Israele e Cina: rapporti economici, militari, politici










   Sintesi personale
 1 La Cina sta investendo nel mercato israeliano: compagnie cinesi stanno lavorando al tunnel del Carmelo , a Tel Aviv Aviv, al progetto ferroviario, che collegherà Petah Tikva a est con Bat Yam nel sud. .ZPMC, il produttore cinese di gru e attrezzature in metallo, questa settimana ha vinto la gara d'appalto per Haifa. Le società cinesi sono di proprietà statale,pertanto, chiunque fa affari con loro , fa affari i con lo Stato e con il Partito comunista cinese. Zhou Hui, funzionario dell'ambasciata di Tel Aviv, conferma che il governo cinese incoraggia le imprese a venire in Israele.Egli afferma che la quantità degli scambi tra i due paesi è aumentata grazie alla stabilizzazione delle relazioni diplomatiche , dai $ 50 milioni di euro nel 1992 ai circa $ 4,5 miliardi di euro nel 2007.: L e esportazioni dalla Cina ammntano a circa $ 3,5 miliardi , le importazioni da Israele a circa un $ 1 miliardo La Cina ha instaurato buone relazioni con il mondo arabo e con l'Iran. Tuttavia, Pechino vuole agire nello stesso modo con l'Occidente, e l' investimento in Israele va in questa direzioneDi recente un team della televisione di Stato cinese ha visitato Israele per un periodo di tre settimane, alla ricerca del 'miracolo israeliano. e decifrare il segreto del "successo" ebraico




2  Israele è frenata dagli Usa che hanno posto pesanti limitazioni alle esportazioni israeliane in Cina
At 'arms' length

3  La "security " cinese è made in Israele    GERUSALEMME - Come si copia un bicipite? E come s’imita un servizio di scorta? E come si rifà un buon lavoro d’intelligence? La Cina che conquista il mondo ha un problema: proteggere le sue conquiste. Roba che non s’improvvisa con qualche scippo di copyright. Ci sono le grandi banche d’investimenti nei Paesi più pericolosi, le multinazionali in Sudamerica, i colossi dei trasporti che invadono l’Africa, le esportazioni del manifatturiero a tutti gli angoli della Terra, c’è un’economia scatenata che scatena appetiti, assalti, assassinii. Da difendere con la forza, quando serve: ogni mese, sono decine i professionisti, tecnici, lavoratori cinesi uccisi per rapina, rapiti a scopo d’estorsione, taglieggiati da mafie locali. Nonostante l’indiscutibile tradizione nelle arti marziali, qualche anno fa il governo di Pechino ha iniziato a cercare un rimedio all’estero. Ha fatto un’indagine di mercato. E alla fine s’è rivolto a chi, ancora, è ritenuto il migliore nel campo: Israele.  UN ESERCITO DI RAMBO - Centinaia d’ex militari israeliani, dal 2008, sono stati ingaggiati dalle maggiori compagnie cinesi per insegnare ai dipendenti e ai servizi di sicurezza interni tutte le tecniche di difesa da attacchi terroristici, blitz criminali, spionaggio industriale. Molti di questi rambo lavorano direttamente sul campo: miniere asiatiche, fabbriche nelle savane, uffici e filiali in aree a rischio di fanatismo islamico. Fanno e insegnano a fare sicurezza. È nata anche una società mista israelo-cinese, l’Alpha-Angel Security: la gestisce un ex paracadutista, Adi Talmor, uno che in passato ha organizzato le scorte sugli aerei El Al e in molte ambasciate israeliane, e il consiglio direttivo è formato da otto ex alti ufficiali di Tsahal, l’esercito con la Stella di David. Per aggirare le norme che vietano attività del genere in un Paese (pur sempre a democrazia limitata) come la Cina, l’Alpha-Angel lavora a Pechino sotto il marchio della Yang Wei-Wun e fornisce consulenze anche alla polizia e alle forze armate del Gigante Giallo.   A SCUOLA DI KRAV MAGA - Talmor ha tenuto una trentina di corsi a body guard e a semplici manager: seguitissime, le lezioni d’intelligence industriale e quelle di Krav Maga, la tecnica di combattimento corpo a corpo affinata dagli ebrei della diaspora. «Molti di questi cinesi spediti a lavorare all’estero – dice l’ex ufficiale – sono placide persone abituate a bere caffè in ufficio, a fumare sigarette, per nulla pronte ad affrontare le emergenze in cui vivono». Talmor preferisce concentrarsi sull’autodifesa di chi rischia: «Insegno la psicologia del terrorista musulmano, i trucchi per evitare sequestri o situazioni pericolose. Ma anche a non fidarsi delle persone fidate, a proteggere segreti industriali. La Cina è un colosso coi piedi d’argilla: basta una fuga di notizie, a far crollare miliardi d’investimenti». Ma quando impareranno a far da sé, i cinesi? «Ci vuole ancora tempo. Le aziende private sono elastiche, perfettamente consapevoli. Però gli apparati del vecchio sistema comunista sono sospettosi, ci considerano i numeri uno, ma hanno paura che diventiamo delle specie d’istruttori militari. Quando non ci considerano vere spie. Faticano a capire che cos’è la security in una società globalizzata. A volte, poi, gioca l’orgoglio…». Qualche tempo fa, Talmor è stato chiamato da un collega delle unità speciali cinesi: «Bisognava addestrare un gruppo di guardie del corpo. Ma per capire se eravamo le persone giuste, il burocrate locale aveva organizzato un combattimento di kung fu con un istruttore cinese. Se vincevamo, intascavamo il contratto. Ovviamente, abbiamo rinunciato».La "security " cinese è made in Israele - Corriere della Sera


