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Famiglia Cristiana : a Gaza sono morti 600 piccoli

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    Nel recente conflitto tra Israele e palestinesi, nella Striscia di Gaza sono stati uccisi almeno seicento bambini, vittime dei bombardamenti. L'Europa gira la testa dall'altra parte, l'America vede solo ciò che vuole vedere. La pace non potrò mai essere duratura tra questi due popoli se non si risolve il problema alla radice. Altrimenti, gli estremisti islamici riprenderanno a lanciare razzi e gli israeliani a rispondere uccidendo migliaia di innocenti. I potenti e le nazioni del mondo, in un sussulto di dignità, devono premere sulle parti in lotta perché si possa arrivare al reciproco riconoscimento e alla formazione di due Stati in pace tra loro. 09/10/2014,

Akiva Eldar e Richard Silvestein: gli ultimi acquisti di terreno a Gerusalemme e la discirminazione tra compratori ebrei e arabi

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    Sintesi personale   Il primo ministro Israeliano il 29 settembre ha dichiarato alle  Nazioni Unite  l'esistenza di "nuove opportunità" per la pace regionale,ma suo governo ha promosso piani di costruzione aGivat Hamatos, un quartiere di Gerusalemme che attraversa la linea verde, mentre l'insediamento ebraico nella Gerusalemme Est araba a Silwan viene  ampliato. La combinazione mi ha ricordato di un incontro arabo-israeliano tenuto a Oxford nel mese di ottobre 20 08 . Tale evento può illustrare la misura in cui il parlare di pace a New York contraddice l'attività degli insediamenti  sul terreno. L' Oxford Research Group , un think tank britannico, riunì    : l'ex direttore dell'intelligence saudita, il principe Turki al-Faisal, un diplomatico egiziano e il futuro ministro degli Esteri Nabil Fahmi, capo di gabinetto della Lega Araba , Hesham Youssef, alto funzionario di Fatah, Jibril Rajoub, l'ex direttore dell'ufficio del

Ephraim Sneh :Abbas e Netanyahu all'ONU

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Sintesi personale Il presidente palestinese Mahmoud Abbas è il  punching ball preferito da tutti. È vero, il suo discorso alla Assemblea generale delle Nazioni Unite   era al vetriolo, irritante nel continuo uso della parola "genocidio ". Detto questo, anche se è comodo avere qualcuno da picchiare, si dovrebbe anche dire la verità. Dopo il 12 giugno e il  rapimento di tre giovani ebrei in Cisgiordania, Abbas ha parlato con moderazione coraggiosa contro l'atto spregevole in contrasto con l'umore prevalente della sua nazione. In cambio ha sentito anche solo  una buona parola da parte del governo di Israele? Nel corso degli ultimi 50 giorni di combattimenti nella Striscia di Gaza, Abbas ha agito responsabilmente . Egli  ha affrontato  Hamas e pubblicamente condannato l'organizzazione per lo spargimento di sangue inutile. Ciò non è esattamente una ricetta per avere popolarità nelle strade palestinesi. Durante la guerra il ministro della Difesa i

Richard Falk:Il conflitto tra Israele e Palestina: una svolta nel modo di pensare dell’Occidente?

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Sebbene i discorsi all’ONU (il 26 settembre scorso, n.d.t.) siano raramente indicatori delle realtà politiche, le esposizioni fatte da Mahmoud Abbas a nome dell’Autorità Palestinese, e dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e da Benjamin Netanyahu, il primo ministro di Israele, contenevano degli elementi degni di essere notati. Questi discorsi sono arrivati mentre il conflitto entra in un’altra fase ancora, evidenziata dal recente feroce attacco contro Gaza che è durato per 50 giorni, ma anche da alcuni fondamentali sviluppi che hanno preparato il terreno per l’Operazione Margine Protettivo. E’ una specie di indicatore della visione globale del conflitto il fatto che quando Abbas ha parlato abbia ricevuto un applauso fragoroso, mentre Netanyahu si è rivolto a una Camera dell’ONU semivuota. Soprattutto l’indicazione crescente che la dirigenza israeliana crede che possa imporre una soluzione unilaterale incorporando tutta o la maggior parte della Ci

Comunità ebraica di Roma: vince la mediazione

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Secondo il “Corriere della Sera” di mercoledì 8 dicembre il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, intenderebbe attuare una protesta molto forte contro la decisione del Comune di indicare Villa Torlonia come sede del museo della Shoah. Pacifici vorrebbe far uscire la comunità ebraica di Roma dall’Ucei, l’unione delle comunità ebraiche italiane, e dimettersi dalla fondazione del museo della Shoah. Queste due decisioni sono state inserite all’ordine del giorno della prossima riunione della comunità ebraica capitolina. Riccardo Pacifici ha già inviato una lettera al sindaco Ignazio Marino, in cui ha manifestato la sua intenzione di dimettersi dal Cda della fondazione del museo della Shoah. Il “Corriere” rimarca come i motivi del dissenso non si limitino alla contrarietà alla scelta di Villa Torlonia come sede del museo, ma riguardino anche conflitti interni all’Ucei. Secondo il quotidiano Riccardo Pacifici non approva la conduzione di Renzo Gatteg

