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Giorgio Gomel :Israele - I motivi di Jcall

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Ragione, ragionevolezza. Amos Oz, nelle sue Lezioni all’Università di Tubinga contro il fanatismo di qualche anno fa, elogiava il compromesso e la moderazione, come antidoti contro il fanatismo che è all’opposto unilaterale, estremo, negatore delle opinioni dell’altro.Questo è il motivo ispiratore di un appello – detto JCALL - , fratello di Jstreet, un importante movimento d’opinione e di pressione animato da ebrei americani in sostegno di una soluzione di pace fra Israele e i palestinesi. L’appello , è stato redatto da diversi gruppi ebraici europei, in sintonia con i movimenti che in Israele sostengono l’esigenza di un negoziato con i palestinesi in vista di una soluzione basata sul principio di “due stati per due popoli.” In Italia se ne è fatto promotore il Gruppo Martin Buber-Ebrei per la Pace (www.martinbubergroup.org), che da anni propugna queste idee. L’appello, presentato il 3 maggio scorso al Parlamento europeo, è stato sottoscritto ad oggi da oltre 6000 ebrei in Francia, Be

Noam Chomsky : 500 docenti israeliani universitari e studenti firmano lettera contro espulsione da Israele

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http://www.haaretz.com/news/national/500-academics-students-sign-letter-protesting-israel-s-refusal-to-grant-noam-chomsky-entry-1.292032 Roma, 25 mag. (Apcom) - Oltre cinquecento israeliani hanno criticato la decisione del governo israeliano di vietare nei giorni scorsi l'ingresso in Cisgiordania al filosofo e linguista statunitense Noam Chomsky. In una lettera inviata al ministro degli Interni, Eli Yishai, universitari, accademici e studenti hanno accusato il governo di voler nuocere alla democrazia e alle libertà d'insegnamento. "Bloccare qualcuno che non la pensa come te è un colpo mortale alla democrazia", scrivono i firmatari.L'82enne Chomsky, di origine ebraica e che negli anni Cinquanta è vissuto in Israele, ha criticato più volte l'occupazione dei Territori e la politica dello Stato ebraico: considerato poco meno di un traditore dalla destra nazionalista e religiosa, è invece guardato con molto rispetto dalla sinistra israeliana. Israele/ A

Intervista ad Assad : vedo un Nuovo MO, pronto a trattare sul Golan

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DAMASCO - "Non possiamo più aspettare", dice Bashar al Assad, il presidente siriano. "L'America di Obama aveva suscitato speranze riguardo a una nuova politica mediorientale. Però, adesso è scoccata una nuova ora. Un'intesa fra le potenze del Medio Oriente sta ridisegnando l'assetto della regione". Seduto su un divano in pelle nera nel suo studio presidenziale, Bashar al Assad traccia quelli che definisce i contorni di un nuovo quadro geopolitico. Avverte: "Questa non è una inversione di rotta: noi vogliamo buoni rapporti con Washington. È, piuttosto, la presa di coscienza di una realtà: del fallimento di America ed Europa nel risolvere i problemi del mondo, nella nostra regione. Da questo fallimento affiorano necessariamente altre alternative: una mappa geostrategica che allinea Siria, Turchia, Iran, Russia, accomunate da politica, interessi, infrastrutture. Prende forma un unico spazio che unisce cinque mari: Mediterraneo, Mar Caspio, Mar Nero, G

Israele, incursione dell'esercito in un villaggio di Gerusalemme Est

L'operazione è avvenuta nelle prime ore del mattino. Contemporaneamente è stato chiuso l'accesso al campo profughi di Shu'fat Alle 4 di questa mattina, forze dell'esercito israeliano hanno circondato il villaggio palestinese al-Esawiyeh, nei pressi di Gerusalemme Est e condotto un'incursione al suo interno. L'esercito avrebbe inoltre impedito ai fedeli che si stavano recando in moschea per la preghiera dell'alba, di entrare nel villaggio. La notizia è stata data dall'agenzia palestinese Ma'an, secondo cui un'operazione simile avrebbe avuto luogo contemporaneamente nel campo profughi di Shu'fat, sempre a Gerusalemme Est: l'esercito israeliano avrebbe infatti chiuso per alcune ore l'unico posto di controllo che regola l'ingresso e l'uscita dal campo.A marzo, la polizia israeliana aveva compiuto un'operazione su larga scala nei campi profughi palestinesi che aveva portato, stando alle stime dell'Unrwa, all'arresto di

Israele:Ebrei che credono in Gesù e scontro con gli ultraortodossi

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1Sintesi personale Moshé Rosen, il fondatore di ebrei per Gesù,è morto di cancro alla prostata nella sua casa di San Francisco. Aveva 78 anni.Rosen ha fondato il più grande gruppo ebraico messianico, convinto che non ci sia contraddizione tra essere ebreo e accettare Gesù . L'organizzazione ha una newsletter online che viene distribuito a oltre 200.000 lettori e non è stata ben accettata dalle principali istituzioni ebraiche.L'organizzazione gestisce filiali in Israele, negli Stati Uniti, in Australia, in Sud Africa, Regno Unito e Russia. Rosen, nato da genitori ebrei a Denver, in Colorado, si convertì al cristianesimo con la moglie nel 1953, un atto che gli costò il rifiuto della sua famiglia. Tuttavia, Rosen continuò a praticare usanze ebraiche, come il seder pasquale e il digiuno di Yom Kippur.Era un cristiano evangelico praticante , laureato in teologia occidentale , ha scritto dieci libri .Secondo il New York Times, Rosen ha voluto essere sepolto con il tallit, il

Avi Shlaim“Come Israele ha portato Gaza sull’orlo della catastrofe umanitaria”

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Il professore di relazioni internazionali ad Oxford, Avi Shlaim, ha prestato servizio nell’esercito israeliano e non ha mai contestato la legittimità dello stato. Ma la sua spietata aggressione a Gaza lo ha portato a conclusioni sconvolgenti .L’unico modo per dare un senso alla guerra israeliana entro Gaza, che è priva di senso alcuno, è quello che passa attraverso la comprensione del contesto storico. La fondazione dello stato di Israele nel maggio del 1948 ha comportato una monumentale ingiustizia nei confronti dei palestinesi. Ufficiali britannici si sono risentiti amaramente per la parzialità americana a favore del neonato stato. Il 2 giugno 1948, Sir John Troutbeck scrisse al Segretario degli Esteri, Ernest Bevin, che gli americani erano responsabili della creazione di uno stato criminale guidato da “una serie di leader totalmente privi di scrupoli”. Ero portato a pensare che questo giudizio fosse stato troppo duro, ma la brutale aggressione di Israele alla popolazione di Gaza,