SCIENZIATO ISRAELIANO: E’ ORA DI RIVELARE POSSESSO ARMI ATOMICHE



Tel Aviv, 12 maggio 2010 (foto dal sito www.life.com) Nena News – Un importante scienziato israeliano si appella al suo governo affinché ponga fine al lungo silenzio sul programma nucleare militare e autorizzi ispezioni al reattore di Dimona.Uzi Even, professore di chimica all’Università di Tel Aviv che ha lavorato presso il reattore di Dimona ed ex parlamentare del Meretz (sinistra sionista), sottolinea che il programma globale per la riduzione delle armi nucleari è un importante segnale di cambiamento che Tel Aviv non può ignorare. «Dovremmo aprire Dimona agli ispettori internazionali», ha detto Even alla radio dell’esercito.L’ex tecnico nucleare Mordechai Vanunu, per aver rivelato i piani della centrale di Dimona al giornale britannico Sunday Times, è stato incarcerato dal 1986 al 2004 e, dal giorno del suo rilascio, è sottoposto ad un regime speciale che gli proibisce di viaggiare e avere contatti con stranieri, soprattutto i giornalisti.Si stima che Israele sia in possesso di 200 testate nucleari ma lo Stato ebraico ha sempre adottato una posizione ambigua non avendo mai ne’ confermato ne’ smentito tale informazione.Questa posizione, dice il professor Even, se nel passato ha avuto dal punto di vista israeliano una giustificazione, con il passare dei decenni e con i cambiamenti avvenuti, non e più sostenibile.Le parole di Even tuttavia potrebbe cadere nel vuoto. Il ministro israeliano della difesa, Ehud Barak, ad esemppio, ha sostenuto lunedì scorso, davanti alle Commissioni parlamentari della difesa e degli affari esteri, che non sono previsti cambiamenti nella politica israeliana e che non ci sono pressioni da parte dell’Amministrazione Obama rispetto alla posizione tenuta sino ad oggi da Tel Aviv. «La relazione fra Israele e gli Stati Uniti è molto più complessa di quello che appare», ha spiegato.Secondo vari mezzi d’informazione, nel 1969 gli Stati Uniti avrebbero deciso di non interferire nella politica nucleare israeliana, almeno fino a quando il paese si fosse astenuto da realizzare test nucleari o reso di dominio pubblico il fatto di possedere armi atomiche. «L’accordo che abbiamo da lungo tempo con gli Stati Uniti e altri paesi funziona e non c’è bisogno di cambiarlo», ha dichiarato di recente il ministro degli affari strategici Dan Meridor.L’Egitto che guida i paesi non-allineati sta cercando di convocare una conferenza internazionale per l’anno prossimo con l’obiettivo di rendere il Medio-Oriente una zona priva di armi nucleari.Meridor però ha negato che gli egiziani abbiano preparato una mozione sulla politica nucleare israeliana da presentare al prossimo incontro in giugno a Vienna dell’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica). «Di tanto in tanto – ha commentato il ministro israeliano – la questione viene sollevata presso l’Aiea e in altre sedi». «Non è la prima volta che capita – ha concluso Meridor – e come sempre troveremo il modo di affrontarla in accordo con il resto del mondo». (red) Nena-News
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