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Israele revoca i permessi di ingresso ai palestinesi di Gaza, concessi per il Ramadan

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Il provvedimento in risposta al lancio di razzi dalla Striscia, Almeno 500 persone, fra uomini e donne, avrebbero dovuto partecipare alla preghiera del venerdì alla Spianata delle Moschee. Per Israele Hamas, anche se non ha lanciato i missili, è “responsabile” della sicurezza nel territorio. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) - In risposta al nuovo lancio di missili provenienti da Gaza, per la seconda volta in una settimana il governo israeliano ha cancellato alcuni permessi speciali concessi ai palestinesi in occasione del Ramadan. Nella notte fra il 23 e il 24 giugno scorso dalla Striscia sono partiti alcuni razzi che hanno colpito il sud di Israele, senza causare vittime né feriti. Il generale Yoav Mordechai, responsabile del coordinamento delle Attività governative nei Territori (Cogat), conferma all’agenzia palestinese Maan che è di nuovo in vigore il divieto di ingresso in Israele per i residenti della Striscia che vogliono partecipare alla preghiera del venerdì all

Vaticano : FIRMATO L’ACCORDO CON LO STATO DI PALESTINA

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CITTÀ DEL VATICANO FIRMATO L’ACCORDO CON LO STATO DI PALESTINA Un accordo che sancisce il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Santa Sede, definito “stimolo per porre fine all’annoso conflitto israeliano-palestinese” e sostegno “all’auspicata soluzione dei due Stati”, è stato sottoscritto oggi in Vaticano. Monsignor Paul Richard Gallagher, segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati, ha evidenziato in occasione della cerimonia per la firma che l’intesa riguarda fondamentalmente la vita e l’attività della Chiesa in Palestina. “Spero – ha però aggiunto il segretario vaticano – che il presente accordo possa in qualche modo costituire uno stimolo per porre fine in modo definitivo all’annoso conflitto israeliano-palestinese, che continua a provocare sofferenze ad ambedue le parti; spero anche che l’auspicata soluzione dei due Stati divenga realtà quanto prima”. In una nota si evidenzia che l’intesa f

Venerdì di morte:attacco all'umanità in Kuwait, in Tunisia, in Francia

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Commento personale Sono appena le 17: oggi attacco all'umanità in Kuwait, in Tunisia e in Francia..e stiamo ancora a dividerci etnicamente e religiosamente, quando una Nuova Alleanza forse è necessaria per fronteggiare il Male ? La sfida è contro l'umano nelle azioni ,nelle Parole, nel Nome che si osa pronunciare  blasfemamente intingendolo nel sangue innocente .Siamo , forse,   a un bivio o creiamo una nuova  Sapienza o loro vinceranno?Indecente l'uso che si fa dei morti, quando oggi il sangue versato  è di tutti e le vittime ci ricordano questo. . Le Parole usate come un'arma non si differenziano dagli strumenti di morte degli uomini in nero 1  Tunisia, attacco in resort nel golfo di Hammamet: almeno 30 morti, anche tra i turisti 2 Kuwait, attentato suicida in moschea sciita. Almeno 25 morti durante la preghiera   3   Francia, attentato in fabbrica, uomo decapitato. L'ombra dell'Is. Hollande: "Non cedere alla paura&quo

Gideon Levy: il fascismo sta bollendo in Israele ed è una buona notizia

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Sintesi personale Come è possibil e che una rappresentazione teatrale che poche persone hanno visto o vedranno, ha sollevato una tempesta ?   O  che un documentario che nessuno ha visto e che doveva essere  proiettato in un festival del cinema, è diventato uno scandalo? Come è possibile che artisti - molti dei quali non hanno alcun impatto - sono stati il ​​bersaglio di attacchi forsennati? Dietro a tutto questo domina il sentimento  di inferiorità e  di  insicurezze .  Lo scopo di trasformare ogni incidente in uno scandalo è quello di distogliere l'attenzione dai problemi reali e incitare le masse. In realtà si evidenzia la debolezza degli aggressori e la loro instabilità, mostrando la    fragilità intrinseca  della  destra . Coloro che attaccano la minoranza hanno la  sensazione che qualcosa di terribile sta bruciando sotto i loro piedi . Una destra sicura della sua potenza non diventerebbe  isterica ogni volta che vie

