Post

Meretz: No alla terza guerra del Libano

Immagine
i ‎ Meretz מרצ ‎. Meretz: No alla terza guerra del Libano. Non si governa il paese con le guerre. Meretz e' la sinistra che non mente a se stessa. Meretz מרצ ביבי משחק באש, וחייבים לכבות אותה לפני שיהיה מאוחר מדי. מרצ קוראת לראש הממשלה שלא לנקוט בתגובה צבאית שתוביל להסלמה נוספת בצפון. הלב נשבר וליבנו עם המשפחות שאיבד ו את יקיריהן. צריך לעצור את זה כאן! נתניהו סירב לקחת אחריות על ההתנקשות בסוריה שנתנה לחיזבאללה את התירוץ לסבב הלחימה הזה, אז עכשיו המינימום שהוא יכול לעשות זה לקחת אחריות על חיי תושבי הצפון וחיילי צה"ל ולמנוע מלחמת לבנון שלישית. חימום הגזרה של ממשלת הימין, בין אם הוא נעשה משיקולים אלקטורליים ובין אם שוב בגלל שיקול דעת פגום והתלהמות, עשוי להמיט עלינו מלחמה ולחרב את חייהם של תושבי הצפון, שכוח ואש לא יביאו להם שקט. אנחנו לא יכולים להרשות לעצמנו הנהגה נגררת שבשם ההתלהמות עלולה להכניס את כולנו בבוץ הלבנוני. כל הדיבורים של שרים בכירים על תגובה לא מידתית הם הפקרות ומשחק בחיי תושבי הצפון. יש לראש הממשלה אחריות אחת בלבד: למנוע את המ

Carlo Strenger: Auschwitz è accaduto nel passato, ma il genocidio può ancora accadere

 Sintesi personale Settanta anni dopo  che i  soldati dell'Armata Rossa hanno scoperto i luoghi  dell' orrore e  i 7.000 sopravvissuti di Auschwitz-Birkenau, l'immaginazione vacilla ancora cercando di capire. A volte sembra che ci sia  un buco nel tempo: un luogo   dove  le regole e le leggi dell'umanità sono stati risucchiati in un non-luogo totalmente indicibile  che va  oltre la comprensione. Presto non ci saranno più  sopravvissuti all'Olocausto in vita  e il nostro dovere di ricordare e di comprendere  aumenta. Questo significa, tra le altre cose, che dobbiamo affrontare  verità scomode sulla natura umana. E 'stato un evento storico perpetuatato da esseri umani,  non  essenzialmenti diversi da tutti noi. Cominciamo con il fenomeno chiamato apatia, la tendenza umana a guardare  gli  orrori e a  sentire che non abbiamo la responsabilità di intervenire. Ricordando Auschwitz, tutti diciamo "mai più" - e lo diciamo sul serio e ipocritamente acc

Avraham Burg* : discorso al Parlamento israeliano per il Giorno della Memoria

Per una giornata delle memoria “Non dobbiamo continuare a ripetere: gli odi non ci interessano, non ci importa quello che viene fatto alle altre minoranze, solo l’odio contro di noi è quello vero”. In occasione del Giorno della Memoria pubblichiamo il discorso di Avraham Burg* al... osservatorioiraq.it 27 gennaio di ogni anno tutto il mondo si mobilita per il Giorno della Memoria. Scuole, pubblici uffici, chiese, moschee e sinagoghe si adoperano per ricordare l’apice della brutalità umana raggiunto nella metà del secolo scorso. Soprattutto in Europa, il cui suolo è stato protagonista di quella brutalità, ogni anno l’attenzione mediatica, e soprattutto politica, si concentra su questa data. Affinché l’odio contro quei popoli ritenuti inferiori dalla dottrina nazista non si ripeta più, perché le nuove generazioni siano migliori di quelle precedenti, con la speranza che il mondo impari dai propri errori.  Non ci sono, tuttavia, soltanto qu

Carlo Strenger : Auschwitz is in the past, but genocide can happen again

Auschwitz is in the past, but genocide can happen again - Strenger than Fiction Seventy-years after soldiers from the Red Army discovered the sights of horror and the 7,000 survivors of Auschwitz-Birkenau, the imagination still boggles at trying to understand. At times it seems as if there were a hole in time: a place where the rules and laws of humanity were sucked into a non-place that is totally unspeakable, and beyond understanding. Soon no more Holocaust survivors will be alive, and our duty of remembering and understanding increases. This means, among other things, that we must face the uncomfortable truths about human nature that Auschwitz symbolizes. Auschwitz was not a hole in time: It was a historical event perpetuated by human beings, who were not essentially different from all of us. Social psychology has investigated the mechanisms by which we humans can slide into perpetuating horrors we think we are not capable

