Or Kashti :un profondo spirito antidemocratico serpeggia tra la gioventù israeliana



Secondo i risultati di un nuovo rilevamento diffuso ieri, quasi la metà degli studenti israeliani delle superiori non ritiene che, in Israele, gli studenti arabo-israeliani debbano avere gli stessi diritti degli ebrei. La stessa indagine ha messo in evidenza che oltre la metà degli studenti vorrebbe negare agli arabi il diritto di essere eletti al Parlamento.Il rilevamento, che venne rivolto ai giovani di diverse scuole superiori israeliane, ha rilevato inoltre, che quasi la metà tra tutti gli interpellati – il 48 % - ha affermato che si sarebbe rifiutata di obbedire agli ordini di evacuazione degli avamposti e delle colonie nei Territori Palestinesi. Vicino ad un terzo – il 31 % - ha risposto che avrebbe rifiutato di svolgere il servizio militare al di là della Linea Verde. I risultati completi del sondaggio verranno esposti oggi durante una discussione accademica ospitata congiuntamente dalla Scuola di Educazione dell’Università di Gerusalemme e dal Centro di Presa di Coscienza dei Cittadini in Israele. Il simposio si concentrerà sui vari aspetti dell’educazione civile nel paese. “ I giovani ebrei non hanno interiorizzato i valori democratici fondamentali, “ ha affermato il prof. Daniel Bar –Tal, uno degli organizzatori della conferenza. L’indagine era stata commissionata il mese scorso da Maagar Mochot, un istituto di ricerche israeliano, con la supervisione del prof. Yitzhak Katz. Essa è stata applicata ad un campione di 536 ebrei e arabi aventi un’età compresa tra i 15 ed i 18 anni. L’inchiesta ha cercato di valutare gli atteggiamenti dei cittadini nei confronti dello Stato di Israele; la loro visione a proposito dei nuovi immigranti e dei cittadini arabi dello Stato; oltre alle loro posizioni politiche. I risultati forniscono l’immagine di una gioventù che si applica in filosofie politiche che vanno al di fuori della corrente principale. In risposta al quesito se ai cittadini arabi si sarebbe dovuto accordare diritti uguali a quelli degli ebrei, il 49,5 % aveva risposto in modo negativo. Il problema ha evidenziato il profondo solco che tiene separati i giovani religiosi da quelli laici, con l’ 82 % di studenti religiosi che affermano di essersi opposti ad una parità di diritti per gli arabi, mentre appena il 39% degli studenti laici ha ribadito tale opinione. Il solco laico – religioso era presente pure quando agli studenti era stato proposto il quesito se i cittadini arabi avrebbero potuto essere eleggibili per concorrere ad una carica nel Parlamento. Mentre l’ 82 % di coloro che avevano tendenze religiose aveva risposto in senso negativo, il 47 % dei giovani laici si era dichiarato d’accordo. In totale, il 56 % aveva sostenuto che tale diritto avrebbe dovuto essere completamente negato. L’indagine aveva fatto ricerche anche sulla questione del servizio militare e sull’esecuzione di ordini militari che fossero ritenuti politicamente responsabili di creare discordia. Mentre una stragrande maggioranza (91%) aveva espresso il desiderio di arruolarsi nelle Forze Israeliane di Difesa, il 48 % aveva affermato che non avrebbe obbedito di fronte ad un ordine di evacuare avamposti e colonie nella West Bank. In questo caso, i ricercatori hanno notato il legame con la religione. Di coloro che si sarebbero rifiutati di eseguire ordini di evacuazione, l’81 % dichiara di appartenere alla categoria dei religiosi, rispetto al 36 % che sono laici. Un funzionario del Ministero dell’Educazione. ha dichiarato: “Questo sondaggio d’opinioni mostra risultati che mettono in luce un grave segnale d’allarme per il consolidarsi tra la gioventù della tendenza a punti di vista estremi.” L’indagine, la quale aveva rivelato, inoltre, che un numero relativamente alto di giovani conta di votare e che la democrazia è tuttora considerata il sistema di governo preferito, indica “un divario tra il consenso ad una democrazia formale e i principi fondamentali della democrazia, che vietano la negazione dei diritti alla popolazione araba,” secondo quanto ha dichiarato il funzionario. “ Le distinzioni riguardanti le diverse posizioni esistenti tra la gioventù laica e quella religiosa, che stanno aumentando in modo più marcato dal punto di vista demografico, è necessario che rappresentino un motivo di preoccupazione per noi tutti, in quanto tutto ciò determinerà l’aspetto dello stato per altri 20 – 30 anni, “ ha sostenuto Bar-Tal. “C’è una combinazione di fondamentalismo, nazionalismo e razzismo nella visione del mondo della gioventù religiosa.” Notizie da Israele: un profondo spirito antidemocratico alimenta la gioventù israelianaallegato

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