4  Tecnologia israeliana nei nuovi aerei militari di TeheranL’Iran ha siglato un accordo con la Cina per l’acquisto di 24 caccia da combattimento costruiti con tecnologia israeliana. L’affare è di circa un miliardo di dollari. Consegna attesa tra il 2008 e il 2010.Teheran (AsiaNews/Agenzie) – L’Iran comprerà dalla Cina aerei militari con tecnologia israeliana. Lo ha reso noto solo due giorni fa l’agenzia russa Novosti, secondo la quale Teheran ha siglato un accordo con Pechino per l’acquisto di due squadroni di caccia da combattimento J-10. Si tratta di 24 aerei costruiti con componenti e tecnologia forniti alla Cina da Israele dopo la cancellazione del progetto Lavi nella metà degli anni ’80. I motori, invece, sono fabbricati in Russia.


 Il costo complessivo di questi mezzi si aggira intorno al miliardo di dollari e la consegna è attesa tra il 2008 e il 2010. Il raggio d’azione di questi caccia è di 3mila km, il che significa che Israele stesso vi rientra.
 Durante gli anni ’80, l’industria aeronautica israeliana, insieme a compagnie statunitensi, ha sviluppato un velivolo multi-ruolo, considerato all’epoca il più avanzato del suo genere. In seguito alla produzione del prototipo, l’amministrazione Reagan ha interrotto i finanziamenti, contribuendo così alla cancellazione del progetto congiunto. Israele allora ha iniziato a vendere alcuni dei sistemi che aveva sviluppato a vari altri Paesi, tra cui la Cina.
 Alcuni esperti hanno criticato Israele per quella che chiamano “vista corta” e distratte politiche d’esportazione. Non è la prima volta che componenti israeliane entrano a far parte di un sistema di armamenti che tra i suoi obiettivi ha proprio Israele. Alcuni sostengono che Pechino abbia venduto all’Arabia Saudita missili a lunga gettata fabbricati con know-how israeliano.
IRAN – CINA Tecnologia israeliana nei nuovi aerei militari di ...

