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Moni Ovadia : Il veleno del privilegio

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  Di Moni Ovadia (Pagina Ufficiale) Voce d'Autore - L'Unità - del 16 novembre 2013 Il veleno del privilegioL'affaire Cancellieri-Ligresti sta per giungere al suo capolinea. Un'ulteriore intercettazione di una telefonata, questa volta, a quanto riferita, fatta dal Guardasigilli al fratello dell'imputato Ligresti Nino, ne ha rivelato la vera natura. Uno degli ennesimi casi di uso del privilegio di casta e di classe per favorire uno dei "loro", da cui il nostro paese è letteralmente infestato. Come finirà tutto ciò? Con il solito glissons sostenuto dal cosiddetto "garantismo" azzurro? Se sì, come si giustificheranno poi le dimissioni chieste al ministro Josefa Idem e ottenute a seguito di un comportamento, a parere di molti italiani, meno grave, ancorché condannabile? Qualora dovesse finire a tarallucci e vino, non ci sarà alcun bisogno di giustificare nulla dato che nel Belpaese la coerenza non è richiesta. In una democrazia un po&#

Operazione Colomba: Tagliati nella notte 106 alberi di ulivo nei pressi del villaggio palestinese di At Tuwani, Colline a Sud di Hebron

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Due campi, appartenenti ad una famiglia palestinese, sono distrutti At Tuwani - Nel pomeriggio del 17 ottobre, alcuni palestinesi hanno scoperto che 106 alberi di ulivo erano stati distrutti. L'uliveto è situato tra gli avamposti israeliani di Avigayil e Mitzpe Yair, lungo la Bypass Road 317 (colline a Sud di Hebron) e appartiene ad Abed Al Nabee. Era stato piantato proprio all'inizio di quest'anno. Circa alle 15:30 di domenica, i proprietari, con alcuni internazionali e membri dell'organizzazione B'tselem, si sono riuniti nei pressi degli alberi distrutti per attendere l'arrivo della polizia. Dopo poco, la polizia israeliana e l'esercito hanno raggiunto il luogo per studiare la scena e raccogliere indizi. Successivamente, con il permesso della polizia, anche gli internazionali hanno potuto accedere al campo per contare il numero degli alberi danneggiati - un totale di 106 alberi tagliati o sradicati.   Questo incidente rappresenta la

Perchè sono così tanti gli ebrei che lasciano Israele? di Uri Avnery

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Counterpunch Weekend October 18-20,2013 http://www.counterpunch.org/2013/10/18/why-are-so-many-jews-leaving-israel/ Perché sono così tanti gli ebrei che lasciano Israele? Coloro che sono interessati alla storia delle Crociate si chiedono: che cosa portò alla rovina dei crociati? Guardando i resti delle loro orgogliose fortezze in tutto il paese, ci stupiamo.   di Uri Avnery La risposta tradizionale è: la loro sconfitta nella battaglia di Horns of Hattin, due colline vicino al Lago di Galilea, nel 1187, per mano del grande sultano musulmano Salah ad -Din (Saladino). Tuttavia, lo stato crociato sopravvisse in Palestina e dintorni per altri cento anni.   Lo storico più autorevole delle Crociate, Steven Runciman, ha dato una risposta completamente diversa: il regno crociato crollò perché troppi crociati tornarono alle loro terre natali, mentre troppo poche persone andarono ad unirsi ai crociati. Alla fine, gli ultimi resti del loro regno furono gettati in m

Unrwa: "Gaza allo stremo, colpa del blocco"

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  La denuncia è netta ed autorevole. «Dallo scorso marzo il governo israeliano non ha approvato alcun progetto edilizio dell'Unrwa nella Striscia di Gaza e da un mese a questa parte non possiamo importare i materiali da costruzione», ha protestato ieri Filippo Grandi , il capo dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che assiste i profughi palestinesi. E' un quadro drammatico quello descritto da Grandi. «Tenendo conto che Israele non permette le esportazioni (da Gaza) e di conseguenza la ripresa delle normali attività economiche, i prezzi dei beni stanno aumentando», ha spiegato il dirigente delle Nazioni Unite. «Gaza sta diventando inabitabile», ha proseguito. «La mancanza di carburante ha provocato lo spegnimento della centrale elettrica mentre i pochi posti di lavoro che erano disponibili nel settore delle costruzioni sono svaniti. E la lista è lunga». Grandi, in evidente riferimento alla linea adottata da Israele, ha sottolineato che «Rafforzare la sicurezza d

Un anno dopo il 'Pilastro della Difesa,' l'incubo continua

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Mahmoud 'Attiyeh In una frazione di secondo, il peggiore degli incubi possibili per 'Attiyeh divenne vero. Il 21 novembre 2012, suo figlio Mahmoud, 13 anni, fu ucciso da un missile lanciato da un drone israeliano mentre camminava lungo la strada che lo stava portando da casa sua a un negozio, nel quartiere di al-Manara di Gaza City . Con sé, aveva solo una monetina con cui comprare una penna per la sorellina. "Quando lo portarono in ospedale, un medico gli aprì la mano stretta a pugno. Mahmoud stringeva ancora la monetina" - raccontò due giorni dopo 'Attiyeh Abu Khousa ai delegati di Amnesty International. Il missile colpì Mahmoud in una strada larga, molto visibile dall'alto. La sorveglianza aerea israeliana avrebbe dovuto essere in grado di vedere che era un bambino. I testimoni riferirono che nei paraggi, in quel momento, non c'era alcun evidente obiettivo militare. Mahmoud fu ucciso l'ultimo degli otto giorni di conflitto

L’“EBREO PERSEGUITATO” BERLUSCONI SI ATTOVAGLIA AL RISTORANTE KOSHER DEL GHETTO E INCONTRA “CASUALMENTE” PACIFICI:

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    Anche se ufficialmente “l’offesa rimane”, l’incontro al ristorante tra Berlusconi e Pacifici riavvicina il Patonza alla comunità ebraica - La frase “incriminata” verrà eliminata dalle ristampe del libro di Vespa - “Nessuno mette in dubbio l’amicizia di Berlusconi con Israele e il popolo ebraico…” Non c'è stato chiarimento, l'offesa rimane e se ne dovrà discutere nelle sedi istituzionali». Il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici racconta «l'incontro casuale» con l'ex premier in un ristorante kosher del Ghetto. «Berlusconi si è scusato per l'inaccettabile paragone tra la condizione dei suoi figli e quella degli ebrei durante l'Olocausto e, davanti a testimoni, si è impegnato a farlo togliere dalla seconda edizione del libro di Vespa». Consiglio Nazionale sabato il Cavaliere ha scelto uno storico locale della Capitale per rilassarsi. A tavola con lui una decina di persone, tra cui la fidanzata Francesca Pascale (che qual