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Patriarchi del Medio oriente: la guerra fra Mosca e Kiev ‘sconfitta di tutti’

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ASIANEWS.IT MEDIO ORIENTE - UCRAINA Patriarchi del Medio oriente: la guerra fra Mosca e Kiev ‘sconfitta di tutti’ Il primate latino di Gerusalemme esprime “amarezza e delusione” Il primate latino di Gerusalemme esprime “amarezza e delusione” , oltre alla “preoccupazione” per il “ruolo importante” che la Russia esercita in Medio oriente. Il card. Sako riferisce il messaggio del leader sciita al-Sadr che si chiede con stupore il perché di un “conflitto fra cristiani”. Per il patriarca armeno sarà “il popolo a pagarne le conseguenze”. Ai popoli di Russia e Ucraina guarda con “preoccupazione e attenzione” il patriarca armeno cattolico Raphaël Bedros XXI Minassian, secondo cui sono le persone normale, i civili, che “stanno pagando il prezzo più alto” di questa situazione. Per il patriarca “ci sono forze esterne” che usano la piazza ucraina “per creare confusione” e il cuore della controversia non è Kiev “ma tutto quello che ruota attorno”. Una immagine simile, conclude, “in Medio oriente la

Valigia Blu: Invasione russa dell’Ucraina: cronache dal fronte cyber. di Carola Frediani

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  Mentre è in corso l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il fronte cyber si sta progressivamente organizzando, scoprendo le carte ancora lentamente. Soprattutto, diversi attori si stanno posizionando. Hacker russi di varia natura e affiliazione (con ruolo prevalente del GRU, l’intelligence militare), hacker bielorussi di regime, gruppi cybercriminali di matrice russa da un lato. Hacker ucraini e patriottici, cyberpartigiani bielorussi anti-Lukashenko, pezzi di hacktivismo come Anonymous e GhostSec, dall’altro. Con la grande incognita di cosa potrebbero fare o non fare gli Stati Uniti e la Nato, visti i messaggi discordanti arrivati nei giorni scorsi da parte atlantica. Tutto questo, per ora confinato tra Russia/Ucraina/Bielorussa (e qualche traccia nei Paesi Baltici), ha il potenziale di creare quel rischio di spillover di cui avevo scritto la scorsa settimana in  newsletter , cioè il rischio che attacchi, malware e incidenti possano facilmente propagarsi oltre l’area intere

Barbara Spinelli : UNA GUERRA NATA DALLE TROPPE BUGIE

L'Italia delle due sponde Paragonando l'invasione russa dell'Ucraina agli attacchi dell'11 settembre a New York, Enrico Letta ha confermato ieri in Parlamento che le parole gridate con rabbia non denotano per forza giudizio equilibrato sulle motivazioni e la genealogia dei conflitti nel mondo. Perfino l'11 settembre aveva una sua genealogia, sia pure confusa, ma lo stesso non si può certo dire dell'aggressione russa e dell'assedio di Kiev. Qui le motivazioni dell'aggressore, anche se smisurate, sono non solo ben ricostruibili ma da tempo potevano esser previste e anche sventate. Le ha comunque previste Pechino, che ieri sembra aver caldeggiato una trattativa Putin-Zelensky, ben sapendo che l'esito sarà la neutralità ucraina chiesta per decenni da Mosca. Il disastro poteva forse essere evitato, se Stati Uniti e Unione Europea non avessero dato costantemente prova di cecità, sordità, e di una immensa incapacità di autocritica e di memoria. È dall'1

Nonostante la richiesta degli Stati Uniti, Israele si astiene dal co-sponsorizzare la risoluzione dell'ONU contro la Russia

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Di GIACOBBE MAGID L'Italia delle due sponde I rappresentanti partecipano a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sull'invasione russa dell'Ucraina, venerdì 25 febbraio 2022 presso la sede delle Nazioni Unite. La Russia ha posto il veto a una risoluzione del Consiglio di sicurezza che chiedeva a Mosca di fermare il suo attacco all'Ucraina e di ritirare tutte le truppe. Il voto di venerdì ha visto l'astensione di Cina, India ed Emirati Arabi Uniti. Nonostante la richiesta dell'amministrazione Biden di co-sponsorizzare una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che condanna l'invasione russa dell'Ucraina, Israele si è astenuto dal farlo, hanno detto venerdì al Times of Israel due diplomatici che hanno familiarità con la questione. Israele non voleva unirsi a un gesto così forte contro la Russia, ha specificato un altro funzionario a The Times of Israel. La Missione israeliana presso le Nazioni Unite ha rifiu