Giuseppe Acconcia : La trincea di Kobane

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        La trincea di Kobane Isis è tor­nato a Kobane dal con­fine turco. È giunto il momento della resa dei conti per il pre­si­dente Recep Taiyyp Erdo­gan: con lo Stato isla­mico o con la coa­li­zione inter­na­zio­nale? L’atteggiamento turco verso… ilmanifesto.info L 'Isis è tor­nato a Kobane dal con­fine turco. È giunto il momento della resa dei conti per il pre­si­dente Recep Taiyyp Erdo­gan: con lo Stato isla­mico o con la coa­li­zione inter­na­zio­nale? L’atteggiamento turco verso Daesh è stato com­pia­cente ma l’ingresso dei jiha­di­sti in Siria alle 4 della mat­tina di gio­vedì dal valico di Mur­sit­pi­nar (lo stesso nel quale siamo stati arre­stati e poi espulsi) ha dell’incredibile. Gli smug­gler kurdi che abbiamo sen­tito ci hanno con­fer­mato che dal tra­monto di mer­co­ledì erano spa­riti poli­ziotti e mili­tari. Insomma la fron­tiera era libera per il pas­sag­gio di chiun­que. In par­ti­co­lare dei jiha­di­sti, che

Gideon Levy : Fascism is bubbling in Israel, and that's good news

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        Fascism is bubbling in Israel, and that's good news - Opinion The right-wing is attacking because it is afraid. And it is afraid because it is unsure if it’s right. www.haaretz.com | Di Gideon Levy How is it that an obscure play put on by an obscure theater in an obscure language, which few people have seen or will see, has raised a storm that refuses to abate? Or that one word in the speech of an aging theater director became a national scandal? Or a documentary that nobody has seen, set to be screened at a film festival, also became a scandal? How is it that artists – most of whom have no impact whatsoever – were the target of such frenzied attacks? Behind all this is the feeling of inferiority complexes and, mainly, insecurities about the rightness of their

Fino a quando Israele permetterà che vengano bruciate le sue chiese e le sue moschee?

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  http://www.haaretz.com/opinion/1.662208 Till when will Israel let its churches and mosques be burnt? - Opinion Israel must treat those behind hate crimes like the... haaretz.com | Di Haaretz Editorial Israele deve trattare i mandanti dei crimini motivati d'odio, come quello commesso vicino a Tiberiade, con la stessa severità riservata a coloro che mandano le auto bomba nel centro delle città. Editoriale di Haaretz 21 giugno 2015 L'incendio doloso di giovedì [18 giugno] della chiesa "Della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci" a Tabgha, vicino a Tiberiade, è il diciottesimo attacco incendiario a una chiesa o a una moschea negli ultimi quattro anni. Nessuno di questi casi è stato risolto, nessun responsabile è stato individuato e, naturalmente, nessun colpevole è stato accusato per gli attacchi, che sono parte di un'ampia serie di azioni, comprendenti scritte con lo spray sulle chiese e sulle moschee

The most racist Knesset in Israel's history

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        The most racist Knesset in Israel's history - Opinion The current Knesset appears to be the most racist in the history of the legislature. It is also the most boorish and mediocre. Scandal follows scandal, MKs vie with each other to see who will lead the assembly to its nadir. Wednesday’s pick was the new deputy interior minister, MK Yaron Mazuz (Likud,) who told his Arab colleagues “we’re doing you a favor that you’re sitting here,” and called on them to return their identity cards. The most ludicrous moment was when he told them: “ You’re in a democratic country, respect it .” The right response to these contemptible words may have been to ignore them completely. A lawmaker and deputy minister who shows this level of ignorance, lack of basic understanding of democracy an