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Intervista ad Assad : vedo un Nuovo MO, pronto a trattare sul Golan

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DAMASCO - "Non possiamo più aspettare", dice Bashar al Assad, il presidente siriano. "L'America di Obama aveva suscitato speranze riguardo a una nuova politica mediorientale. Però, adesso è scoccata una nuova ora. Un'intesa fra le potenze del Medio Oriente sta ridisegnando l'assetto della regione". Seduto su un divano in pelle nera nel suo studio presidenziale, Bashar al Assad traccia quelli che definisce i contorni di un nuovo quadro geopolitico. Avverte: "Questa non è una inversione di rotta: noi vogliamo buoni rapporti con Washington. È, piuttosto, la presa di coscienza di una realtà: del fallimento di America ed Europa nel risolvere i problemi del mondo, nella nostra regione. Da questo fallimento affiorano necessariamente altre alternative: una mappa geostrategica che allinea Siria, Turchia, Iran, Russia, accomunate da politica, interessi, infrastrutture. Prende forma un unico spazio che unisce cinque mari: Mediterraneo, Mar Caspio, Mar Nero, G

Israele, incursione dell'esercito in un villaggio di Gerusalemme Est

L'operazione è avvenuta nelle prime ore del mattino. Contemporaneamente è stato chiuso l'accesso al campo profughi di Shu'fat Alle 4 di questa mattina, forze dell'esercito israeliano hanno circondato il villaggio palestinese al-Esawiyeh, nei pressi di Gerusalemme Est e condotto un'incursione al suo interno. L'esercito avrebbe inoltre impedito ai fedeli che si stavano recando in moschea per la preghiera dell'alba, di entrare nel villaggio. La notizia è stata data dall'agenzia palestinese Ma'an, secondo cui un'operazione simile avrebbe avuto luogo contemporaneamente nel campo profughi di Shu'fat, sempre a Gerusalemme Est: l'esercito israeliano avrebbe infatti chiuso per alcune ore l'unico posto di controllo che regola l'ingresso e l'uscita dal campo.A marzo, la polizia israeliana aveva compiuto un'operazione su larga scala nei campi profughi palestinesi che aveva portato, stando alle stime dell'Unrwa, all'arresto di

Israele:Ebrei che credono in Gesù e scontro con gli ultraortodossi

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1Sintesi personale Moshé Rosen, il fondatore di ebrei per Gesù,è morto di cancro alla prostata nella sua casa di San Francisco. Aveva 78 anni.Rosen ha fondato il più grande gruppo ebraico messianico, convinto che non ci sia contraddizione tra essere ebreo e accettare Gesù . L'organizzazione ha una newsletter online che viene distribuito a oltre 200.000 lettori e non è stata ben accettata dalle principali istituzioni ebraiche.L'organizzazione gestisce filiali in Israele, negli Stati Uniti, in Australia, in Sud Africa, Regno Unito e Russia. Rosen, nato da genitori ebrei a Denver, in Colorado, si convertì al cristianesimo con la moglie nel 1953, un atto che gli costò il rifiuto della sua famiglia. Tuttavia, Rosen continuò a praticare usanze ebraiche, come il seder pasquale e il digiuno di Yom Kippur.Era un cristiano evangelico praticante , laureato in teologia occidentale , ha scritto dieci libri .Secondo il New York Times, Rosen ha voluto essere sepolto con il tallit, il

Avi Shlaim“Come Israele ha portato Gaza sull’orlo della catastrofe umanitaria”

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Il professore di relazioni internazionali ad Oxford, Avi Shlaim, ha prestato servizio nell’esercito israeliano e non ha mai contestato la legittimità dello stato. Ma la sua spietata aggressione a Gaza lo ha portato a conclusioni sconvolgenti .L’unico modo per dare un senso alla guerra israeliana entro Gaza, che è priva di senso alcuno, è quello che passa attraverso la comprensione del contesto storico. La fondazione dello stato di Israele nel maggio del 1948 ha comportato una monumentale ingiustizia nei confronti dei palestinesi. Ufficiali britannici si sono risentiti amaramente per la parzialità americana a favore del neonato stato. Il 2 giugno 1948, Sir John Troutbeck scrisse al Segretario degli Esteri, Ernest Bevin, che gli americani erano responsabili della creazione di uno stato criminale guidato da “una serie di leader totalmente privi di scrupoli”. Ero portato a pensare che questo giudizio fosse stato troppo duro, ma la brutale aggressione di Israele alla popolazione di Gaza,

Hamas arresta i presunti responsabili dell'incendio al campo estivo dell'Unrwa

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1Volevano ''impedire la corruzione dei bambini''. La corruzione dell'occidente, s'intende. Cosi', estremisti islamici armati si sono accaniti a Gaza su in grande campo estivo dell'Unrwa, l'ente delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi, in fase di allestimento. E i bambini palestinesi, che avrebbero potuto avere un po' di svago non potranno piu' farlo. Tutto distrutto.Fonti locali riferiscono che decine di uomini dal volto coperto sono piombati in nottata nel rione di Sheikh Ajalin, hanno sparso benzina sulle tende erette dall'Unrwa e sui giochi e hanno dato alle fiamme l'intero accampamento.Ogni estate sulle spiagge di Gaza vengono organizzati campi estivi, sia da Hamas sia da altre organizzazioni, fra cui appunto l'ente delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Fonti locali riferiscono oggi da Gaza di un diffuso senso di indignazione perche' quei campi sono una attesa occasione di sollievo per le famiglie piu'

Onu: a Gaza 75% danni causati da Israele non è stato riparato

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Gaza City, 23 mag. (Apcom) - Il 75 per cento dei danni inflitti da Israele alla striscia di Gaza nella sua offensiva militare da dicembre 2008 a gennaio 2009 non è stato riparato o ricostruito. Lo denuncia il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). Lo stato ebraico continua a impedire l'ingresso dei materiali di costruzione sul territorio controllato dal movimento di resistenza palestinese Hamas, nell'ambito di un blocco totale sulla striscia di Gaza. In una relazione pubblicata oggi, l'Undp ritiene che gli abitanti abbiano effettuato riparazioni limitate, valutate in 173 milioni di dollari (137,6 milioni di euro), con materiali di demolizione o passati di contrabbando attraverso i tunnel transfrontalieri con l'Egitto. Secondo questa relazione, la Comunità internazionale è stata tenuta lontana dagli sforzi di ricostruzione. L'Onu non dispone di un grande margine di manovra; Israele afferma di proibire l'ingresso di materiali di costruzione nell

Gideon levy: capo di accusa : arabi

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No, questa non è (ancora) una difesa del dr. Omar Sayid e di Ameer Makhoul, che sono stati arrestati nel cuore della notte. Nessuno sa ancora di che cosa sono accusati e in base a quali motivazioni. Forse la montagna di sicurezza dello Shin Bet partorirà un mucchietto di terra, forse no, ma nel contesto di un’altra sgradevole ondata collettiva di diffamazione contro gli arabi di Israele, è tempo di rivelare un crimine di diverso tipo: Che cosa vogliamo, eventualmente, dai nostri concittadini arabi?La verità è che, più di ogni altra cosa, ci piacerebbe che scomparissero, ma non i loro ristoranti di hummus. In seconda istanza li si dovrebbero tenere ammassati nei loro villaggi e nelle loro città – per non dire nei loro ghetti. Colà potranno starsene l’uno sull’altro, alcuni disoccupati non proprio per propria colpa , reietti e soggetti a discriminazioni nei loro confronti. Innalzeranno la bandiera israeliana, preferibilmente due, e canteranno le lodi dell’anima ebraica che sogna l’inno n