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LETTERA D'AFFETTO A PADRE PAOLO DALL'OGLIO, SJ

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LETTERA D'AFFETTO A PADRE PAOLO DALL'OGLIO, SJ Da tempo seguiamo con partecipazione la missione di un amico lontano, padre Paolo Dall'Oglio. Un grande poeta italiano, Lucio Dalla, ci ha insegnato tanti anni fa che agli amici lontani è im portante scrivere; per loro, ma anche per noi. Come lui , anche noi abbiamo cercato il modo per scrivere con più forza, una forza capace di superare la lontananza, che è solo fisica. Questa forza l'abbiamo trovata nel più semplice dei modi possibili, facendolo insieme. Caro Paolo, siamo fisicamente lontani dalla terra dove si svolge la tua missione, una missione umanitaria e di pace nella verità e nella testimonianza, per impedire che la lotta per la dignità umana, la libertà e la democrazia contro il regime siriano si sgretoli in lotte fratricide, etniche o irriguardose dell'uomo. La tua scelta di coraggio e dedizione è un servizio reso anche a noi, del quale ti ringraziamo, partecipi. Chi ha varca

Siria : Il Patriarca latino di Gerusalemme invita alla prudenza

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SIRIA – Un attacco contro il regime siriano, accusato di aver utilizzato armi chimiche nella sua guerra contro i ribelli, è quasi sicuro. Questo intervento militare occidentale verrà condotto da Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Damasco ha promesso di difendersi. Gli alleati russi e iraniani del regime di Bashar al-Assad hanno ugualmente messo in guardia contro il rischio di una destabilizzazione della regione intera, in caso di un attacco straniero in Siria. Il patriarca Latino di Gerusalemme lancia un appello alla prudenza per la stabilità di tutta la regione. Mentre  il Patriarca sottolinea che il tono si fa sempre più acceso di fronte alla prospettiva di un intervento occidentale in Siria, egli eleva “la sua preghiera allo Spirito Santo affinché illumini i cuori di coloro che hanno tra le mani il destino delle popolazioni”. Rivolgendosi a questi leaders ricorda loro “di non dimenticare l’aspetto umano nelle loro decisioni”. Constatando che “gli Israeliani st

Siria, le registrazioni dei servizi israeliani "Ufficiali di Assad dietro il lancio dei gas"

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A spingere gli Usa e diversi Paesi europei verso la linea dell'intervento è stata l'intelligence di Gerusalemme: la mitica "unità 8200", specializzata nello spionaggio elettromagnetico sulle comunicazioni  dal nostro inviato PAOLO G. BRERA Lo leggo dopo GERUSALEMME - Quando gli alti ufficiali dell’esercito di Assad hanno impartito l’ordine di sparare “i missili con il gas” sulla periferia di Damasco, il grande orecchio dei servizi segreti israeliani era in ascolto e, dicono, “ha registrato” tutto. Non ci sono più misteri su cosa abbia generato le sostanziali certezze, pur modulate con toni differenti e con sottili distinguo, espresse da tanti leader politici occidentali sebbene la missione scientifica dell’Onu fosse impantanat

Hebron : soldati israeliani ballano in un matrimonio palestinese. Sospesi (video)

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Sintesi personale Due soldati israeliani si sono aggregati a una festa di matrimonio a Hebron. Avvicinatisi per aver sentito le note di ‘Gangnam Style’, hanno iniziato a ballare con i partecipanti – tutti palestinesi  e la folla   sembra  apprezzare. Dopo l'inevitabile clip di Youtube l'intera pattuglia è stata sospesa  . Un reportage  inorridito  sul Canale 2 precisava  che gli ospiti  appartenevano a una nota famiglia di Hamas Read More... Published August 28, 2013   2   IDF soldiers caught on film dancing at Palestinian wedding WATCH: During a celebration in Hebron, IDF soldiers from the Givati Brigade decided to join in on the dance floor - clad in full battle gear. A video recently shown by Israeli media has documented some rather unconventional behavior from Israel Defense Forces soldiers in Hebron. During a patrol in

