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Fulvio Scaglione : LA NATO ALLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA - Fulvio Scaglione

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              LA NATO ALLA GUERRA CONTRO LA RUSSIA - Fulvio Scaglione La Nato fa colpire la Crimea dagli ucraini e il caccia russo dai turchi. Il messaggio a Putin è chiaro: non immischiarti nella spartizione della Siria. tinyurl.com/qj3kqsv Da Beirut – Dopo averla evocata, minacciata e infine promessa, la Nato ha avviato ieri la sua guerra contro la Russia. Ha aperto le danze l’Ucraina passata dopo la rivolta di Maidan dalle mani dei proconsoli russi a quelle dei proconsoli americani. Non facciamoci ingannare da Mr. Chocolate Poroshenko, che non conta nulla. L’uomo forte, a Kiev, è il premier Arsenij Yatsenyuk, vero uomo Nato, assistito e forse controllato dai personaggi che gli Usa hanno imposto: la ministra dell’Economia Natalia Jaresko, cittadina americana, lunga carriera al Dipartimento di Stato e all’ambasciata Usa in Ucraina prima di avere in due ore la cittadinanza ucraina e entrare al Governo; il banchiere lituano A

L’omicidio sistematico è la strategia adottata dal terrorismo

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http://arabpress.eu/lomicidio-sistematico-e-la-strategia…/…/             L’omicidio sistematico è la strategia adottata dal terrorismo - Arabpress L’omicidio sistematico è la strategia adottata dal terrorismo - Di Farid al-Khazen. As-Safir (21/11/2015). Traduzione e sintesi di Federico Seibusi. Quando le città di… arabpress.eu Di Farid al-Khazen. As-Safir (21/11/2015). Traduzione e sintesi di Federico Seibusi. Quando le città di Francia, Stati Uniti, Russia, Spagna, Gran Bretagna, Tunisia, Libano, Egitto, Kuwait, Turchia, Libia, Iraq, Pakistan, Mali, Nigeria ed altre ancora si trasformano in cimiteri di massa, allora non si tratta solo di terrorismo, ma di omicidi sistematici e di una guerra mondiale che minaccia l’intera umanità. Questa è la terza generazione che proviene dalle organizzazioni islamiche armate di stampo salafita che colpisce dovunque. L’origine è avvenuta negli anni Novanta in Afghanistan attraverso l’union

Le sinagoghe canadesi sostengono attivamente i profughi siriani

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http://arabpress.eu/le-sinagoghe-canadesi-sponsorizzano-…/…/             Le sinagoghe canadesi sostengono attivamente i profughi siriani - Arabpress Le sinagoghe canadesi sostengono attivamente i profughi siriani - Di Renee Ghert-Zand, The Times of Israel (20/11/2015). Traduzione e sintesi di Giusy… arabpress.eu Di Renee Ghert-Zand,  The Times of Israel  (20/11/2015). Traduzione e sintesi di Giusy Regina. Le sinagoghe di Vancouver, Temple Sholom e di Peterborough, Beth Israel  non potrebbero essere più diverse. Una accoglie la più grande comunità ebraica in una delle più grandi città del Canada, mentre l’altra ha una adesione di sole 35 famiglie, raccogliendo al massimo 100 fedeli per i servizi durante le feste. Eppure, queste due sinagoghe disparate alle estremità opposte del Paese, sono rappresentative degli sforzi compiuti dalle comunità ebraiche in tutto il Canada per aiutare gli arabi colpiti dalla guerra in Medio Oriente e i

Palestinesi e Israeliani uccisi dal 1987 al 2014

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 1             Deaths in the Conflict, 1987-2014 - Israeli-Palestinian Conflict - ProCon.org israelipalestinian.procon.org             2  A chart of estimated deaths resulting from the Israeli-Palestinian conflict from the start of the First Intifada (Dec. 9, 1987) through July 7, 2014 appears below. Statistics from B'Tselem , an Israeli human rights organization, are used because they are largely considered to have comprehensive and nonpartisan data. Deaths from international military operations between Israel and its neighbor countries are not included in this presentation. The data are separated between the First Intifada and Second Intifada because they mark major events in the modern history of the conflict. I. Beginning of First Intifada to Beginning of Second Intifada (Dec. 9, 1987 - Sep. 28, 2000) Palestinians Kill

A Betlemme in arrivo un nuovo muro: a rischio il vigneto più antico

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Betlemme, un Natale nel segno della crisi e di un nuovo Muro. A rischio i vigneti Cremisan BETLEMME -   E' quasi Natale ma non sembra. I restauratori italiani della Basilica della Natività, lavorano tranquilli. Non ci sono masse di turisti a curiosare tra colonne "ingessate" col legno, tra mosaici che tornano al loro splendore. I restauratori della Piacenti, a un mese dal 25 dicembre, lavorano senza quelle piccole continue interruzioni che dovrebbero essere tipiche dei luoghi turistici di livello mondiale. Qualche luminaria c'è, anche Babbi Natale di plastica, ma i negozi di souvenirs sono atrocemente vuoti. Anche al Caritas Baby Hospital proprio sotto il muro di Betlemme, l'unico ospedale pediatrico della zona,  ci sono meno bambini e non che le patologie siano diminuite in Palestina. E' l'effetto della paura e della "intifada dei

L’Arabia Saudita nello Yemen usa bombe di fabbricazione italiana

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            Le bombe italiane che uccidono civili nello Yemen L'Italia esporta bombe che l'Arabia Saudita usa negli attacchi aerei nello Yemen, dove migliaia di civili sono colpiti. internazionale.it | Di Malachy Browne       Malachy Browne , Reported.ly , Stati Uniti Il governo italiano è in parte responsabile per le perdite di civili nello Yemen , causate dall’intervento della coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita. L’esecutivo di Matteo Renzi non ha scuse valide per giustificare la concessione di licenze per l’esportazione di bombe, prodotte in Italia e vendute alle forze armate saudite. Il 18 novembre il deputato del Popolo della libertà Mauro Pili ha informato il parlamento sul fatto che l’azienda produttrice di armi Rwm Italia stava per spedire un altro carico di ordigni dall’aeroporto di

- Nurit Peled: "Vi racconto la mia Israele"

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Qual è la differenza tra habbeh e Intifada?

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 Sintesi personale Palestinesi e gli arabi sono ancora incerti su cosa per chiamare la protesta che ha avuto inizio alla vigilia del capodanno ebraico il 13 settembre 2015. Da allora, 89 palestinesi , 12 soldati israeliani e  coloni ebrei  e israeliani sono stati uccisi e molti altri feriti. Dopo la prima intifada del 1987 e la seconda Intifada del 2000 ci sono voluti esperti e politici  per decidere, se quella a cui stiamo assistendo oggi  è  Intifada nella terminologia palestinese  o semplicemente una limitata  esplosione di  proteste popolari  chiamata  "habbeh jamaherieh" in arabo. Le differenze hanno determinato la spaccatura all'interno del movimento palestinese  :  Mahmoud Abbas l'ha definita  habbeh, mentre i leader ei media pro-Hamas "Al-Aqsa Intifada". Mohammad Omar, uno dei maggiori esperti dei media giordani,  ha spiegato ad Al-Monitor che è difficile distinguere tra i due termini. "Il mondo arabo considera