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Le Iene (video ) Gaza la prigione con il cielo di Nina Palmieri

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  Nina Palmieri è stata a Gaza, dove fare una doccia con acqua calda è un bene di lusso. L'inviata è ospite a casa di un'interprete, che le racconta come è morto suo fratello. La telecamera ci mostra case sventrate, una volta ricche di pizzi damascati; quello che è difficile da descrivere, spiega la Palmieri, è l'odore, un misto di cenere e cadaveri bruciati. Nel villaggio sono state distrutte circa 600 abitazioni. una prigione   con il  cielo NINA: Gaza: la prigione con il cielo

Israel’s moment of choice

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  Tweet   Dr. Husam Zomlot When the Palestinian consensus government was sworn in on 2 June 2014, ending seven years of Palestinian political and institutional division, Israel’s Prime Minister Benjamin Netanyahu immediately rejected it, telling Palestinian President Mahmoud Abbas in a public statement that he must choose between peace and Hamas. In the wake of Israel’s brutal war on Gaza, however, even Netanyahu’s right-wing government now understands that a unified Palestinian government is in everyone’s interest, including Israel’s. The real choice today is not between peace and Hamas but

I musulmani francesi denunciano il 'vile assassinio' del turista francese

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  http://www.jpost.com/.../French-Muslims-denounce-cowardly  Sintesi personale Centinaia di musulmani riuniti all'esterno  della principale moschea di Parigi protestano per la decapitazione del turista francese Herve Gourdel da parte di  militanti algerini, in   risposta agli attacchi aerei della Francia contro i combattenti dello Stato Islamico. "E 'stato vittima di un vile assassinio," Dalil Boubakeur, rettore della Grande Moschea di Parigi, ha detto a centinaia di musulmani riuniti fuori dalla moschea dopo la preghiera di mezzogiorno. "L'Islam esige rispetto per la vita ... Il Corano ci dice che uccidere un uomo  vuol dire  uccidere tutta l'umanità" La Francia è stato il primo paese occidentale ad aderire agli attacchi aerei a guida Usa su obiettivi in ​​Iraq e un sondaggio ha mostrato sostegno pubblico per l'intervento La folla che  si era raccolta , dopo la preghiera del venerdì a Parigi era composto in gran parte d

Iraq: torturata e uccisa dall'Isis Samira, un''attivista per i diritti civili

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  Guardatela, il suo nome è Samira. Difendeva i diritti civili in Iraq. L'hanno arrestata. Le hanno chiesto di rinnegare i principi in cui credeva. Ha rifiutato. L'hano torturata uno, due, cinque giorni. Poi l'hanno uccisa, sulla pubblica piazza. A lei, al suo eroismo, alla sua dignità, si renda onore. i David Sassoli - pagina ufficiale .

Siria i 150 gatti di di Aleppo

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Al-Monitor Photo of the Day Alaa, un autista di ambulanze, alimenta i gatti in Masaken Hanano, Aleppo, 24 settembre, 2014 Alaa acquista circa $ 4 di carne tutti i giorni per sfamare 150 gatti abbandonati in Masaken Hanano, un neigborhood ad Aleppo senza più abitanti a causa dei bombardamenti da parte delle forze fedeli al presidente siriano Bashar Al-Assad . Alaa, an ambulance driver, feeds cats in Masaken Hanano, Aleppo, Sept. 24, 2014. Alaa buys about $4 of meat everyday to feed about 150 abandoned cats in Masaken Hanano, a neigborhood in Aleppo that has been abandoned because of shelling from forces loyal to Syria's president Bashar Al-Assad on it. Alaa said that he has been feeding and taking care of the cats for over 2 months. (REUTERS/Hosam Katan)  

Helly Luv: balli pericolosi, tra molotov e guerriere peshmerga

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  Ci sono luoghi dove anche i video pop più commerciali possono diventare un atto politico. Il Kurdistan iracheno è uno di questi, a maggior ragione in questo periodo turbolento, in cui la regione ricca di petrolio e che anela all'indipendenza, sta facendo fronte alla disgregazione del paese, e all'avanzata del califfato islamico. Ed è così che il video-lancio della bellissima cantante curda Helly Luv (vero nome Helen Abdulla) ha attirato le ire sia degli islamici iracheni sia dei militanti dell'Isis, che le hanno inviato pesanti minacce di morte, in particolare sui social network. Il perché è presto detto: nel video , una combinazione di immagini del classico pop mediorientale con quelle del movimento nazionalista e rivoluzionario curdo, la ragazza sfoggia un look sexy e canta e balla circondata da esplosioni di bombe molotov, su uno sfondo di ballerine peshmerga con fucili AK-47 e bandiere del Kurdistan. Girato a tra Erbil e il deserto, in pochi mesi