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di Giorgio Bernardelli : il quartiere di Gilo

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Siamo alle solite: uno dei problemi più grossi per la pace in Medio Oriente è la scarsa conoscenza della geografia di Gerusalemme. Basterebbe prendere in mano una cartina per capire come mai si stia discutendo tanto in queste ore del progetto di costruire 900 nuove case a Gilo. Proviamo allora a buttare lì qualche coordinata.Intanto dov'è Gilo? Chiunque sia stato in pellegrinaggio in Terra Santa ci è passato, perché Gilo è la zona dove si trova il check-point tra Gerusalemme e Betlemme. È uno dei posti più fotografati della Terra Santa di oggi, dal momento che qui, in pullman, si passa proprio dentro al famoso muro di separazione tra Israele e i Territori. Arrivando al check-point da Gerusalemme, Gilo è la collina con tante case che si vede sulla destra. Non è dunque un posto qualsiasi quello dove si vorrebbero costruire 900 nuove abitazioni, ma uno dei luoghi simbolo oggi del conflitto. Ho cercato su Internet una cartina per spiegare meglio e la migliore che ho trovato è quella

Archeologia a Gerusalemme: da strumento di rivendicazioni nazionalistiche a strumento di pace

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1 Oggi in Israele sono in molti purtroppo a considerare l’archeologia come uno strumento per consolidare il legame tra il popolo ebreo e il passato della terra di Israele. A costoro interessano solo quei resti e quelle testimonianze che servono a questo scopo. Tale tendenza si acuisce quando affiorano difficoltà circa il futuro di Gerusalemme. La divulgazione delle recenti scoperte archeologiche avvenute nell’area orientale della città – soprattutto nella città vecchia e nella città di Davide, che si trovano proprio a sud del Monte del Tempio – ha creato la falsa impressione che gli scavi abbiano portato alla luce solo resti legati alla storia del popolo ebreo.Si possono menzionare le notizie riguardanti la scoperta degli ipotetici resti del palazzo del re Davide nel sito della città di Davide, i resti che si pensa appartengano al palazzo della regina Elena nel villaggio palestinese di Silwan proprio a sud del Monte del Tempio, e i contratti coniugali ebraici ritrovati negli scavi nel

Francesca Borri : MI RIFIUTO, DUNQUE SONO

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"E adesso niente, per i prossimi tre mesi mi tocca incontrare questo psicologo dell'esercito, perché il servizio militare è obbligatorio, qui, tre anni, e non è prevista nessuna obiezione di coscienza, è come la diserzione, è illegale, e finisci in carcere, fino a quattro settimane, poi un giorno di libertà e poi sei di nuovo richiamato, e di nuovo ti presenti in caserma e di nuovo rifiuti di arruolarti e di nuovo finisci in carcere, e così, all'infinito, cioè, fino a quando non ti stanchi, perché che alternative hai?, non puoi continuare tutta la vita: e allora accetti di incontrare lo psicologo, e di spiegargli problemi che non hai, o lasciarti spiegare problemi che non hai, e perché è il solo modo per essere esonerati, qui, lo psicologo, e anche se io sono stato chiaro, e ho scritto e firmato che non intendo arruolarmi per ragioni politiche: ma questo è quello che risulterà ufficialmente, che non sono adatto all'esercito, perché sono fragile di mente e storie del

Le violenze tra palestinesi e israeliani hanno provocato 8.900 morti in 20 anni

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L e violenze tra israeliani e palestinesi hanno provocato la morte di 8.900 persone in 20 anni, in gran maggioranza palestinesi, secondo un bilancio pubblicato oggi dall'organizzazione israeliana per i dirittti dell'Uomo B'Tselem, per il suo ventesimo anniversario.B'Tselem ha contato a metà novembre 8.881 morti in 20 anni di cui 7.398 palestinesi ( di cui 1.537 minori) e 1.483 israeliani (139 minori)Questi anni sono stati contrrassegnati dalla prima Intifada (1987-1993), dalla seconda Intifada che è iniziata nel 2001 e dall'offensiva "Piombo fuso" di Israele contro la Striscia di GazaIl 2009 è stato l'anno più sanguinoso con la morte di 1.033 palestinesi, di cui 315 minori, quasi tutti uccisi nel corso dell'operazione "Piombo fuso" (27 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009).B'Tselem ha valutato che sono stati 1.387 (di cui 320 minori e 111 donne) i palestinesi uccisi in tre settimane.Il 1999 è stato l'anno meno sanguinoso per i pal

Attacco israeliano a Gaza, dopo che Hamas aveva raggiunto un accordo per porre fine ai lanci

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Sintesi personale aerei dell'aeronautica militare hanno colpito Gaza , ferendo sette palestinesi, poche ore dopo che Hamas aveva ottenuto dai gruppi militari di fermare il lancio dei razzi L'attacco , ha dichiarato un portavoce dell' IDF , sono una risposta al lancio di razzi di sabato e hanno colpito: un tunnel per il contrabbando , due fabbriche per costruire armi Palestinian witnesses and medical workers said the targets included a metal foundry in the central Gaza Strip, a caravan in the north and smuggling tunnels in the south . AF strikes Gaza after Hamas declares end to rocket fire foto: http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=134348& photoid =132230 Commento : ovviamente la strategia della tensione non esiste in Terra Santa. Chi ha dato ordine di rispondere in questo modo al lancio di razzi, riaccendendo la tensione, guarda caso, dopo che Hamas aveva raggiunto un accordo con i gruppi armati e le

Mappa e Dosser : Sheikh Jarrah

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Sheikh Jarrah è un quartiere residenziale palestinese situato nella Gerusalemme Est occupata [1] a nord della Città Vecchia. La zona, nella quale abitano circa 2.700 palestinesi, comprende dei punti di riferimento molto conosciuti quali l’Orient House, l’American Colony Hotel e il Teatro Nazionale Palestinese, oltre a molte missioni consolari.[2] Data la collocazione strategica dell’area, organizzazioni di coloni israeliani hanno tentato continuamente di acquisire il controllo del terreno e della proprietà per costituire una loro presenza stabile a Sheikh Jarrah. Questa zona abbraccia lo Shepherd Hotel e l’area adiacente; il boschetto di Karm El Mufti; il quartiere Kubaniyat Im Haroun e il quartiere Karm Al Ja’ouni/Tomba (vedi la mappa). Per realizzare il loro scopo, le organizzazioni dei coloni hanno utilizzato procedure diverse. In un certo numero di casi la proprietà, espropriata dalle autorità israeliane grazie ad un complesso intreccio di procedimenti legali, amministrativi e i