5  La Cina protesta per la costruzione degli insediamenti israeliani a Gerusalemme est   L'11 marzo a Beijing il portavoce del ministero degli Esteri cinese Qin Gang ha affermato che il governo cinese è estremamente contrario alla costruzione degli insediamenti israeliani a Gerusalemme est e nella Cisgiordagna. La Cina protesta per la costruzione degli insediamenti israeliani ..2 (2009)"E' necessario che Israele adotti misure concrete per ricostruire la fiducia reciproca con la Palestina e creare condizioni favorevoli per una pronta ripartenza del dialogo tra le parti". Queste le dichiarazioni di Qin Gang, portavoce del ministro degli esteri cinese.Il paese del primo ministro Hu Jintao si unisce così agli appelli della comunità internazionale, che chiede a Israele di rinunciare alla costruzione di 900 nuovi alloggi nella zona palestinese di Gerusalemme est. Già il presidente Usa Barack Obama aveva dichiarato che proseguire la politica degli insediamenti non avrebbe giovato alla sicurezza di IsraeleAnche l'Unione Europea ha fatto sentire la sua voce. La presidenza svedese ha infatti sottolineato che "l'attività d'insediamento a Gerusalemme est viola le leggi internazionali e pregiudica il risultato finale dei negoziati, minacciando la soluzione dei due stati".Israele, Anche Cina Chiede Congelamento Degli Insediamenti


6   Quando il Dalai lama si recò nel 2006 e nel 2002 in Israele  Ricordavo questa visita..ho deciso di riprendere alcuni interventi apparsi sulla stampa israeliana perchè l'uso strumentale, da destra e da sinistra, di un uomo di pace come il Dalai Lama non mi aggrada Articolo:2006 -Il Dalai Lama ha invitato Hamas a rinunciare alla violenza,dopo aver vinto le elezioni democraticamente e ha consigliato sia il rispetto reciproco sia ad Israele di parlare con hamas e   precedentemente in Israele , credo nel 2002, incontrò Hamas e non Sharon


8  GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2008   Aluf Benn : si sta creando un nuovo ordine mondiale
Sintesi personale
Olmert ed i suoi eredi dovranno trovare la loro strada in una realtà in cui l'America è ancora la più forte potenza, ma non è più l'unica . La recessione negli Stati Uniti  vede l'emergere di nuove potenze: Russia,Cina e gli Stati del Golfo, dove è permesso fare soldi, ma non vi è alcuna libertà politica. Vladimir Putin, Hu Jintao e Sheikh Mohammed bin Rashid di Dubai rivaleggiano con il capitalismo liberale dell'Occidente. Questi sono i motivi di quanto è successo:
La spiegazione più semplice è quella economica . Vi è una chiara correlazione tra le vicissitudini del mercato energetico e l'equilibrio di potere tra le potenze mondiali. Quando il prezzo del petrolio è sceso alla fine degli anni 1980, l' Unione Sovietica, la cui economia era basata sull'esportazione del petrolio e del gas,è crollata L'aumento dei prezzi del petrolio negli ultimi anni ha indebolito gli Stati Uniti e la Russia è diventata più forte, così il Venezuela e l' Iran.
2 Un'altra spiegazione è dovuta all'arroganza e alla stupidità dell'America , che ha esaurito il suo potere nella inutile guerra in Iraq e nei tentativi falliti di democratizzare il Medio Oriente, mentre la Cina è diventata la seconda superpotenza mondiale 
3Vi è anche un altra spiegazione: ogni azione genera reazioni che imbrigliano la prima azione. Questo è ciò che è accaduto a Bush dopo Saddam Hussein e a Putin dopo la sua vittoria in Georgia.
L' America non perderà la sua grandezza in fretta. Non ci sono rivali all'orizzonte che possono competere con la sua forza, ma gli Usa non possono più dettare agli altri nè le proprie posizioni nè i propri valori . In tale situazione  di incertezza  i poteri sono alla ricerca di alleati e  di sfere di influenza.Nel Medio Oriente sta scomparendo il paradigma di "moderati contro gli estremisti",sostituito da giochi di potere. Il mondo sta accettando un Iran nucleare in cambio di stabilità nel Golfo Persico . La Siria sta offrendo se stesa in vendita pur di uscire dall'isolamento . Israele ha accettato Hamas a Gaza e gli Hezbollah in Libano La Giordania è tornata a parlare con Hamas. La nuova diplomazia è rappresentata dal Presidente francese Nicolas Sarkozy,Questo è un cambiamento fastidioso per Israele vista la sua dipendenza dagli Usa. Tuttavia potrebbero esserci nuove opportunità come : a) 
la  possibilità di raggiungere un accordo con la Siria è destinata a crescere.Il Presidente siriano Bashar Assad sta offrendo un accordo a Barack Obama e a John McCain: in modo che gli Stati Uniti avranno una nuova base americana in Medio Oriente, alla vigilia del suo ritiro dall' Iraq e in vista del preoccupante cambiamento di leadership in Egitto. b)  La migliore occasione per la soluzione del conflitto israele -palestinese è nell'accordo con gli Stati del Golfo che stanno offrendo opportunità economiche ad Israele in cambio della risoluzione del conflitto con i palestinesi e vogliono risultati concretiI: Israele dovrà decidere se conviene affrontare un conflitto interno per lo sgombero degli insediamenti in Cisgiordania o se mantenere uno statu quo problematicoNew balance of world powers

