Intervista ad Assad : vedo un Nuovo MO, pronto a trattare sul Golan
DAMASCO - "Non possiamo più aspettare", dice Bashar al Assad, il presidente siriano. "L'America di Obama aveva suscitato speranze riguardo a una nuova politica mediorientale. Però, adesso è scoccata una nuova ora. Un'intesa fra le potenze del Medio Oriente sta ridisegnando l'assetto della regione". Seduto su un divano in pelle nera nel suo studio presidenziale, Bashar al Assad traccia quelli che definisce i contorni di un nuovo quadro geopolitico. Avverte: "Questa non è una inversione di rotta: noi vogliamo buoni rapporti con Washington. È, piuttosto, la presa di coscienza di una realtà: del fallimento di America ed Europa nel risolvere i problemi del mondo, nella nostra regione. Da questo fallimento affiorano necessariamente altre alternative: una mappa geostrategica che allinea Siria, Turchia, Iran, Russia, accomunate da politica, interessi, infrastrutture. Prende forma un unico spazio che unisce cinque mari: Mediterraneo, Mar Caspio, Mar Nero, G