Ofri Ilani“Un opuscolo per le truppe dell’IDF sostiene che il Vaticano insegna agli Hezbollah come uccidere gli ebrei.”

“Un opuscolo per le truppe dell’IDF sostiene che il Vaticano insegna agli Hezbollah come uccidere gli ebrei.”
Secondo quanto riportato in un opuscolo distribuito ai soldati dell’IDF, Il Papa e i Cardinali del Vaticano stanno dando una mano ad organizzare viaggi a Auschwitz per componenti di Hezbollah per insegnare loro come eliminare gli ebrei.Gli ufficiali stanno favorendo la distribuzione dell’opuscolo, compresi ufficiali superiori quali il Ten. Col. Tamir Shalom, comandante del battaglione Nahshon della brigata Kfir.L’opuscolo è stato pubblicato dall’Unione delle Congregazioni degli Ebrei Ortodossi d’America, in cooperazione con il rabbino capo di Safed, Rabbi Shmuel Eliahu, ed è stato distribuito pochi mesi fa.L’opuscolo, intitolato “Su ciascun lato del confine” intende passare per la testimonianza di “un ufficiale Hezbollah che aveva fatto la spia per Israele”.“Il libro viene distribuito regolarmente, tutti lo leggono e lo ritengono vero,” sostiene un soldato. “E’ pieno di particolari inventati ma viene presentato come una storia vera. Un’intera compagnia di soldati, adulti, mi ha detto: “Leggilo e poi capirai chi sono gli arabi.”La copia ottenuta da Haaretz contiene anche gli auguri per la festa di Pesaci da parte di Shalom, “in nome della Brigata Nashsohn.”La storia viene raccontata da un uomo di nome Avi, che dice di aver cambiato il suo nome da Ibrahim dopo aver lasciato Hezbollah ed essersi convertito al giudaismo. Avi dice di essere stato una volta accanto al capo di Hezbollah lo sceicco Hassan Nasrallah, e descrive le strette relazioni con il Vaticano e importanti personalità europee vantate da Hezbollah.L’ufficio del portavoce dell’IDF in una dichiarazione sostiene:”Il libro è stato fornito come una donazione ed è stato distribuito ai soldati in buona fede; Dopo che siamo stati avvertiti della delicatezza dei suoi contenuti, abbiamo sospeso immediatamente la sua distribuzione.”Secondo il libro, Nasrallah era stato invitato a unirsi a una delegazione per un viaggio in Francia, in Polonia e in Italia, compreso il Vaticano. Nasrallah non aveva potuto rifiutare un invito dal Vaticano, Avi ha spiegato: “Noi sapevamo che [il Papa] si era identificato con la lotta di Hezbollah.”Il libro descrive le presunte visite degli ufficiali Hezbollah ad Auschwitz guidati dal Vaticano:”Noi arrivammo ai campi. Vedemmo i treni, i binari, i mucchi di occhiali e di vestiti…Noi siamo venuti per imparare…Il nostro accompagnatore parlava come se fosse un insegnate. Gli facemmo capire presto che: ogni vero arabo, nel suo intimo più profondo, è una specie di sostenitore del Nazismo.”L’opuscolo spiega inoltre come i politici europei ed i giornalisti agiscano ostentatamente contro Israele.“La nostra guida ci presentò a importanti personaggi che si identificano con la nostra causa. Gente ricca, gente autorevole…Essi stanziano consistenti somme di denaro a tutte quelle specie di organizzazioni israeliane che erodono la credibilità dell’IDF…Abbiamo fondi speciali per sostenere quei politici e quei giornalisti che servono al nostro scopo. Ogni pezzo la cui opinione si conforma alle nostre posizioni viene ricompensato generosamente.”Il rabbino Shmuel Eliahu, figlio del precedente capo del rabbinato sefardita Mordechai Eliahu, è noto per le sue posizioni estremiste e una volta venne condannato per incitamento al razzismo quando richiese l’espulsione di tutti gli studenti arabi dal Safed College dopo un attacco terroristico nella zona.Il più giovane Eliahu era inoltre dietro a un video on line nel quale descriveva il “miracolo della nostra patriarca Rachele”, la quale, egli sostiene, sia apparsa di fronte ai soldati israeliani a Gaza per metterli in guardia, durante l’operazione Piombo Fuso, sulle trappole esplosive nelle costruzioni.Nel video, Eliahu racconta: “In alcuni dei luoghi dove andammo, a Gaza, c’era una donna che li metteva sull’avviso…..’Vi hanno detto chi sono io,’ lei diceva,’Io sono la patriarca Rachele.’” Egli sostiene che anche suo padre ha confermato la veridicità di questa storia, e gli ha detto di aver pregato Rachele: “Le ho detto:Rachele, c’è una guerra…va da Dio, che Egli sia benedetto, e rivolgigli una preghiera per i soldati che sacrificano sé stessi per il Popolo di Israele, in modo che essi colpiscano e non siano colpiti.”
David Menahemov, un assistente di Eliahu, sostiene che il libro non è una invenzione. “Avi è una persona reale e, nel libro, ogni cosa è assolutamente vera,” insiste Menahemov. “E’ un racconto completamente veritiero, io conosco quel tizio personalmente. E’ un arabo, che continua ad agire da arabo, anche dopo essersi convertito. Noi lo abbiamo aiutato a scrivere l’opuscolo e a tradurlo. Abbiamo cambiato poche cose per proteggere lui e la sua famiglia.”
Ofri Ilani, Haaretz
Commento: e poi ci si preoccupa degli Haridim? ben più pericolosi questi, sottilmente protetti per convenienza e ragioni politiche
Allegati:

Brigata KFR

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