9   rapporti diplomatici  Cina Israele

10   la teoria del complotto asiatico


12 Gideon Levy: Israele non ha alcun diritto morale di protestare per il Tibet


13    Cina: "Stop ai bombardamenti di Israele"   Pechino - La Cina ha chiesto a Israele di mettere fine ai bombardamenti aerei su Gaza in risposta ad alcuni razzi da parte dei palestinesi. 
''La Cina è preoccupata per il deterioramento della situazione a Gaza. Chiediamo a Israele di mettere fine ai raid aerei su Gaza. Ci auguriamo che le parti in causa cessino il fuoco in modo da evitare che si siano vittime tra i civili innocenti'' sono state le parole di Liu Weimin, portavoce del Ministero degli esteri, in una conferenza stampa a Pechino.

14  La Cina accoglie con favore lo scambio di prigionieri tra Israele e Palestina 1   Il 18 ottobre la prima fase dell'accordo per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas è ufficialmente iniziata. Lo stesso giorno il ministero degli Esteri cinese ha accolto la notizia favorevolmente, affermando che lo scambio di prigionieri aiuta ad attenuare l'attuale situazione tra Israele e Palestina, apprezzando anche la parte egiziana per i propri sforzi.Lo stesso giorno il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Liu Weimin, ha auspicato che Israele e Palestina possano continuare a adottare misure costruttive, per attenuare l'attuale situazione, ridurre le divergenze, e riavviare al più presto i negoziati.

2   Cina, appello per il riavvio dei negoziati fra Israele e Palestina  Pechino, 18 ott. - La Cina spera che vengano create le condizioni per la ripresa dei colloqui di pace tra Palestina e Israele. Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Liu Weimin, ha dichiarato che il processo di pace in Medio Oriente sta attraversando una fase chiave. Rispondendo a una domanda sugli inviati del Quartetto per il Medio Oriente, che il 26 ottobre saranno a Gerusalemme per incontri sulla ripresa di colloqui diretti, Liu ha affermato che il Dragone sostiene l'impegno internazionale che favorisca la ripresa il prima possibile dei colloqui tra Palestina e Israele. La Cina esprime anche il proprio benvenuto allo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele, ha aggiunto Liu.  

16  Cina: si a Stato palestinese a settembre  La Cina offre tutto il suo appoggio all'Autorità Palestina nel riconoscimento come Stato di settembre presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il popolo cinese e Pechino ha sempre sostenuto la causa palestinese - fa sapere con un comunicato il Wu Suke inviato speciale per il Medio Oriente del Ministero degli Affari Esteri della Cina. "Rispetto e sostegno" - sostiene Suke.   Parole di cui l'Autorità Palestinese deve esserne profondamente orgogliose, visto che oramai la data della costituzione dello Stato si sta avvicinando sempre più

Cina: si a Stato palestinese a settembre
UN rep. Prosor: Israel has no chance of stopping recognition of Palestinian stateallegati





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