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Gaza aggiornamento 18 luglio 2014

GAZA DIRETTA. Ieri Israele ha iniziato l'offensiva via terra. Undicesimo giorno di combattimenti... Gerusalemme, 18 luglio 2014, Nena News – Una pioggia di fuoco si è abbattuta per tutta la notte sulla Striscia di Gaza, colpita dall’aviazione, dalla marina e dalla fanteria israeliane. Dalle 22 (21 italiane) di ieri sera, dopo l’inizio dell’offensiva via terra, alle 6 (5 italiane) di stamattina sono rimaste uccisi 13 palestinesi, tra cui diversi bambini. Il bilancio delle vittime dell’operazione militare lanciata da Tel Aviv l’8 luglio è di 258 morti e oltre 1.900 feriti tra i palestinesi. Nella notte è morto un soldato israeliano (la seconda vittima israeliana dall’inizio dell’operazione Barriera protettiva) negli scontri con i miliziani di Hamas. I numeri dell’attacco via terra parlano di una Gaza devastata: dalle 21 di ieri Israele ha lanciato almeno 29 raid sulla Striscia; 205 le cannonate, 110 i colpi dal mare, 4 le incursioni di terra, 8 le case

Giorgio Bernardelli : Chi protegge i beduini?

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Con la decisione del governo israeliano di dare il via oggi all’invasione di terra, Gaza sprofonda sempre di più nel baratro. Siamo ormai nel pieno di un conflitto a tutto campo, al quale – nell’arco di un paio settimane – si è arrivati quasi per inerzia, denunciando drammaticamente l’assenza sulla scena del Medio Oriente di mediatori credibili. Le premesse di questa guerra – infatti – c’erano tutte già ben prima del tragico episodio del rapimento e dell’uccisione di Eyal, Gilad e Naftali, da cui è scaturita la catena incontrollata di eventi che ormai tutti conosciamo. Questo conflitto è figlio dell’illusione che un negoziato di pace possa fallire come se nulla fosse. Dimostrazione che l’esperienza tragica di Camp David 2000 non ha insegnato proprio nulla a questo angolo del mondo. Ma le analisi di fronte alle armi e al drammatico computo dei morti lasciano sempre il tempo che trovano. E allora diventa molto più importante raccontare che cos’è davvero questo confli

Gaza : I media raccontano o spacciano?

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  Che cosa faresti?’ Condividilo se sei d’accordo che Israele ha il diritto di difendersi. – Esercito Israeliano (Letteralmente: forze israeliane di difesa) Danny Schechter – 17 luglio 201 New York: c’è un’arte della guerra e un’arte di vendere la guerra, al proprio popolo e al mondo in generale. Israele è maestro in entrambe. Quando parliamo della “sola democrazia” del Medio Oriente si dimentica spesso, forse deliberatamente, che il paese è governato da un Gabinetto di Guerra, o di “Sicurezza”. E’, ed è stato, in effetti, un regime militare con molti fanatici religiosi potenti, come la sua nemesi iraniana. Dalla proclamazione della sua “indipendenza” nel 1948 è rimasto dipendente a un vasto versamento di “aiuti dall’estero” dagli Stati Uniti, oggi più di 3 miliardi di dollari l’anno e in aumento, molto, molto di più che molti paesi poveri che hanno un bisogno disperato d’aiuto ma non lo ottengono. A integrazione di questi sussidi Israele il proprio complesso industr

Richard Falk :Torturare Gaza

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  Per la terza volta negli scorsi sei anni, Israele ha crudelmente scatenato tutta la furia della sua macchina militare contro il milione e 700.000 palestinesi indifesi, infliggendo pesanti perdite di vite umane e ulteriore devastazione alla Striscia di Gaza da assediata da lungo tempo e impoverita. Con disprezzo cinico delle realtà di questo ultimo scontro tra Israele e Palestina, invece di condannare l’attuale ricorso alla massiccia violenza come “aggressione” che viola la Carta dell’ONU e i principi fondamentali della legge internazionale, la reazione dei diplomatici occidentali e dei media tradizionali, si sono perversamente schierati con Israele. Dal Segretario Generale dell’ONU al presidente degli Stati Uniti, si è insistito principalmente sul fatto che Hamas deve smettere tutti gli attacchi con i razzi, mentre a Israele si chiede cortesemente come non mai di mostrare il “massimo controllo”. Finora gli attacchi di Israele hanno causato oltre cento morti (m

Wlodek Goldkorn e Gigi Riva : ecco perchè la pace si fa sempre più lontana

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  'ESPRESSO datato 24/07/2014, a pagg.64-69, . Resta ai più incomprensibile il perché inTerrasanta periodicamente riesploda la guerra. E. non si arrivi a risolvere un conflitto che, nelle sue radici lunghe, ha una durata ormai secolare. Israele chiede sicurezza, un diritto sacrosanto. I palestinesi vogliono uno Stato dopo 47 anni di occupazione, diritto altrettanto sacrosanto. Sembra semplice ma a prevalereè sempre la logica delle armi. In sei punti spieghiamo perché. Hamas ha bisogno di martiri  Non sono stati probabilmente i vertici di Hamas a decidere il rapimento e l'uccisione dei tre ragazzi ebrei in Cisgiordania, ma una tribù vicina al movimento che ha agito in autonomia. Dopo il successivo omicidio di un ragazzo palestinese da parte di estremisti ebrei la situazione si stava calmando quando Hamas ha deciso di rialzare lo scontro lanciando numerosi razzi dalla Striscia. Non più solo i rudimentali kassam, imprecisi e dalla gittata limitata, ma i pi

