MisnaPRIMI BILANCI DI UN "TERREMOTO" (2) ...

Secondo l’Icrc sono almeno 60.000 i palestinesi rimasti (letteralmente) senza nulla, dopo che i bombardamenti israeliani hanno distrutto le loro abitazioni e tutto quello che contenevano. “Un uomo anziano si è avvicinato a me, mentre stavo valutando i danni nel suo quartiere, e mi ha detto che tutto quello per cui aveva lavorato una vita intera, tutto quello che aveva ottenuto, il suo orto di olivi, limoni e alberi di palma, era andato distrutto. Tutto. Poi è scoppiato a piangere. È rimasto, solo, di fronte a me

a piangere a lungo” racconta il funzionario della Croce Rossa Iyad Nasr, di ritorno da uno dei tanti sopralluoghi di questi giorni. Le agenzie umanitarie hanno chiesto l’invio immediato di materassi, lenzuola, oggetti per la cucina e teli di plastica per aiutare nell’immediato le migliaia di persone che hanno perso tutto. E mentre gli esperti spiegano che il quadro di distruzione attuale è “temporaneo” e che ci vorrà ancora una settimana per avere un quadro più completo dei danni, il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, oggi in visita a Gaza, ha ribadito le responsabilità legali dell’esercito israeliano. Secondo le dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa internazionali, Ban ha sottolineato che le persone responsabili dei bombardamenti israeliani che hanno colpito le strutture dell’Onu a Gaza “dovranno rendere conto davanti alla giustizia” delle loro azioni. “Ci dovrà essere un’inchiesta approfondita, una spiegazione completa per assicurarsi che quanto accaduto non si ripeta mai più” ha aggiunto Ban, nei pressi delle macerie (“ancora fumanti” scrive l’agenzia francese ‘Afp’ in una sua testimonianza) di un deposito dell’Onu, prima di definire “attacchi scandalosi e totalmente inaccettabili” quelli dell’esercito israeliano, accusato di aver usato una “forza eccessiva”. Ban, che si era anche recato a Sderot, una delle località del sud di Israele maggiormente colpita dal lancio di razzi artigianali da parte dei movimenti di resistenza palestinese, ha definito “totalmente inaccettabili” i razzi sparati contro obiettivi civili israeliani. Anche otto organizzazioni israeliane per la difesa dei diritti umani hanno condannato i lanci di razzi contro Israele, definendoli “una grave violazione del diritti internazionale”, ma hanno poi aggiunto che “questo non autorizza Israele a fare la stessa cosa”. In una nota diffusa oggi, le organizzazioni (tra cui spiccano B’tselem, medici per i diritti umani, Yesh Din e il Comitato pubblico contro la tortura) hanno presentato una richiesta formale alla Procura generale perché apra un’inchiesta sulla condotta dell’esercito israeliano a Gaza. Nella nota le ong citano il numero “terrificante” di morti civili, un numero che alimenta il dubbio “che l’esercito israeliano abbia ignorato le regole di guerra”; per questo, chiedono l’apertura di un’immediata “inchiesta indipendente”.[MZ]

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