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GAZA: BOMBARDATA LA PARROCCHIA CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA

GAZA: BOMBARDATA LA PARROCCHIA CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA "Questa mattina alle ore 10.30 aerei israeliani hanno colpito e distrutto la casa delle Suore del Verbo incarnato, situata all'interno del compound della [...] “Abbiamo passato una notte difficile, ma siamo qui. Questa guerra assurda” sono parole di padre Hernandez, rilasciate a Fides, “continua a andare avanti. Dopo aver distrutto il quartiere di Shujayeh, ora prendono di mira quello di Zeitun. Tutto capita attorno a noi. I miliziani di Hamas continuano a lanciare missili e poi si nascondono nei vicoli. E noi non possiamo fare assolutamente niente. Non possiamo evacuare, con i bambini è impossibile. Le loro famiglie vivono qui intorno. E può essere più pericoloso uscire che rimanere qui. Cerchiamo di stare nei luoghi più sicuri, se

Gad Lerner : La domanda del ventesimo giorno: è servito a Israele avere un governo di destra?

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    La domanda del ventesimo giorno: è servito a Israele avere un governo di destra? La politica italiana si è ridotta davvero a piccola cosa di fronte all’incendio sulla sponda sud del Mediterraneo. Giunti al ventesimo giorno di combattimenti a Gaza, che si ripetono secondo uno schema inesorabile senza sviluppi significativi, senza che sia diminuita la capacità palestinese di sparare razzi su Israele e di tentare infiltrazioni terroristiche, la domanda che viene spontanea è la seguente: forse che è servito a qualcosa che in Israele -da molto anni ormai- governasse la destra, indisponibile a ogni trattativa e a ogni concessione territoriale? L’accumulo di armi e lo scavo di tunnel è stato forse limitato dall’intransigenza di Netanyahu e dei suoi alleati di una destra ancor più radicale? L’unico effetto di questa guerra è difenderla ancora più estrema, nell’illusione che infischiarsene del contesto internazionale e re

Amira Hass: C’è del metodo in questa follia a Gaza

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Amira Hass : bocchescucite C’è del metodo in questa follia . C’è del metodo in questa follia. E il cieco rifiuto di Israele di comprendere la portata della vendetta che sta portando avanti a Gaza ha una sua logica. L’intera nazione è un esercito. L’esercito è la nazione. Entrambi sono rapprese ntati da un governo ebreo-democratico e da mezzi d’informazione fedeli, e tutti quanti lavorano insieme per vendicarsi dei traditori palestinesi, la cui colpa è quella di non riconoscere l’assoluta normalità della situazione. I palestinesi sono disobbedienti. Non vogliono adattarsi. Pensavamo che sarebbe bastato trattarne bene alcuni e riempire il portafogli di pochi, lasciando che le enormi donazioni di Stati Uniti ed Europa gonfiassero le tasche di un immaginario governo palestinese. Le incessanti manifestazioni di protesta nei villaggi della Cisgiordania non hanno minimamente intaccato la fede israeliana nella normalità della sua dominazione esercitata su

Akiva Elder :Netanyahu convince gli israeliani di una minaccia esistenziale a Gaza

Netanyahu convince gli  israeliani di una   minaccia esistenziale a Gaza sintesi personale Il 21 luglio ho affermato che la leadership politica di Israele soffriva di un fallimento abissale nella sua campagna per conquistare l'opinione pubblica palestinese , Più di 1.000 morti, 6.200 feriti, e decine di migliaia di persone senzatetto senza acqua   o l'elettricità non è riuscita   a convincere Hamas ad alzare la   bandiera bianca di resa. M embri di Hamas ,contrari alla riconciliazione con Fatah, stanno diventando più forti   per il crescente numero di morti e feriti, per l'enorme tributo   che Israele   sta pagando, sia economicamente    sia per la sua immagine . Proteste emarce di migliaia di palestinesi della Cisgiordania al checkpoint Qalandiya, la rivolta a Gerusalemme Est   tutto   indica un   crescente sostegno per la lotta che   Hamas sta conducendo contro Israele. Relazioni e commenti nei media locali (e anche in una certa misura nei   media stranieri

Gaza : aggiornamento 27 luglio 2014

Diretta di ieri, domenica 27 luglio della redazione Gaza, 28 luglio 2014, Nena News   – I muezzin di Gaza recitando la professione di fede hanno annunciato questa mattina la fine del mese di Ramadan e l’inizio della ricorrenza islamica del Fitr. Tre giorni di festa, specie per i bambini, che tanti qui a Gaza non potranno vivere. Troppi i lutti (oltre mille), 6mila feriti, le distruzioni di migliaia di case, le sofferenze. Sono oltre 180 mila gli sfollati ammassati in scuole ed edifici abbandonati o ancora in costruzione.  Molte di queste persone non hanno più una casa e sono destinate ad un futuro di estremo disagio. Allo stesso tempo cresce di nuovo la speranza di un cessate il fuoco permanente che metta fine alla devastante offensiva militare israeliana contro Gaza cominciata l’8 luglio. I Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno approvato una risoluzione per una tregua umanitaria incondizionata. Lo stesso ha chiesto Barack Obama durante una conversazione telef

Gaza : aggiornamento 26 luglio

——————— diretta di ieri, venerdì 25 luglio della redazione Gaza, 26 luglio 2014, Nena News - E’ cominciata alle 7 italiane la tregua “umanitaria” di 12 ore approvata dal governo israeliano e da Hamas, assieme ad altre otto formazioni armate palestinesi. Pesa ancora il secco “no” che Israele ha detto ieri sera al piano per un cessate il fuoco di sette giorni proposto dal segretario di stato Usa John Kerry, quando erano in molti, anche nello Stato ebraico, a dare per certa la sua approvazione. Secondo il governo Netanyahu, l’iniziativa del capo della diplomazia americana, accoglierebbe di più le richieste di Hamas che quelle di Israele per un cessate il fuoco. In realtà l’esecutivo israeliano non vuole fermare l’offensiva militare, stando a quanto spiegano i media locali, e si prepara ad ordinare una ulteriore espansione delle operazioni di guerra. Ciò è stato chiaro anche nelle ultime ore quando, nonostante l’imminenza della tregua umanitaria, le forze armate israeliane hanno

GAZA. Chi viola il cessate il fuoco?

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della redazione Roma, 28 luglio 2014, Nena News - Le violazioni del cessate il fuoco, stando ai media mainstream , sono prerogativa di Hamas. L’ultima tregua concordata da entrambe le parti si è conclusa sabato sera con un razzo sparato dal movimento islamico e da un raid dell’esercito israeliano che ha ucciso un uomo a Deir al-Balah. Nella narrativa tradizionale, i raid israeliani avverrebbero quindi in risposta al lancio di razzi. Eppure, come obietta il portale  Electronic Intifada , uno sguardo più attento noterebbe che la tregua concordata tra le parti nel 2012 a seguito dell’operazione “Colonna di fumo” è stata violata in più spesso – e con esito più grave – da Israele che non da Hamas. In particolare, sono 191 le violazioni israeliane e 75 quelle palestinesi. Di queste 191, il 10 per cento ha provocato vittime e il 42 per cento feriti o arresti. Tra le violazioni palestinesi, solo il 4 per cento ha provocato feriti. Nei primi tre mesi dal cessate il fuoco del 2012,