La Shoah dei neri

http://guide.supereva.it/psicoterapia_ericks…/…/203496.shtml La Shoah dei neri IL CASO Furono da 10 a 30mila gli uomini di colore finiti nei lager nazisti: parla lo studioso Serge Bilé che ha ricostruito la vicenda guide.supereva.it L CASO Furono da 10 a 30mila gli uomini di colore finiti nei lager nazisti: parla lo studioso Serge Bilé che ha ricostruito la vicenda La Shoah dei neri «I primi campi di sterminio tedeschi sorsero in Africa nel 1905: in Namibia operavano anche il maestro di Mengele e il padre di Goering» Fonte Avvenire Da Parigi Daniele Zappalà «Un giorno, una mia collaboratrice ha trovato per caso una foto al Museo dell’Olocausto di Washington. Mostrava un nero in un campo di concentramento. Sono riuscito, in seguito, a ritrovarlo ancora in vita. Da lì in poi, le memorie si sono liberate e sono partito a raccogliere altre testimonianze: in Senegal, Germania, Belgio, Spagna». A parlare della sua inchiesta adesso pu

Amira hass:La maggiore parte dei palestinesi si modera, nonostante il saccheggio da parte di Israele.

Immagine
      Most Palestinians restrain themselves despite Israel’s plunder - Opinion Unlike a few individuals, they channel their wrath and loathing into nonviolent action like the BDS and ICC movements. haaretz.com A differenza di singoli individui, [la maggioranza dei palestinesi] indirizza la propria rabbia e avversione verso iniziative nonviolente quali il BDS e la CPI [la Corte Penale Internazionale]. di Amira Hass - Haaretz Come al solito il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman stanno ingannando gli israeliani. Non c'è bisogno di un incitamento da parte di dirigenti dell'Autorità Nazionale Palestinese o di personaggi pubblici arabo- israeliani perché un giovane palestinese in preda alla follia accoltelli circa una dozzina di persone. Non c'è bisogno che elementi stranieri incoraggino un giovane palestinese a compiere una serie di vendette con il rischio di essere ammazzat

RAVENSBRÜ: la guerra nascosta di HITLER alle DONNE.

La storia dimenticata del campo di concentramento femminile, progettato da HITLER con l'obiettivo specifico di eliminare le donne "non conformi". Da maggio 1939 al 30 Aprile del '45, sono passate da qui 130 mila donne, provenienti da 20 nazioni diverse, 50 mila delle quali qui sono morte. Un campo di concentramento femminile. L’unico progettato da Hitler, con l’obiettivo specifico di eliminare le donne “non conformi”: prigio niere politiche, lesbiche, rom, prostitute, disabili e donnesemplicemente giudicate “inutili” dal regime. La terribile vicenda di Ravensbrück, è tra quelle che ricorrono meno tra le storie dei sopravvissuti, eppure da questo campo di concentramento, 90 chilometri a nord di Berlino, dal maggio del 1939 al 30 aprile del ’45, sono passate 130 mila donne, provenienti da 20 nazioni diverse, 50 mila delle quali qui sono morte. Di queste solo il 10% era ebreo. Una storia nascosta, a cui oggi dà forte rilievo il quotidiano britannico In

Gaza. Tra embargo e monopolio: un affare per le imprese israeliane

Immagine
Gaza. Tra embargo e monopolio http://nena-news.it/gaza-tra-embargo-e-monopolio/ Abu Salem , gaza , Israele , Kerem Shalom , Margine Protettivo by Redazione Sotto la supervisione delle Nazioni Unite, da Kerem Abu Salem (Kerem Shalom), unico valico commerciale di accesso a sud della Striscia di Gaza, entrano esclusivamente materiali israeliani. Il blocco di Gaza è anche un grande affare per le imprese israeliane. Il valico di Kerem Abu Salem (Kerem Shalom) Testo e foto di Federica Iezzi Gaza City, 15 gennaio 2015, Nena News  - Controllati dall’assedio israeliano e dall’omertoso appoggio egiziano, i quasi 2 milioni di abitanti della Striscia di Gaza non conoscono importazioni ed esportazioni che non passino per le rigide restrizioni imposte dal governo Netanyahu. Dal valico di Kerem Abu Salem (Kerem Shalom), si vedono sventolare la bandiera dell’Egitto, quella palestinese e, dai camion carichi di materiali, quella israeliana. Crocevia di merci, prodot