Stefano Jesurum : Disagio

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  Con più o meno forza, a volte – certo – ancora con troppa timidezza, in quasi tutto il mondo occidentale stanno allargandosi le manifestazioni di cittadini di religione/cultura/radici islamiche contro la barbarie perpetrata in nome di Allah. Se l’ISIS chiede ai “fratelli” di «sgozzare gli sporchi francesi», molti di loro rispondono «siamo tutti sporchi francesi» (manifestazioni a Parigi nonché appello sul “Figaro” – e reazioni simili si sono viste in UK, USA, mezza Europa e, timidamente appunto, anche in Italia). Di ciò non possiamo che essere contenti e anche riconoscenti perché sono gesti comunque coraggiosi, soprattutto quando compiuti mettendoci una faccia, un nome, un cognome. Voglio però esprimere un disagio su cui non ho le idee affatto chiare e purtuttavia mi gira per la testa da un po’. Non ha forse ragione – mi domando – chi protesta perché «tutti ci chiedono di dissociarci dai terroristi, come se l’essere musulmani ci rendesse fiancheggiatori di quei pazzi»?

Gideon Levy: nessun matrimonio e un funerale. Una storia d'amore palestinese spezzata

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Sintesi personale    Mohammed al-Qatar, un giovane calciatore palestinese promettente, è stato ucciso l'8 agosto da un proiettile sparatogli nel petto da un tiratore scelto dell'IDF Un mese dopo, il 10 settembre, suo cugino, Issa al-Qatar è stato ucciso con una pallottola di un soldato dell'IDF ch lo ha colpito nel cuore. Issa doveva sposarsi nel mese di agosto, ma ha rinviato il matrimonio a causa della morte di Maometto. E 'stato ucciso una settimana prima delle nozze . Crudelmente,due vite , nel campo profughi di Al-Amari, fuori Ramallah, sono stati spezzate : la speranza del calciatore, per il quale Joseph Blatter, presidente della FIFA aveva predetto un futuro professionale   e la speranza del matrimonio. Quando abbiamo visitato il campo per documentare le circostanze della morte di Maometto (29 agosto), non avremmo potuto immaginare che saremmo tornati così presto, per la morte inutile di un altro giovane, suo cugino. Tutto era pro

Gideon Levy : No weddings and a funeral: A Palestinian love story cut short

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  No weddings and a funeral: A Palestinian love story cut short - Twilight Zone haaretz.com Mohammed al-Qatari, a promising young Palestinian soccer player, was killed on August 8 by one round of live ammunition fired into his chest by an Israel Defense Forces sharpshooter. A month later, on September 10, his cousin, Issa al-Qatari, was killed in a reprise of that event: An IDF soldier’s bullet struck him in the heart. Issa was supposed to have been married in August, but postponed the wedding because of the death of Mohammed. He was killed a week before the rescheduled date. Cruelly, two small flickering hopes in the Al-Amari refugee camp, outside Ramallah, were snuffed out: the hope of the soccer player, for whom Joseph Blatter, the president of FIFA, the international soccer federation, predicted a professional futur

Juan Cole: le 5 differenze tra Hamas e Daish

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Le 5 differenze tra Hamas e Daish di Juan Cole. Informed Comment (30/09/2014). Traduzione e sintesi di Silvia Di Cesare. L’Islam politico è tutto uguale, quindi se Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) è un pericolo per l’Occidente, lo è anche Hamas.Leggi altro... arabpress.eu di. Informed Comment ( 30/09/2014). Traduzione e sintesi di Silvia Di Cesare. L’Islam politico è tutto uguale, quindi se Daish (conosciuto in Occidente come ISIS) è un pericolo per l’Occidente, lo è anche Hamas. Questo il messaggio del discorso di Netanyahu alle Nazioni Unite. Hamas è un movimento che ha spesso fatto uso della violenza: loro la chiamano resistenza all’occupazione, mentre per Israele e Stati Uniti è terrorismo. Questa volta, però, il Dipartimento di stato americano ha subito preso le distanze dalle dichiarazioni di Netanyahu, dissentendo dal suo irragionevole paragone. Ecco le 5 differenze più eclatanti tra Hamas e Daish: 1 – Hamas ha abbandonato gli at

