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Rebecca Vilkomerson Una storia beduina

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Alcune sere fa ero a cena a casa di un caro amico, Ra’ed, il direttore dell’organizzazione ambientalista beduino-ebraica Bustan. Durante il pasto ho sentito una storia che è illuminante allo stesso modo dei fattori storico-politici che si sovrappongono e che contribuiscono a caratterizzare l’ingiustizia che permea la storia dei beduini in Israel. Si tratta di una faccenda come questaDue settimane fa, un venerdì pomeriggio, alcuni giovani beduini della cittadina di Qasr al-Sir stavano passeggiando sulla collina appena fuori dal villaggio. Senza preavviso, dall’altra parte delle colline furono sparati dei colpi e uno dei giovani venne ucciso, mentre l’altro rimase ferito. I colpi erano stati sparati da soldati che stavano esercitandosi all’interno di un poligono di tiro militare. E’ stata una semplice, sfortunata tragedia? Non proprio. Qasr al-Sir è un villaggio beduino nel Negev che è stato “riconosciuto” dal governo israeliano nel 2003. I residenti di Qasr al-Sir sono in effetti pr

Ferito gravemente pacifista israeliano

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(ANSA) - GERUSALEMME, 23 APR - Un militante pacifista originario di Jaffa e' stato ferito oggi da un candelotto lacrimogeno sparato da militari israeliani. E' avvenuto a Bilin, nel corso di tafferugli con manifestanti che partecipavano alle tradizionali proteste del venerdi' contro la barriera che separa la Cisgiordania da Israele. Gli scontri fra manifestanti armati con sassi e reparti israeliani. L'attivista, colpito al volto, e' stato trasferito d'urgenza all'ospedale di Gerusalemme. Ferito gravemente pacifista israeliano Gerusalemme. Proteste antimuro, pacifista israeliano ferito gravemente Israeli seriously injured during West Bank protest - Haaretz - Israel News

Moni Ovadia:i il 25 Aprile è il giorno della liberazione"

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BOLZANO (23 aprile) - Lo scrittore e attore Moni Ovadia critica la decisione del vicesindaco di Bolzano, Oswald Ellecosta, di non partecipare alle cerimonie del 25 aprile, perché - così il politico della Svp - l'Alto Adige è stato liberato l'8 settembre 1943 dai tedeschi. «Sono affermazioni gravissime, soprattutto dette da un rappresentante delle istituzioni», così Ovadia. Moni Ovadia, che interviene dopo una segnalazione della candidata sindaco Pinuccia Di Gesaro della lista Fionda di Davide, «i nazisti non l'hanno fatto per il rispetto della cultura tedesca ma per una loro visione nazionalistica per imporre il dominio della superiorità tedesca sul mondo». «Il 25 aprile - sottolinea Ovadia - è il giorno della liberazione che ha riportato democrazia e libertà a tutti e così anche i diritti alle minoranze». 2 Moni Ovadia: “Solidarietà a Emergency, il volto splendente dell’Italia” (AUDIO) Ascolta/scarica l'intervento in mp3

Tobia Zevi,Cade un velo sulla cultura della discriminazione

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1 Cosa accade oggi in Italia se muore una bimba di due anni? Si piange? Si consolano i genitori? Ci si interroga sulle eventuali responsabilità? No, si organizza un volantinaggio. Contro la bimba e i suoi genitori. Sì, contro. La colpa? Ovvio: aver violato «i sentimenti più intimi della maggioranza della popolazione» Succede a Udine, nel mitico Nord-Est. La piccola muore alcuni giorni fa e i parenti decidono di seppellirla nel cimitero di Paderno, periferia di Udine. Nel quartiere sorge infatti un cimitero particolare, con un’area di duecento tombe riservate ai musulmani rivolte in direzione della Mecca. A suo tempo la scelta del sindaco di centrosinistra suscitò vibranti proteste, attutite poi fino al primo decesso di un musulmano. Si apre un valzer di dichiarazioni tragicomiche. «Questa gente dovrebbe laicizzarsi un po’…» afferma il parroco di Paderno. «Intendo verificare se nella sepoltura siano state commesse irregolarità, come il lavaggio di un luogo improprio di alcune parti del

Immanuel Wallerstein Ahmadinejad dice: grazie America

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Le relazioni fra Iran e Stati Uniti sono turbolente da circa 60 anni. Prima della seconda guerra mondiale lo Shah dell’Iran, Reza Pahlavi, cercò di destreggiarsi fra le richieste e le pressioni esterne provenienti da Gran Bretagna, URSS e Germania. Allo scoppio della guerra egli dichiarò la neutralità dell’Iran. Questo portò a un’invasione congiunta anglo-sovietica nel 1941. I due stati alleati costrinsero lo Shah ad abdicare in favore del figlio. Le forze sovietiche rimasero nell’Iran settentrionale, e nel 1946 reclamarono una concessione petrolifera nel paese. I britannici consideravano l’Iran parte della loro sfera d’influenza e controllavano l’estremamente redditizia Anglo-Iranian Oil Company (AIOC). Era cominciata la Guerra Fredda, e gli inglesi non erano intenzionati ad accettare una simile richiesta. Le forze sovietiche si ritirarono dall’Iran, grossomodo perché questo rientrava implicitamente negli accordi di Yalta sulla spartizione delle sfere d’influenza.Comunque, nel 1951 M

Strage di Piazza Fontana :IL PASSATO CHE TI TRAPASSA

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1 – STRAGE CONTINUA Gianni Barbacetto dal “ Fatto Quotidiano “ Tre giovani giornalisti (27, 26, 20 anni) prendono a loro spese un aereo e vanno in Sudafrica, a Johannesburg, a intervistare un vecchio generale del servizio segreto militare italiano. I tre sono Andrea Sceresini, Nicola Palma e Maria Elena Scandaliato. Il generale è Gian Adelio Maletti, numero due del Sid negli anni della bomba di piazza Fontana (1969), del tentato golpe Borghese (1970), della strage di Brescia (1974), della strategia della tensione. Per tre giorni interrogano l’agente segreto, l’ufficiale rimasto (finora) il più alto in grado a sopportare tutto il peso dei depistaggi di Stato sulle stragi.Maletti risponde. Racconta. Non ricorda. Spiega. Nega. Rivela. In maniera obliqua e parziale, ma a suo modo illuminante, ricostruisce la trama della guerra segreta combattuta in Italia in quegli anni. Protagonisti, gli esecutori neofascisti di Ordine nuovo e di Avanguardia nazionale, i loro protettori dentro gli appara

Gerusalemme, il Corano, le polemiche

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Ogni tanto si rinfocola la polemica su quanto sia importante e sacra Gerusalemme per l’islam. Che Gerusalemme sia sacra per l’ebraismo, è noto, e un signore ortodosso – ieri – mi ricordava che il nome della città è citato ben 2361 nella Torah. Che Gerusalemme sia sacra per il cristianesimo, beh, è soprattutto in quella Via Dolorosa che segna non solo il calvario di Cristo, ma il senso di un rapporto con l’uomo, con il singolo, con la comunità. E l’islam? Si dice che il Corano non citi mai Gerusalemme, e lo dice anche l’inserzione a pagamento su alcuni giornali americani firmata in primis dal premio Nobel Elie Wiesel , che dice che “for him as a Jew, “Jerusalem is above politics,” and that “it is mentioned more than 600 times in Scripture – and not a single time in the Koran “.Ora, io non sono un’esperta di testi sacri. Sono troppo laica, per esserlo. Questo non vuol dire che io non abbia una copia della Bibbia e una del Corano. Perché la mia laicità non mi rende cieca e sorda verso la