Giorgio Bernardelli :«Noi cristiani di Gaza sotto le bombe»

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    Il racconto del parroco della Sacra Famiglia, padre Jorge Hernandez. Tre missili sono caduti vicino alla chiesa, dove anche le suore di Madre Teresa si sono trasferite con i loro ragazzi disabili Giorgio Bernardelli «Anche noi abbiamo ricevuto l’invito - lanciato ai residenti nelle zone di Beit Hanoun e di Beit Lahia - a lasciare immediatamente le case. E come tutti ci chiediamo: dove andare? Gaza è piccola. Tutto è vicino. Non c’è un luogo sicuro, neutro, che possa accoglierci. Dove andare?». Dalla parrocchia latina della Sacra Famiglia a Gaza racconta così le giornate della sua comunità padre Jorge Hernandez, religioso della famiglia religiosa del Verbo Incarnato. C’è anche lui sotto le bombe che piovono dal cielo sulla striscia e non è la prima volta per questo prete argentino da alcuni anni alla guida della piccola comunità cattolica della Striscia, appena 200 fedeli in un territorio dove i cristiani in tutto sono meno di 2000. Da anni condividono tu

Gaza : l'unico popolo che...

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  Tratto da un commento letto su FB Gaza l'unico popolo che non può abbandonare la zona di guerra, l'unico popolo per il quale non c'è possibilità di fuga, l'unico popolo dove tutti i cittadini sono considerati terroristi e colpevoli e nessuno organizza per loro corridoi umani per fuggire ed essere ospitati in campi profughi. Gaza l'unico popolo che costituisce la nostra ombra e per questo il mondo nega loro l'appartenenza,ma l'ombra resta e ci segna. Di questo buio nessuno è innocente e nessuno si salva e si salverà,la negazione non è un mantello 2  Peace from Gaza 13 ore fa From Omar in Gaza Arabic\\ English below أنا لا أريد أن أموت و أن ينادونني بالبطل ! أريد أن أكسب شهادة عليا أو منصب موقر , لأخدم مجتمعي ! أخي لا يريد أن يقطع أو يجرح وينادونه بالصامد المناضل , لديه صوت جميل ربما يغني للحب والسلام في المستقبل ! أفراد حارتي , لكل واحد منهم كاريزما وقصة ونكتة باسلوبه الخاص ! اذا قصفوا لا أريد أن أسمع في الراديو أن ثلاث

Gaza : aggiornamento 17-18 luglio 2014

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 AGGIORNAMENTO ORE 4.00 ABU ZUHRI (HAMAS): “GAZA SARA’ IL CIMITERO DEI SOLDATI DELL’OCCUPAZIONE” Gaza, 17 luglio 2014, Nena News – Israele e Hamas hanno accolto la richiesta delle Nazioni Unite e concederanno oggi alle popolazioni delle due parti una tregua umanitaria dalle 10 alle 15 (dalle 9 alle 14 italiane).  Già la notte appena trascorsa è stata relativamente più tranquilla ma nelle ultime ore sono riesplosi gli scontri. Si contano almeno 20 raid aerei israeliani contro Gaza. L’ultimo in ordine di tempo è scattato all’alba contro una presunta base del Jihad Islami nel sud di Gaza che ha fatto tre morti. I feriti sono almeno 12.    Un violento scontro a fuoco tra miliziani di Hamas e soldati israeliani è avvenuto sul confine all’altezza di Rafah, nel sud di Gaza, in cui sono rimasti uccisi almeno 5 palestinesi all’uscita di un tunnel sotterraneo. Secondo quanto si è appreso un commando di Hamas è penetrato in territorio israeliano, vicino Sufa, ma è stato subito scoperto. Tre

MEDICI PER I DIRITTI UMANI ISRAELE Physicians for Human Rights-Israel : AGGIORNAMENTI SULL’ATTACCO A GAZA

MOLTO URGENTE (01:20): 50 persone si nascondono sotto un edificio che è stato bombardato a Beit Lahiya. Alcuni sono feriti e devono essere evacuati urgentemente. Tre ambulanze che li stavano raggiungendo sono state colpite. Ci sono altre famiglie nella stessa zona e i tentativi di raggiungerle sono ugualmente falliti a causa dei massici e continui bombardamenti. Agg iornamento sulla situazione degli ospedali della Striscia di Gaza (23:30)> Da 21:00 siamo in contatto con i colleghi presso gli ospedali della Striscia di Gaza. La maggior parte dei telefoni e delle reti elettriche sono fuori uso. Quello che sappiamo finora: l'ospedale di riabilitazione di Al Wafa nella parte orientale della città di Gaza è stato attaccato da forze dell'esercito israeliano. Due piani sono stati colpiti, il direttore dell'ospedale si è rifiutato di evacuare e rimane con i pazienti. Non c'è elettricità. Rimangono attualmente 17 pazienti il cui stato di salute non per

