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Non dimentichiamo che anche le guerre e il complesso militar industriale uccidono il clima – oltre ai popoli! | Angelo Baracca e Marinella Correggia

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L'Italia delle due sponde SERENOREGIS.ORG Non dimentichiamo che anche le guerre e il complesso militar industriale uccidono il clima – oltre ai popoli! | Angelo Baracca e Marinella Correggia – Centro Studi Sereno Regis Ci fu chi parlò di «seconda superpotenza mondiale»: il 15 febbraio 2003 milioni di persone  scesero in piazza in quasi tutti i paesi del pianeta, simultaneamente, per dire no alla guerra di Bush Blair e valvassori contro l’Iraq, «no alla guerra per il petrolio e per gli affari». Quell’esperienza di rivolta pacifica planetaria, epica ma senza successo (non fu fermata nemmeno una bomba), non si è ripetuta in occasione di successive guerre di aggressione diretto o per procura, né per altre emergenze, ambientali e sociali. Oggi è il movimento dei giovani per il clima e per un’esistenza futura a dilagare come uno tsunami – metafora non casuale – in tutto il pianeta. Impegnarsi contro il caos climatico e – allo stesso tempo –

Le armi nucleari e il cambiamento climatico | Carlos Humana

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Informazioni su questo sito web SERENOREGIS.ORG Le armi nucleari e il cambiamento climatico | Carlos Humana – Centro Studi Sereno Regis Le armi nucleari e il cambiamento climatico | Carlos Humana mercoledì 25 Settembre 2019 La vita sulla Terra deve affrontare due minacce esistenziali: la crisi climatica e le armi nucleari. Le due minacce sono strettamente collegate e si rafforzano a vicenda. Con il mondo in fiamme, la crisi climati... tag   L'Italia delle due sponde La vita sulla Terra deve affrontare due minacce esistenziali: la crisi climatica e le armi nucleari. Le due minacce sono strettamente collegate e si rafforzano a vicenda. Con il mondo in fiamme, la crisi climatica è, anche per i suoi detrattori più feroci, impossibile da ignorare. Tuttavia, la grande maggioranza della popolazione ignora come questa situazione aggravi il rischio di guerra nucleare e perché il disarmo nucleare è oggi più importante che mai. Clima e costi

Incatenti al proprio passato: una ricetta tedesca per l’ingiustizia verso il popolo della Palestina | Hans von Sponeck e Richard Falk

tag  Disinvestimento e Sanzioni (BDS). Incatenti al proprio passato: una ricetta tedesca per l’ingiustizia verso il popolo della Palestina | Hans von Sponeck e Richard Falk Quest’articolo è scritto in collaborazione con il mio caro amico da lunga data Hans von Sponeck, per esperienza famigliare e disposizione morale acutamente conscio dei dilemmi della politica tedesca collegati al suo passato. Tali problematiche sono recentemente emerse nel contesto della soppressione dell’attivismo nonviolento pro-palestinese, trattata in modo che riteniamo tendenti a riprodurre anziché trascendere i mali dell’era nazista, prendendo misure protettive della criminalità israeliana rispetto alle pressioni esercitate dal movimento di solidarietà globale alla causa palestinese. Abbiamo tentato di pubblicare dapprima questo articolo d’opinione in una serie di quotidiani tedeschi di primo piano, ricevendone dinieghi. A quanto pare, i guardiani mediatici dell’opinione pubblica tedesca considerano prefer

Video Giocare la carta della sicurezza: la politica israeliana a Hebron come mezzo per trasferire forzatamente i palestinesi

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Visualizzare l'occupazione: mappe-video-grafici

Chiara Cruciati Protesta ovunque: «Donne libere in Palestina libera»

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NENA-NEWS.IT Protesta ovunque: «Donne libere in Palestina libera» La protesta. Il movimento femminista e anti-colonialista indipendente Tal'at lancia la protesta, rispondono in migliaia in Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme, dentro Israele e nella diaspora. La loro voce: «Non ci potrà essere liberazione nazionale se le donne rimangono prigioniere» NENA-NEWS.IT FOTO E VIDEO. Le donne palestinesi contro la violenza di genere Erano migliaia ed erano ovunque, nei Territori Occupati, dentro Israele e nella diaspora. Con un messaggio preciso: non ci sarà mai una Palestina libera se libere non saranno le sue donne L'Italia delle due sponde La protesta.  Il movimento femminista e anti-colonialista indipendente Tal’at lancia la protesta, rispondono in migliaia in Cisgiordania, Gaza, Gerusalemme, dentro Israele e nella diaspora. La loro voce: «Non ci potrà essere liberazione nazionale se le donne rimangono prigioni

Greta Thunberg è finanziata da Soros attraverso la “manager-attivista” Luisa-Marie Neubeuer? No!

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L'Italia delle due sponde Greta Thunberg è finanziata da Soros attraverso la “manager-attivista” Luisa-Marie Neubeuer? No! - Open Sui blog della destra cospirazionista e sui social continuano a circolare affermazioni infondate secondo cui Greta sarebbe manovrata da Soros Greta Thunberg , la giovane attivista svedese che da mesi lotta in prima linea per lo sviluppo sostenibile e contro i  cambiamenti climatici , continua a esser uno dei soggetti principali bersagliati dalla diffusione di false notizie da parte di siti complottisti e cospirazionisti. L’attivista 16enne, che ha recentemente tenuto un  discorso  sui cambiamenti climatici all’ Onu , è accusata di essere manovrata dai cosiddetti “poteri forti” e, più recentemente, di essere pagata e manovrata da George Soros, imprenditore e filantropo ungherese naturalizzato statunitense, da diversi anni menzionato in teorie complottiste che si sono rivelate –  de facto  – infondate.  E proprio in concomitanza con