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Gideon Levy : “Non siamo alla terza Intifada, ma è solo questione di tempo”

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Israele, Levy: "Non siamo alla terza Intifada, ma è solo questione di tempo" - Il Fatto Quotidiano Gideon Levy, editorialista del quotidiano israeliano Haaretz . Molti opinionisti in Israele, e non solo, cominciano ad utilizzare questo termine: è iniziata una terza Intifada? “Non ancora, ma potrebbe essere imminente . Dico di no, per adesso, perché dietro i recenti attacchi palestinesi a militari e civili israeliani non c’è un’organizzazione , ma si tratta di atti singoli, di cani sciolti . L’Intifada, come la storia ci insegna, è una rivolta civile ma organizzata: dietro ai combattenti della prima Intifada c’era Yasser Arafat e anche il gruppo di Hamas . Oggi, invece, questa organizzazione non c’è”. Il governo israeliano sostiene, però, che dietro ai recenti attacchi ci sia la mano di Hamas. “È propaganda politica. Da una parte c’è Israele che ha bisogno di ricreare nella popolazione l’immagine del nemico che mette a rischio l’incolumità della

Meretz :Voi che volete questa legge siete i veri antisionisti

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    deputati di Meretz oggi alla Kenesset: Voi che volete questa legge siete i veri antisionisti, voi siete coloro che per interesse e miopia mettete in pericolo l'esistenza di Israele, voi siete coloro che intendono trasformare il nostro stato in uno stato antidemocratico e totalitario, siete voi che irresponsabilmente state fomentando una guerra civile, siete voi che ci costringerete a scendere in piazza per difendere quella Israele che abbiamo protetto e amato per piu' di sessanta anni. video.   http://youtu.be/yEkXcWfNMQw

The New York Times : il disegno di legge sull' stato nazione del popolo ebraico deve essere sconfitto:

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http://www.nytimes.com/2014/11/25/opinion/israel-narrows-its-democracy.html?smid=fb-share Israel Narrows Its Democracy  Sintesi personale Dalla sua fondazione nel 1948 l'esistenza stessa di Israele è stata  accolta dagli Stati Uniti e  dalle nazioni ,in quanto basata su  ideali di democrazia per tutto il suo popolo. La Dichiarazione di Indipendenza, che fornisce i principi guida per lo stato, chiarisce che il paese è stato istituito come patria per gli ebrei e garantisce "completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso ." Questo è il motivo per cui è straziante vedere il governo israeliano  approvare un disegno di legge controverso che definisce  Israele come stato nazionale del popolo ebraico, riservandosi "diritti nazionali" solo per gli ebrei. Questo non è per noi solo una preoccupazione teorica. La negazione sistematica dei pieni diritti alle mino

La sinistra israeliana in esilio nel proprio paese.un popolo senza terra per una terra senza speranza.

  Sintesi personale C ittadini israeliani considerano il primo ministro Benjamin Netanyahu il Messia. Il capo del servizio di sicurezza Shin Bet può dire più e più volte che salendo al Monte del Tempio mette in pericolo gli interessi israeliani, ma  la gente  si schiera  con Netanyahu.   Guai al paese dove  un uomo di sinistra è uno che si schiera con il capo dello Shin Bet. Con la fine della sanguinosa estate e in autunno, dove  la follia è evidente, la regalità di Netanyahu è un fatto compiuto. Il capo dello Shin Bet, che non è un'organizzazione di beneficenza, è il nemico del popolo perché ha insultato sia il capo del personale   sia  Netanyahu- E in un luogo dove  il fascismo alza la testa, non c'è altro dio che il primo ministro. Egli è tutto nel corpo, nel   nome, nello  spirito. Non c'è nessuno  alro oltre  lui. Il suo regno è ormai quasi mistico Benjamin Netanyahu è attualmente re d'Israele, perché le persone che non si vedono come

Tal Niv :Israel's leftists: Exiled in their own country

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Israel's leftists: Exiled in their own country In a place where fascism rears its head, there is no deity but the prime minister. He is all. In his body, in his name, in his spirit. There is none but him. By

Gaza sotto la pioggia: una tragedia nella tragedia ,una vergogna per la nostra tacita complicità

Pubblicazione di ‎ B'Tselem בצלם ‎. ( VIDEO ) B'Tselem בצלם Organizzazione Non Governativa (ONG) · Piace a 50.939 persone · 6 h · Operation Protective Edge ended in late August 2014, but most residents of the Gaza Strip are still suffering its consequences: destroyed homes, loss of family members, and lack of rehabilitation. In the coming weeks, we will post personal accounts of life in Gaza today. The video shows the apartment of the Sukar family in a-Shuja’iyeh neighborhood in Gaza City, which was heavily shelled in the recent operation. The parents and their five children now live in an apartment tha t does not provide them shelter from the cold and rain: “This apartment had been hit by shells and parts of it were destroyed. Whenever it rains, the house is flooded. There are holes all about and some of the windows are gone. We have no protection from the cold and rain. The children get sick with colds. I hope we’ll be able to go back to our ap