Sergio Yahn :GAZA. “A vincere è Bibi, la fenice che risorge dai suoi fallimenti”

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di Chiara Cruciati – Il Manifesto Gerusalemme, 16 luglio 2014, Nena News – Mentre Gaza vive le sue quotidiane ore di terrore, a Tel Aviv ieri era la tensione politica a farla da padrone in attesa della riunione notturna del consiglio dei ministri. Israele uscirà vittorioso dall’offensiva contro la Striscia? Un vincitore – almeno in parte – c’è. «È Benjamin Netanyahu, una fenice che rinasce dalle sue stesse ceneri», ci spiega l’analista e giornalista israeliano, Sergio Yahni. Quali sono i fattori interni che hanno spinto all’operazione contro Gaza? Netanyahu subiva pressioni forti da partiti come Casa Ebraica e falchi come Lieberman. Uno degli obiettivi di un’offensiva pianificata da tempo è la necessità di un rafforzamento del premier Netanyahu. L’asso nella manica del mago Bibi che, con una coalizione di governo difficilmente gestibile, ha trovato il modo per annientare gli alleati-avversari. Sono marionette senza rendersene conto. Prendete Lieberman: ha lasciato il partito tandem

GAZA. Gli interessi dietro la tregua

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  Chiara Cruciati – Il Manifesto GAZA. Gli interessi dietro la tregua - NenaNews nena-news.it Gerusalemme, 17 luglio 2014, Nena News – L’accusa è sulla bocca di tutti: Hamas ha fatto fallire la pace non accettando il cessate il fuoco uscito dal cilindro egiziano e prontamente accolto da Tel Aviv. Tutta colpa di Hamas. La realtà è diversa, fatta di incontri e telefonate segrete, interessi che si accavallano e l’esclusione del movimento islamista dalla discussione. Le mani in pasta le hanno tutti: il premier israeliano Netanyahu (che avrebbe preparato il cessate il fuoco in una chiamata segreta con il presidente egiziano Al-Sisi), Il Cairo che non nasconde il desiderio di indebolire il nemico Hamas, l’Autorità Palestinese. Ieri Abbas è volato nella capitale egiziana dove oggi incontrerà l’ex generale Al Sisi, a cui proporrà il dispiegamento di una forza dell’Autorità Palestinese che supervisioni il valico di Rafah e i 14 km di confine tra Striscia e Egitto. Un’interposizi

Messaggio da Tel Aviv: “Guardo i missili cadere sulla città che amo ma dico no a questa guerra

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  Dal giornale online israeliano +972 vi propongo questa riflessione di Noam Sheifaz (nella traduzione di Davide Lerner) Persino oggi, mentre guardo i missili esplodere nel cielo della città che amo di più al mondo, mentre ci affanniamo correndo giù per le scale delle nostre case per raggiungere la stanza delle biciclette che utilizziamo come rifugio per le bombe, mi sento contrario a questa operazione militare con tutto il cuore. La vista dei nostri elicotteri d’attacco che solcano il cielo, scendendo verso sud in direzione della striscia, non mi riempie di orgoglio e gratitudine. Al contrario, mi deprime profondamente. Anche dopo operazioni come “Scudo di difesa”, “Pioggia d’estate”, “Piombo fuso”, “Colonna di difesa” e la seconda guerra del Libano, ancora non riesco a capacitarmi del consenso trasversale che si impossessa del pubblico israeliano in occasioni di questo genere. Mi piace pensare che sia tutto un malinteso, e che se la mia gente prestasse un po’ più d

Parigi : il violento attacco alla sinagoga falsamente attribuito all'antisemitismo

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  L'attacco è stato provocato dai membri della Jewish Defense League. Sintesi personale ( non traduzione) Dalle espulsioni  medievali a L'Affaire Dreyfus   e al  collaborazionismo di Vichy, gli ebrei francesi hanno tutte le ragioni per diffidare dell' antisemitismo. , anche se  l'89 per cento dei francesi quest'anno ha dimostrato un opinione positiva     sugli  ebrei , l' antisemitismo sembra essere in aumento   Un episodio di violenza che ha avuto luogo a Parigi ed  è stato ampiamente descritto  come antisemita, era in realtà una rissa tra manifestanti pro-palestinesi e la Jewish Defense League che sembra abbia dato inizio alla provocazione  . Dagli Stati Uniti su  Twitter  è partita la campagna anti palestinese .L' ex venditore David Frum  ha evidenziato l'attacco presunto , Jeffrey Goldber g ha  posto in realzione   la violenza verso gli "ebrei intrappolati dai rivoltosi nella  Sinagoga"  e l' emigrazione . Dan G