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Moshe Lion, ultra-ortodosso, è il nuovo sindaco di Gerusalemme

  Moshe Lion, ultra-ortodosso, è il nuovo sindaco di Gerusalemme  Il 37enne burocrate ha battuto al ballottaggio il laico Ofer Berkovitch. Quest’ultimo non accetta la sconfitta e parla di brogli. Lion ha impostato una campagna elettorale su paura e pericolo di “secolarizzazione”. Per protesta sulla tregua a Gaza si dimette Lieberman. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - Il candidato della fazione religiosa ebraica Moshe Lion, sostenuto dai partiti conservatori ultra-ortodossi, è il nuovo sindaco di Gerusalemme. Egli ha trionfato al ballottaggio che lo vedeva opposto al candidato dell’ala “laica”, dopo aver condotto una campagna elettorale basata sulla paura e sul "pericolo di una secolarizzazione” della città santa.  Lion, 37 anni, ha sconfitto al secondo turno il 35enne rivale e vice-sindaco uscente Ofer Berkovitch, che non accetta la sconfitta e lancia in queste ore pesanti accuse di brogli. Il neo sindaco avrebbe vinto grazie al sostegno di Shass

Alberto Negri : Io «libero» scrivo sul manifesto che i 5 Stelle vogliono chiudere

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I colleghi con la loro impermeabile ironia telefonano sghignazzando. Sulle prime ho pensato a uno scherzo, a un errore di stampa o a un caso di omonimia. Scopro così che Di Battista, con cui ho parlato una sola volta e al telefono di Libia due anni fa, mi inserisce tra i giornalisti «buoni» ma forse non tra i buoni giornalisti. Grazie, ma alla mia età posso farne a meno. Non mi piacciono le liste e ancora meno gli epiteti usati dai Cinquestelle nei confronti della categoria . L’unico conforto è che tutto finirà presto nel dimenticatoio delle polemiche inutili. Passiamo allora alle notizie vere. Con il taglio voluto dai Cinquestelle dei contributi pubblici all’editoria delle cooperative,  il manifesto , giornale certo non ricco dove io scrivo – citato da Di Battista come «libero» giornalista – rischia di chiudere. Insomma secondo lui sono “libero” di andare a spasso come tanti altri giornalisti, visto che questo è l’unico quotidiano che si è fatto avanti seriamente per cercare la mi

Daniele Rocchi Medio Oriente: a Gaza e Beer Sheva due comunità cattoliche di frontiera sotto attacco unite in preghiera per la pace

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https://www.agensir.it/…/medio-oriente-a-gaza-e-beer-sheva…/ Daniele Rocchi Mentre nella Striscia di Gaza si combatte l'ennesimo scontro a colpi di razzi e di bombe tra Esercito israeliano e miliziani di Hamas, dalle minuscole comunità cattoliche di Gaza e di Beer Sheva (Israele), tutte e due sotto attacco, arriva una testimonianza di pace e di preghiera: "Non è una questione che si risolve con le armi. Ci sono persone che soffrono da ambo le parti, madri palestinesi e israeliane che piangono con i loro figli. Le lacrime non conoscono nazionalità. Preghiamo per loro e per i nostri governanti". Nel frattempo si sarebbe raggiunto, grazie alla mediazione egiziana, un accordo per "un cessate il fuoco tra la resistenza e Israele". Lo dice da Gaza il Comando unificato delle fazioni palestinesi ma da Israele, per ora, non è giunta nessuna conferma Riesplode la violenza nella Striscia di Gaza dove da domenica si susseguono attacchi tra eser

LE INCURSIONI ISRAELIANE A GAZA SONO LA REGOLA, NON L’ECCEZIONE

14/11/2018  DI  INVICTA PALESTINA Secondo le Nazioni Unite, le truppe israeliane  sono entrate a Gaza oltre 70 volte quest’anno. E quelle sono solo le incursioni che si conoscono. Henriette Chacar   – 13 novembre 2018 Foto di copertina: Soldati israeliani schierati lungo il confine di Gaza. (Miriam Alster / Flash90) Da quando a Gaza domenica notte le forze speciali israeliane si sono impegnate in un micidiale conflitto a fuoco con i commando di Hamas, Israele ha lanciato dozzine di bombe e missili sulla Striscia e Hamas ha lanciato centinaia di missili contro Israele. Il New York Times ha definito il raid delle forze speciali come “la prima incursione israeliana a Gaza dai tempi dell’Operazione Margine Protettivo , nel luglio 2014”. Ciò  non potrebbe essere più lontano dalla verità. Dall’inizio del 2015 fino alla fine dell’ottobre 2018, l’esercito israeliano ha compiuto 262 tra incursioni e operazioni di terra all’interno della Striscia di Gaza, di cui oltre 70 solo que

IL SISTEMA SANITARIO DI GAZA NON PUO’ GESTIRE UN’ALTRA GUERRA

ISRAELE/PALESTINA. SEI UCCISI E SETTE PALAZZI IN MACERIE, MA A GAZA... a IL SISTEMA SANITARIO DI GAZA NON PUO’ GESTIRE UN’ALTRA GUERRA Dal  +972 Magazine  |  Pubblicato il 13 novembre 2018 Una nuova guerra porterebbe al collasso di una infrastruttura medica già debilitata a Gaza, avvertono i funzionari palestinesi della sanità.  Di Amjad Yaghi CITTÀ DI GAZA – Negli ultimi due giorni la paura è stata palpabile in tutta Gaza, non solo  nelle case  ma anche negli ospedali e nelle cliniche mediche. Per anni, gli operatori sanitari hanno avvertito di un imminente collasso dei servizi medici. Se il nascente cessate il fuoco di martedì, egiziano, non regge, una guerra devasterebbe l’infrastruttura medica di Gaza, dicono le autorità sanitarie palestinesi. Lunedì, gli abitanti di Gaza hanno vissuto una delle notti più difficili della guerra nel 2014. Dopo che le forz

