soluzione diluita di sodio bicarbonato prima di applicare bende inumiditeUn giorno dopo l’ammissione nel reparto ustionati, venne osservato che del fumo bianco si sprigionava dalle ferite, che incorporavano ora una vasta estensione di tessuto necrotizzato che si era espanso entro il tessuto sottostante (figura A e B). Il giovane venne trasferito con urgenza nella sala operatoria per la rimozione della carica necrotica con l’asportazione del tessuto necrotizzato e la eliminazione delle particelle di fosforo bianco. Durante la rimozione della carica necrotica, una particella di fosforo bianco venne estromessa inavvertitamente, causando una bruciatura superficiale sul collo di un infermiere. Trasferimmo in nostro paziente in una unità di cura intensiva per tenere sotto controllo i dati fondamentali, l’alterazione degli elettroliti (in particola modo l’ipocalcemia) e le variazioni nell’elettrocardiogramma (ECG). Dopo 8 giorni di ospedale, il nostro paziente stava relativamente bene, per cui venne dimesso senza alcuna complicanza sistemica. Dopo 16 mesi, al controllo il nostro paziente stava bene; tuttavia, sul suo petto, sulle sue braccia e sulla coscia erano rimaste delle cicatrici ipertrofiche, moderatamente doloranti (figure C e D). Il fosforo bianco è un combustibile solido giallo trasparente, di aspetto cereo, che produce fumo, e che viene utilizzato principalmente in dispositivi militari e industriali. In presenza di ossigeno, prende fuoco spontaneamente con una fiamma gialla e producendo un fumo denso; si spegne solo quando viene privato di ossigeno o se si è consumato del tutto. A contatto con pelle esposta , il fosforo bianco produce bruciature chimiche dolorose; esse si presentano di solito come lesioni giallastre, necrotiche, di notevole consistenza, dovute ad entrambi i fattori, quello chimico e quello termico. Poiché il fosforo bianco presenta una grande solubilità nei grassi, le ferite si estendono spesso in profondità all’interno dei tessuti sottocutanei con il risultato di una guarigione della ferita protratta nel tempo. Il fosforo bianco può essere anche assorbito in modo sistemico portando a sindromi multiple di disfunzioni degli organi a causa dei suoi effetti sugli eritrociti, sui reni, sul fegato e sul cuore. La gestione di un primo soccorso su ustioni da fosforo bianco include la rimozione degli abiti dei pazienti e l’applicazione di bende saline o imbevute d’acqua. In base agli studi su animali o a relazioni sul caso, nel reparto di pronto soccorso si raccomanda che vengano fatte continue irrorazioni delle ustioni con acqua per ridurre al minimo le complicazioni delle bruciature e che dovrebbero essere rimosse le cariche necrotiche dovute alle particelle di fosforo bianco individuabili con grande facilità. Per agevolare l’ estinzione delle particelle incorporate si può usare o la lampada Wood (luce ultravioletta) o una soluzione allo 0,5% di solfato di rame. In pazienti gravemente malati, viene richiesta la resezione del tessuto necrotico e il trapianto della pelle, oltre a un ricambio appropriato dei fluidi e un serrato monitoraggio degli elettroliti e dell’ECG, per evitare complicanze prevedibili quali l’ipocalcemia, l’iperfosfatemia e l’aritmia cardiaca. Le ustioni da fosforo bianco sono associate a un significativo stato patologico che spesso rende necessario il prolungamento della degenza ospedaliera. Casi estremi possono risultare fatali. Non si può fornire una valutazione del numero di casi di questo tipo nel nostro reparto ustionati, dato che si è in una situazione di guerra nella quale non viene fatta una formale registrazione di quanto succede; in queste ustioni ci si era imbattuti raramente nella pratica e la letteratura che ne descrive dei casi è limitata. Secondo la Convenzione delle Nazioni Unite relativa a Determinate Armi Convenzionali è vietato considerare i civili quali obiettivo di un attacco con armi incendiarie. Faculty of Medicine, Al Quds University, Abu-Deis, Jerusalem, occupied Palestinian territory (L N Al Barqouni); Department of Surgery (S I Skaik FRCSEd) e Department of Plastic Surgery and Burns (N R A Shaban MSc), Shifa Medical Centre, Gaza Strip, occupied Palestinian territory; and Al Nasser Pediatric Hospital, Gaza Strip, occupied Palestinian territory (N Barqouni CABP). Ustioni da fosforo bianco
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