100 coloni invadono il nord della West Bank

100 coloni hanno invaso il nord del villaggio cisgiordano di Awarta con il pretesto di pregare nei siti che sostengonosia santo per il giudaismo. Protetti da decine di soldati israeliani, i coloni hanno pregato nelle tre aree di Awarta, un villaggio di 7.000 abitanti situato a sud di Nablus: Ritual al Azez, Ritual al Mafal e nel cimitero di Awarta, Residenti locali riferiscono che i coloni sono rimasti in zona per tre ore, dopo di che si sono mossi per le strade di Awarta   con urli e applausi. Awarta si trova  nell'Area   B  della Cisgiordania,apparentemente sotto il pieno controllo civile palestinese e il controllo congiunto della sicurezza israelo-palestinese.  Ahmad Jaradat è coordinatore del progetto sociale movimenti al Alternative Information Center (AIC)

Rasha Abou Jalal : Gaza impianti di desalinizzazione dell'acqua causano rischi gravi per la salute

Immagine
   Sintesi personale GAZA CITY, Striscia di Gaza - La scarsa offerta di acqua nella Striscia di Gaza ha spinto molti disoccupati  a creare impianti di dissalazione di acqua; l'acqua viene poi distribuita alle famiglie nelle autocisterne private. Questa è diventata  l'unica scelta  per molti abitanti di Gaza, in un momento in cui la situazione politica e le guerre ripetute hanno ostacolato il completamento di tutti i progetti internazionali volti a soddisfare il bisogno di Gaza per l'acqua potabile. Ali al-Mabhouh, proprietario di un camion cisterna di acqua nel quartiere di Nasr nella parte occidentale di Gaza City, ha detto che il suo lavoro lo ha salvato dalla disoccupazione. "Io lavoro in un impianto di dissalazione privata, EQWA, insieme con 60 altri lavoratori e distribuiamo acqua dissalata   con le nostre autocisterne private nelle casa",sottolineando che il volume del fabbisogno giornaliero di acqua dissalata è in aumento. L

Russia si prepara a sviluppare giacimento di gas di Gaza

Immagine
  Russia preparing to develop Gaza gas field - Al-Monitor: the Pulse of the Middle East Russia and the Palestinian Authority are making preparations to sign an agreement for Russia to develop Gaza’s offshore gas fields, after years of stalled efforts. al-monitor.com Sintesi personale In un significativo sviluppo politico ed economico, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha incontrato 23 gennaio  il presidente russo Vladimir Putin. L'incontro è venuto come prerequisito per firmare ufficialmente un accordo di investimento con l'obiettivo di sviluppare il giacimento di gas al largo di Gaza nel Mar Mediterraneo. È logico supporre che questo passo aumenterà le ire di Israele. Quest'ultimo non apprezza il ruolo che la Russia svolge nella regione, soprattutto dal momento che Israele non ha mai raggiunto un accordo con la Russia. AFP ha riferito che ci sono stati colloqui per investire 1.000 milioni dollari ne

Legge sull'Istituzione della Giornata della Memoria in Italia e all'ONU

Immagine
i Legge 20 luglio 2000, n. 211 "Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000 Art. 1. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Art. 2. 1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di

Quei quattro ebrei che raccontarono per primi il genocidio degli armeni

Immagine
  Quei quattro ebrei che raccontarono per primi il genocidio degli armeni David Bidussa 24 gennaio 2015 Chi non parla degli stermini che ha compiuto o risponde in maniera infastidita a chi gliene chiede conto è disponibile a dare altre volte prova della propria efficienza nel distruggere le vite degli altri. All’inizio fu il genocidio armeno. Aveva alcune caratteristiche che lo rendono paradigmatico: le marce forzate; l’uccisione degli uomini, la deportazione verso il nulla di donne, vecchi e bambini, le violenze sui corpi dei sopravvissuti. Era il 1915. A cento anni esatti, quel genocidio per molti turchi non sarebbe mai avvenuto. Pro Armenia. Voci ebraiche sul genocidio armeno (Giuntina), è un libro singolare, in cui le voci e i sentimenti di chi a lungo ha subito le persecuzioni si misurano con la condizione di assistere al genocidio degli altri e si scopre non indifferente. E’ elemento che sembra