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LA TESTIMONIANZA DI ELIK ELHANAN: Taser, intimidazioni, insulti e botte...

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La Marina israeliana ha utilizzato taser e ha picchiato i passeggeri a bordo della nave per Gaza di Ship to Gaza Svezia il 22 Ottobre 2012 22 Ottobre 2012 "Ora sono sulla via di casa, ma continuo a pensare ai miei compagni, i miei compagni attivisti provenienti dall'estero che sono ancora imprigionati in condizioni difficili e sottoposti a interrogatorio da parte del Servizio di Sicurezza Shabak, tra cui membri del Parlamento da vari paesi", ha detto Elik Elhanan , uno degli attivisti israeliani   a bordo della nave per Gaza "Estelle". Oggi, il giudice ha ordinato la sua liberazione e quella di due altri israeliani detenuti, Yonatan Shapira e Reut Mor. "In un primo momento hanno cercato diaccusarci  di reati  molto gravi, come ad esempio 'aiutare il nemico'. La corte ha respinto questo perchè infondato. Oggi hanno provato  con un articolo di legge chiamato" tentativi di infiltrazione in una parte del Terra di Israel

Dove erano le voci palestinesi al Tribunale Russel sulla Palestina?

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  Il Tribunale Russell ha lo scopo di esporre e di definire le responsabilità per le violazioni dei diritti umani commesse da Israele contro i palestinesi. Ma privilegiare le voci degli 'esperti' rispetto a quelle delle vittime, non serve forse a rafforzare le strutture di potere dominanti? da Elisha Baskin La quarta e ultima sessione del Tribunale Russell sulla Palestina si è svolta lo scorso fine settimana a New York City. Il tribunale è un " tribunale internazionale del popolo creato in risposta alla inazione della comunità internazionale per quanto riguarda le riconosciute violazioni del diritto internazionale commesse da Israele." Il suo obiettivo dichiarato è quello di affrontare la compiacenza e la responsabilità degli Stati Uniti, delle Nazioni Unite e degli altri attori internazionali nel facilitare e consentire gli abusi israeliani dei diritti umani in Palestina .    L'affluenza e l'entusiasmo per l'evento erano alti, molto probab

Palestina, Gybo: due anni dopo il 'Fuck you', "siamo ancora qui"

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  Il 15 marzo del 2011 i giovani palestinesi scendevano in piazza per chiedere  la fine delle lotte fratricide tra Hamas e Fatah e la riconciliazione nazionale. Il gruppo dei Gybo pubblicava il manifesto del ‘Fuck you’. A distanza di due anni il racconto di cosa accadde dopo nelle parole di un attivista.    di Cecilia Dalla Negra  Mohammed Matter – ‘Abu Yazan’ per gli amici – il 15 marzo del 2011 se lo ricorda bene. Ricorda Katiba Square, a Gaza city, piena di giovani manifestanti. Ricorda l’entusiasmo, la fatica, il lavoro per arrivare a quella data. Ricorda gli slogan. Ma, soprattutto, ricorda la violenza.  Non è sicuro invece se quello fosse proprio un ‘manifesto’. Nell’articolo che ha scritto per al Jazeera si domanda se non fosse, piuttosto, un “grido d’aiuto, un atto d’accusa. O forse, ancora, un appello al mondo e a noi stessi per il cambiamento”. Mohammed è un giovane scrittore, uno studente e un attivista. Un ragazzo palestinese e un membro del Gaza Youth

Estelle, assedio e Gaza: dichiarazioni di Chomsky

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Conferenza stampa presso il porto di Gaza. Testo italiano: “Desidero, prima di tutto, esprimere il mio enorme rispetto per le persone a bordo della Estelle. Persone che si trovano là, da qualche parte. Dovrebbero sapere che i nostri pensieri, le nostre speranze ed i nostri desideri li accompagnano. I membri dell’equipaggio di questa nave come quelli delle precedenti o come quelli delle navi su cui si sono imbarcati Hagit e David, queste persone ci mostrano il vero coraggio, la determinazione e la convinzione di agire per rompere e terminare questo criminale assedio e portare giustizia e libertà al popolo della Palestina. Per la gente di Gaza queste navi sono la drammatica dimostrazione che il mondo non vi ha dimenticato e che i popoli della terra esprimono solidarietà e sostegno per la vostra sofferenza e per l’oppressione che vivete. E queste navi dimostrano l’impegno a voler terminare questo stato di cose. Per la gente fuori da Gaza la Flottilla questa nave in parti

Chomsky e la soluzione a due Stati

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Commenta L'intellettuale ebreo statunitense Noam Chomsky dalla redazione Roma, 22 ottobre 2012, Nena News - Questa mattina, secondo fonti ufficiali, l'aviazione israeliana ha bombardato il Nord della Striscia di Gaza uccidendo due palestinesi . Secondo l'esercito di Tel Aviv, le vittime sono militanti di Hamas che avrebbero lanciato mortai contro le truppe israeliane. Come reazione, l'aviazione avrebbe colpito un campo di addestramento di Hamas. Nel primo attacco, a Jabalia, sono rimaste ferite quattro persone. Fatale l'aggressione per il 26enne Abdul-Rahman Darwish Abu Jalalah, morto in ospedale. Poco più tardi i caccia israeliani hanno centrato la città di Beit Hanoun, uccidendo il 26enne Yasser Juma Tarabin. In entrambi i casi Hamas li ha definiti propri combattenti. L'attacco attiva a poche ore dal tentativo della Estelle-Ship to Gaza di raggiungere la Striscia per con

BREAKING THE SILENCE: Un bambino palestinese di 10 anni torturato per un giorno dentro un gabinetto.

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  Un bambino di poco piu' di 10 anni torturato per un giorno dentro un gabinetto. È stata una pazzia testimonianza numero di catalogo: 70.027 Rank: sergente maggiore unità: Brigata Nahal posto: Atarot / Qalandiya periodo: ottobre 2000 Avevano preso un bambino, davvero un bambino, un ragazzino di undici o dodici anni, non so quanti anni   che aveva lanciato pietre. Sono riusciti a prenderlo. E ' stato un vero e proprio abuso. E ' stato un abuso e non credo che abbiano fatto qualcosa al riguardo. Lo spinsero in bagno,  mi ricordo il soldato, era un amico, un amico della compagnia. E si vantava di spingere la testa del ragazzo nella toilette.   D: Nella tazza? R: Nella tazza. Si vantava di questo. Gli  ha sbattuto la testa sulla tazza e non so che altro. Lo hanno spinto  nel bagno, chiuso a chiave lì tutto il giorno. Il bambino è stato chiuso in bagno un giorno intero per ordine del comandante di compagnia  per dargli una lezione. E ' stato se