Detenuti palestinesi : Intervista a Magda Mughrabi,


Quanti sono i Palestinesi detenuti nelle carceri israeliane in questo momentoSecondo le più recenti statistiche in nostro possesso, che arrivano direttamente dal Servizio Carcerario Israeliano, sono circa 7.700 i cittadini palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane, 778 dei quali condannati all'ergastoloTrecentocinquanta di questi prigionieri sono in carcere da prima del 1993, mentre vi è poi un numero di persone trattenute in stato di fermo per un giorno, o per una settimana, rispetto alle quali non abbiamo informazioni attendibili.
I prigionieri palestinesi sono detenuti in strutture speciali?
I detenuti di origine araba sono detenuti principalmente in prigioni speciali, ma vi sono anche dei grandi complessi carcerari che ospitano, ovviamente in differenti sezioni, sia prigionieri arabi che israelianiAd ogni modo di solito i palestinesi sono trattenuti in prigioni specifiche, un esempio lampante è l'istituto carcerario di Ofer, a qualche chilometro da Ramallah: si tratta di una prigione israeliana destinata a detenuti palestinesi.
In che modo vengono divisi, in termini di età, genere e rigidità carceraria, i prigionieriDipende dai crimini che hanno commesso. Ad esempio, per i reati amministrativi c'è la prigione di Ofer, vicino a Ramallah come spiegavo prima, oppure l'istituto di Getsi, nel deserto del Negev.I bambini sono detenuti in altri istituti, anch'essi speciali, mentre le donne sono trattenute nel Nord.Nella parte meridionale del paese ci sono le prigioni più dure, Ramon e Nafta, istituti nei quali sono detenuti prigionieri condannati al carcere a vita, o ad almeno 20 anni.In ogni caso, il grande problema di questa strutturazione riguarda le visite, visitare un prigioniero significa dover seguire un procedimento di sicurezza lungo e molto difficile.Visitare un prigioniero è davvero complicato, innanzitutto a causa delle restrizioni di movimento nello stato d'Israele per i cittadini palestinesi, non bisogna infatti dimenticare che le persone arrestate sono detenute in 18 strutture sparse su tutto il territorio israeliano, e che soltanto una di queste strutture, Ofer, è stata costruita sui Territori Occupati.Tutti gli "aspiranti visitatori" provenienti dalla CIsgiordania devono richiedere un permesso speciale. Di solito il permesso viene negato, per prassi, a tutti i richiedenti di età compresa fra i 18 ed i 35 anni. Esistono delle eccezioni, ovviamente, ma la prassi generica è questa.All'interno del nucleo familiare sono soltanto una o due le persone autorizzate a visitare il prigioniero, i restanti membri della famiglia vedono rifiutata la loro richiesta di permesso con motivazioni riguardanti la sicurezza, oppure (ciò accade molto spesso), con la scusa che non vi è connessione familiare fra chi richiede il permesso ed il prigioniero che si vorrebbe visitare.Nel corso della nostra esperienza più e più volte ci è capitato di vedere le istituzioni israeliane negare il permesso a figlie, o mogli, a sorelle o fratelli, con la scusa che fra essi ed il prigioniero non vi erano legami familiari.In ogni caso, se un cittadino palestinese vuole visitare un prigioniero ed anche riesce, alla fine di un lungo processo, ad ottenere il permesso per farlo, non bisogna dimenticare che si tratta di un permesso speciale che permette l'accesso alla prigione, non ad Israele, per cui quel cittadino dovrà entrare nel territorio israeliano seguendo tutta una specifica procedura di massima sicurezza, arrivando in Israele su un autobus di polizia.Come funziona nello specifico questa procedura? L'autobus arriva in un punto prefissato intorno alle 6 di mattina, di solito ci si ritrova ad un checkpoint, oppure nel centro di una città, Betlemme o Nablus ad esempio. All'arrivo sulla Green Line, il punto di confine fra Israele e Cisgiordania, i visitatori scendono dall'autobus e superano la solita seria di lunghi controlli di sicurezza.Risalgono poi sull'autobus e continuano il loro viaggio verso la prigione, scortati da un nucleo speciale della polizia israeliana, dal momento che i passeggeri dell'autobus sono considerati alla stregua di criminali pericolosi. Una volta arrivati nel carcere, le famiglie devono superare un'altra serie di complessi controlli di sicurezza, ed infine possono visitare il loro familiare per un periodo di tempo compreso fra i 30 ed i 45 minuti.continua qui
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