Gaza: Amnesty chiede il rispetto del diritto internazionale umanitario

La risposta alle crescenti ostilità tra Israele e i gruppi armati palestinesi a Gaza durante la notte – i combattimenti più intensi dal conflitto armato del 2014 – Saleh Higazi, vicedirettore per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International, ha dichiarato: “L’allarmante escalation di violenza che ha avuto luogo a Gaza durante la notte solleva il timore che possa esserci un aumento drastico nel numero di civili uccisi. Secondo il diritto internazionale umanitario, tutte le parti in conflitto hanno il chiaro obbligo di proteggere la vita dei civili coinvolti nelle ostilità.“Effettuare attacchi aerei contro edifici in aree densamente popolate mette in pericolo la vita dei civili. Le forze israeliane devono astenersi dal compiere attacchi indiscriminati e fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che le vite dei civili vengano risparmiate e che non ci siano danni alle case, ai servizi e alle infrastrutture civili. Prendere deliberatamente di mira ogge

Umberto De Giovannangeli Lieberman dichiara guerra a Netanyahu: dove volano i falchi

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Dove volano i falchi: Lieberman dichiara guerra a Netanyahu (di U. De Giovannangeli) Ora è guerra aperta. Non solo a Gaza, ma a Gerusalemme. Una guerra destinata a terremotare lo scenario politico d'Israele, a portare a pressoché certe elezioni anticipate in uno scontro a destra nel quale non si faranno prigionieri. La posta in gioco è la fine dell'era Netanyahu" e l'affermarsi di un fronte ancor più oltranzista che intende sfidare "Bibi" sul piano su cui l'attuale primo ministro si è rivelato fino ad oggi il più abile player: la sicurezza. C'è questo s

Vicario di Gerusalemme: Israele e Hamas agli antipodi, non c'è pace senza giustizia

News   Vicario di Gerusalemme: Israele e Hamas agli antipodi, non c'è pace senza giustizia   Cessate il fuoco: Manifestazioni di gioia a Gaza e proteste in Israele Gerusalemme (AsiaNews) - La tregua è “frutto della mediazione” di Egitto e Giordania, “per fortuna” questi due Paesi hanno agito in fretta per riportare la calma a fronte di una comunità internazionale latitante. Tuttavia, al momento “non si scorge una visione più lungimirante” per raggiungere “una pace duratura” e i due fronti restano “agli antipodi”. È quanto sottolinea ad AsiaNews mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale di Gerusalemme, commentando il cessate il fuoco fra Israele e Hamas, dopo giorni di violenze nella Striscia di Gaza. Queste violenze, sottolinea il prelato, sono “un fatto, purtroppo, ormai ordinario”. I due fronti “si battono, poi accettano una tregua per riorganizzarsi, per seppellire le vittime, e poi

Akiva Eldar Celebrazione israeliana dei legami con gli stati del Golfo è prematura

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SINTESI PERSONALE   Ad  Abu Dhabi ,q uando l'israeliana Judoka Sagi Muki ha vinto una medaglia d'oro il 28 ottobre, l'inno nazionale israeliano "Hatikva" è stato suonato, per la prima volta negli Emirati Arabi Unii.  Il ministro della Cultura Miri Regev, che ha accompagnato la squadra israeliana di judo, è stata fotografata con   lacrime di gioia per l'occasione. ,  Regev così  è stata  considerata come  ambasciatore, di un ministro degli esteri e   in un contesto favorevole ".  Nel passato, insieme all'esclusione pubblica di giocatori e concorrenti israeliani, si sono sviluppati stretti legami tra gli stati del Golfo, le industrie di difesa israeliane e gli uomini d'affari israeliani.  Alla  Conferenza di pace di Madrid  del 1991  parteciparono  alti funzionari arabi e israeliani.  L'accordo Israele-palestinese di Oslo, firmato due anni dopo, e i progressi che seguirono nelle trattative diplomatiche tra le parti, spianarono la strada

Anshel Pfeffer Perché Netanyahu farà quasi qualsiasi cosa per un cessate il fuoco a Gaza | Analis

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Sintesi personale È improbabile che il vero obiettivo dell'operazione  israeliana a Gaza di domenica sera venga rivelato nei decenni a venire. La speculazione retrospettiva sull'opportunità o meno di avviare l'operazione nel momento stesso in cui un cessate il fuoco a lungo termine  a Gaza  sembrava finalmente materializzarsi, è in gran parte inutile. Ecco quello che possiamo affermare come quasi certo: quando questa operazione è stata portata alla scrivania del primo ministro Benjamin Netanyahu in uno degli incontri di routine con i  capi dell'istituzione di sicurezza , Netanyahu ha dato l'autorizzazione  basata sul presupposto che, come mille operazioni precedenti, questa sarebbe finita al mattino e nessuno in Israele e Gaza ,eccetto una piccola cerchia di partner segreti, avrebbe dato rilievo a ciò. Pochi politici che prendono decisioni sulla vita e la morte hanno la sua esperienza nel valutare le possibilità che un'operazione del genere vada storta e