Comunicato Degli "ebrei Contro L'occupazione "deportazione in massa dei Palestinesi dalla Cisgiordania?



Il comando militare israeliano ha preparato ordini draconiani (vedere http://www.hamoked.org.il/news_main_en.asp?id=904) secondo i quali tutti i residenti nella Cisgiordania (West Bank) possono essere considerati “terroristi infiltrati”, quindi espulsi o imprigionati. Martedì 13 Aprile 2010 l’“Ordine riguardante la Prevenzione dell’Infiltrazione (Emendamento N° 2) e l’“Ordine riguardante Provvedimenti per la sicurezza (Emendamento N° 112) debbono entrare in vigore. Gli ordini, firmati dal generale Gadi Shammi, ma non resi pubblici, sono enunciati in modo così generico da render teoricamente possibile ai militari svuotare la Cisgiordania di quasi tutti i suoi abitanti Palestinesi. Questi ordini sostanzialmente cambiano la definizione di “infiltrato”, che si applica d’ora in poi a chiunque sia presente in Cisgiordania senza un valido permesso israeliano, senza peraltro definire cosa Israele intenda per validità di un permessoVa precisato che sinora nessun permesso era richiesto agli abitanti Palestinesi della Cisgiordania. Tale provvedimento, preso come provvedimento militare quindi sottratto ad ogni discussione non solo con i Palestinesi, ma neppure nel parlamento israeliano, comporta niente di meno che la deportazione in massa dei Palestinesi dai Territori Occupati di Cisgiordania, cioè dalle loro case, dalle loro terre e dalle loro fonti di sostentamento. Deportarli dove? Evidentemente, non è questa una preoccupazione per il governo di Israele, che probabilmente pensa di deportarli a Gaza o eventualmente in Giordania, o dove diavolo vogliano andare. Sarebbe questo l’atto finale del programma sionista: tutta la terra tra il Giordano ed il Mediterraneo diventerebbe così lo Stato ebraico, essendo svuotata dei suoi abitanti, la “Terra senza popolo” destinata al popolo senza terra, gli Ebrei. Gli Ebrei Contro l’Occupazione italiani, insieme alle persone civili di tutto il mondo, si oppongono a questo progetto degno dei peggiori criminali, e chiamano tutti ad agire in tutti i modi in difesa dei diritti umani e civili dei Palestinesi. Solo un’azione forte di sanzione economica e politica contro questo progetto del governo israeliano può servire allo scopo. Se ci fosse in Italia un governo degno del nome, dovrebbe imporsi, insieme all’Europa, a favore del diritto dei Palestinesi a vita, giustizia e libertà.
  ISRAELE TENTA IL COLPO GROSSO


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