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Moni Ovadia : Il nome del Papa lo sapevo prima

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Il nome del Papa lo sapevo prima 23 marzo 2013 Il grande rumore mediatico intorno al nuovo Pontefice della Chiesa Cattolica e alla sua inedita figura, si sta un po’ smorzando. Fortunatamente anche la frenetica quanto monotona ondata di commenti, pronostici, soprattutto mancati e di bla bla senza costrutto rifluisce o, perlomeno, si sposta su altri argomenti. Adesso posso sentirmi meno petulante se anch’io, ebreo agnostico, mi azzardo a dire la mia su Papa Bergoglio. La prima cosa che rivendico, è di aver preconizzato per primo l’avvento al soglio pontificio di un cardinale delle Americhe che si sarebbe dato il nome di Francesco. La profezia la feci vent’anni orsono in un mio spettacolo dal titolo Oylem Goylem e specificamente in una storiella yiddish. La storiella mette in scena un sacerdote e un rabbino grandissimi amici. Si stimano e si rispettano ma competono aspramente solo su una questione. Ognuno dei due uomini di fede segue con trepidazio

Pasqua: Israele chiude valichi Territori Ahsrawi protesta contro limitazioni a fedeli cristiani

1(ANSA) - TEL AVIV, 24 MAR - Per la Pasqua ebraica, il ministro israeliano della difesa Moshe Yaalon ha ordinato la chiusura dei valichi con la Cisgiordania, dalla mezzanotte di oggi e fino alla notte di martedi'. La Pasqua ebraica iniziera' domani sera e durera' una settimana. Prima che questo provvedimento fosse reso noto, la dirigente palestinese Hanan Ashrawi aveva denunciato le difficolta' dei fedeli palestinesi cristiani intenzionati a celebrare a Gerusalemme la Domenica della Palme e la Settimana santa. 2   In the annual Palm Sunday procession, Palestinian Christians carry signs naming their West Bank communities, all of which are cut off from Jerusalem by the Israeli separation barrier, requiring their residents to obtain special permits to e nter, March 24, 2013. Such restrictions have dramatically reduced the number of Palestinians, both Muslim and Christian, from worshiping in Jerusalem. For more Activestills photos from the protest: http://bi

Il discorso di Obama a Gerusalemme di Richard Falk

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← Previous Post Next Post → Il discorso di Obama a Gerusalemme Redazione 26 marzo 2013 0   di  Richard Falk – 26 marzo 2013 E’ stato un discorso ossequioso e preparato con maestria da parte del più importante leader del mondo e del governo che più costantemente è stato campione nei decenni della causa israeliana.  Accolto con entusiasmo dal pubblico della gioventù israeliana, e specialmente dagli ebrei liberali di tutto il mondo. Nonostante la sede, le parole di Obama a Gerusalemme il 21 marzo sono sembrate principalmente mirate a rischiarare in qualche modo l’aria a Washington. Obama può avere ora una possibilità leggermente migliore di riuscire a costruirsi un’eredità nel suo secondo mandato presidenziale, nonostante un Congresso statunitense profondamente polarizzato e un’economia USA in lotta, se vista dalla prospettiva delle sofferenze dei lavoratori piuttosto che in ba

Rete-Eco Ebrei contro l'Occupazione : dichiarazione

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  Rete-Eco Ebrei contro l'Occupazione dichiarazione Il nostro gruppo, Ebrei contro l'occupazione, si è formato anni fa perchè non potevamo più sopportare le voci ufficiali ebraiche che erano sempre e incondizionatamente, diremmo organicamente, filo israeliane, nonostante decenni di occupazione israeliana in Cisgiordania e Striscia di Gaza, il costante aumento delle colonie, una politica di occupazione crudele e manifestamente atta a cercare di scoraggiare e sgombrare il campo da chi da sempre lì abitava: i palestinesi. Sono passati anni da quel giorno in cui, durante una manifestazione pro-Palestina, siamo sfilati per Roma col nostro striscione, accolti in piazza da un emozionante e affettuoso scroscio di applausi il cui senso era evidente: grazie per esserci, grazie per impedirci di pensare che gli ebrei

Dachau emergono video e nuove foto

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New Dachau images emerge Il sito Vintage Everyday ha postato immagini e una clip video  sul campo di concentramento di  Dachau   dopo la liberazione da parte delle forze alleate il  29 aprile 1945. Il sito non ha specificato le  fonte "o la data esatta ". In seguito  le  foto sono state pubblicate dal Daily Mail  citando l'opinione di  un esperto che ha confermato che le immagini erano state effettivamente scattate  dopo la liberazione.      

I mercati dei contadini surclassano gli aiuti stranieri alla Palestina

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The Electronic Intifada 28.02.2013 http://electronicintifada.net/content/farmers-markets-bypass-foreign-aid-palestine/12240 I mercati dei contadini surclassano gli aiuti stranieri alla Palestina. Ramallah – Cibo locale per la popolazione locale, questa è l’idea alla base dell’organizzazione palestinese Sharaka (“partenariato” in arabo), interamente gestita da volontari, che si propone di portare i prodotti coltivati localmente direttamente sulle tavole dei palestinesi. di Jillian Kestler-D’Amours     La nostra prospettiva e quella di una Palestina autonoma dal punto di vista alimentare, in cui siamo economicamente indipendenti, usiamo le nostre risorse locali e ci sosteniamo reciprocamente. Il che porta a uno sviluppo umano. E’ economia locale. Tramite un’economia locale e un sistema alimentare locale, è così che si costruisce una comunità,” ha sostenuto Aisha Mansour, volontario e co-fondatore di Sh