" Pane e coraggio " di Ivano Fossati. Video e testo

Pane E Coraggio Ivano Fossati da: Ho Sognato Una Strada (2006) Proprio sul filo della frontiera il commissario ci fa fermare su quella barca troppo piena non ci potrò più rimandare su quella barca troppo piena non ci possiamo ritornare. E sì che l'Italia sembrava un sogno steso per lungo ad asciugare sembrava una donna fin troppo bella che stesse là per farsi amare sembrava a tutti fin troppo bello che stesse là a farsi toccare. E noi cambiavamo molto in fretta il nostro sogno in illusione incoraggiati dalla bellezza vista per televisione disorientati dalla miseria e da un po' di televisione. Pane e coraggio ci vogliono ancora che questo mondo non è cambiato pane e coraggio ci vogliono ancora sembra che il tempo non sia passato pane e coraggio commissario che c'hai il cappello per comandare pane e fortuna moglie mia che reggi l'ombrello per riparare. Per riparare questi figli dalle ondate del buio mare e le figlie dagli sguardi che dovranno soppor

Yom Kippur: Perché come ebrei digiuniamo per Gaza

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Yom Kippur: Why we, as Jews, are fasting for Gaza A group of mostly SA Jews are dedicating their Yom Kippur fast to reflect on being Jewish in the context of Israel's occupation of Palestine. mg.co.za | Di Jared Sacks, Benjamin Fogel, ?Heidi Grunebaum, ?Lauren Segal Sintesi personale La festa di Yom Kippur è  considerata come la festa più importante del calendario ebraico. In questo giorno siamo invitati a pentirci per le nostre  malefatte  cercando di non commettere più tale trasgressioni  in futuro. Se uno è religioso  va alla sinagoga per pregare e pentirsi direttamente  dinanzi a Dio. Tuttavia  anche gli ebrei non religiosi utilizzano il Yom Kippur come momento per riflettere, per correggere torti e per  ricucire i rapporti con gli altri. Tuttavia uno dei punti importanti per molti ebrei religiosi  è  la rettifica della propria cattiva condotta  (vedi anche Isaia, 58: 1-13). Questo raddrizzamento dei torti dovrebbe esser

Israele costruisce tangenziale sui terreni di proprietà palestinese solo per gli Israeliani in Cisgiordania

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Sintesi personale Un consiglio regionale israeliano ha illegalmente costruito una strada privata su terreni  palestinesi in Cisgiordania per consentire ai cittadini israeliani di evitare ingorghi di traffico in un incrocio molto trafficato a n ord di Gerusalemme. Il bypass non è accessibile ai palestinesi della Cisgiordania.   L' Amministrazione Civile  ha espropriato 5.4 dunam (poco più di un ettaro) di terra palestinese di proprietà privata,per ampliare l'autostrada nei pressi dello svincolo di un insediamento . I palestinesi sostengono che il piano potrebbe comportare la demolizione di alcuni edifici di proprietà privata . Inoltre nelle ultime settimane il Consiglio regionale Mateh Binyamin ha organizzato un percorso alternativo per gli automobilisti israeliani nelle ore pomeridiane,sempre utilizzando terreni di proprietà privata palestinese . La strada è stata costruita senza alcuna autorizzazione dall'Amministrazione Civile . Dror Etkes, un

Council builds West Bank bypass on Palestinian-owned land, for Israelis only

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  An Israeli regional council has illegally built a road on privately owned Palestinian land in the West Bank, allowing Israeli citizens to avoid traffic jams at a busy junction north of Jerusalem. The bypass is not accessible to Palestinians from the West Bank. Route 437 runs northeast of Jerusalem through the West Bank and is used by both Palestinians and Israelis. It feeds into Route 60 – the main north-south highway in the area – and is the scene of frequent afternoon traffic jams near the Jewish settlement of Geva Binyamin (also known as Adam). In recent years, Jewish residents of the area have complained about major traffic congestion getting onto Route 60. In an effort to relieve congestion at the intersection, this week the Civil Adm

Asher Schechter: la guerra è finita a Gaza , Israele può tornare a ignorare la guerra come al solito

Asher Schechter - Haaretz - Israel News | Haaretz.com Sintesi personale   Israele era in guerra questa estate,quindi  non  molto tempo fa, ma le ostilità da giugno ad agosto sembrano molto lontano, quasi come una vacanza che non   sia riuscita a lasciare un'impressione notevole. L'Operazione bordo  protettivo si è conclusa con una "tregua temporanea" tra Israele e Hamas, la vita in Israele è ritornata alla normalità.   C'è stata una guerra  questa estate? E 'difficile da dire. Se non sei israeliano, si deve pensare che  ciò sembra folle. Come può una nazione apparentemente dimenticare   gli attacchi missilistici? . E la rabbia, l'odio che minacciava di sommergere Israele dove è andata? Apparentemente ovunque ma  è un ovunque costruttivo. . Molti, certamente, non riescono a rendersi conto che Israele è ancora  tecnicamente, in guerra con Hamas. "Negoziati indiretti" per una tregua quando si terranno?nessuno