BARBARA SPINELLI : Il castigo e l'oblio

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Il castigo e l'oblio La Repubblica ‎- 13 ore fa Neppure sull'obiettivo c' è per la verità chiarezza, il che inquieta ancor più: .... Quando il passato non insegna nulla, e cadono nell' oblio le false  ...   Accusato di aver perpetrato un massacro con armi chimiche, mercoledì scorso in due sobborghi di Damasco, e di aver forse bombardato il proprio popolo col gas nervino, il Presidente siriano Bashar al-Assad si è rivolto all'America e ai governi europei con parole sprezzanti, colme di scherno. Ha ricordato loro i disastri delle recenti guerre contro il terrorismo globale e ha detto: «È vero, le grandi potenze possono condurre le guerre. Ma possono vincerle?» Ecco il dilemma che sta di fronte agli Occidentali, nel momento in cui alzano la voce contro Damasco, denunciano l’»oscenità morale» delle armi chimiche contro cittadini inermi (le parole sono di John Kerry, segretario di Stato), e affilano i coltelli nella convinzione che

Le basi siciliane si preparano: l'ora X è vicina

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Desk3 mercoledì 28 agosto 2013 10:51 http://www.siciliainformazioni.co  L'ora X potrebbe scattare in qualunque momento. Top secret. Le basi militari Nato della Sicilia si preparano con grande riserbo. Non è possibile cogliere alcun segnale, indizio, prova di una mobilitazione. È chiaro che sono state date disposizioni ferree, altrettanto chiaro che non si può programmare un intervento militare così complesso senza una preparazione accurata.   Stando ai precedenti - Iraq 1 e Iraq 2, Libia - dovrebbero essere le basi aeree quelle maggiormente impegnate, e cioè Birgi e Sigonella. In occasione dell'intervento militare in Libia da Birgi partivano gli aerei francesi ed inglesi. Gli Usa diedero appoggio logistico e impegnarono la loro flotta navale per impedire eventuali rappresaglie e non solo. Fu necessario chiudere o limitare, a seconda dei casi, il

Siria: Obama sa di battersi dalla parte di al-Qaeda? di Robert Fisk

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di Robert Fisk – 28 agosto 2013 Se Barack Obama deciderà di attaccare il regime siriano si sarà garantito – per la prima volta nella storia – che gli Stati Uniti saranno dalla stessa parte di al-Qaeda. Una bella alleanza! Non erano i Tre Moschettieri che ogni volta che sceglievano di battersi gridavano “Uno per tutti e tutti per uno”? Questo, in effetti, dovrebbe essere il nuovo grido di battaglia quando – e se – gli statisti del mondo occidentale decideranno di entrare in guerra contro Bashar al-Assad. Gli uomini che uccisero migliaia di persone l’11 settembre combatteranno allora fianco a fianco con la stessa nazione i cui innocenti massacrarono così crudelmente quasi esattamente dodici anni fa. Un bel risultato per Obama, Cameron, Hollande e il resto dei signori della guerra in miniatura! Ciò, ovviamente, non sarebbe strombazzato dal Pentagono e dalla Casa Bianca – né, immagino, da al-Qaeda –

L’Egitto: radicalizzazione e genocidio

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  L’Egitto: radicalizzazione e genocidio L’Egitto: radicalizzazione e genocidio   Di Richard Falk 23 agosto 2013 In retrospettiva, quella di Piazza Tahrir è stata una “rivoluzione” che non è mai stata tale, che ora è stata sostituita da un “controrivoluzione” che non è stata mai possibile. Avere rimosso la dinastia di Mubarak nel 2011, non ha neanche ottenuto il “cambiamento di regime”, e tanto meno ha iniziato  un processo politico di trasformazione. Non c’era alcuna rivoluzione contro cui reagire. Perfino le speranze più modeste di riforma politica e di governo umana erano destinate al fallimento fin dall’inizio. Che cosa è stata, quindi, Piazza Tahrir? In parte un piano (liberarsi di Mubarak e figli), in  parte fantasia (sperare che l’unità carnevalesca del momento si sarebbe evoluta nella ricerca prolungata di una società giusta), e parte un esperimento delirante  (credere che l’or