Archeologia a Gerusalemme: da strumento di rivendicazioni nazionalistiche a strumento di pace
1 Oggi in Israele sono in molti purtroppo a considerare l’archeologia come uno strumento per consolidare il legame tra il popolo ebreo e il passato della terra di Israele. A costoro interessano solo quei resti e quelle testimonianze che servono a questo scopo. Tale tendenza si acuisce quando affiorano difficoltà circa il futuro di Gerusalemme. La divulgazione delle recenti scoperte archeologiche avvenute nell’area orientale della città – soprattutto nella città vecchia e nella città di Davide, che si trovano proprio a sud del Monte del Tempio – ha creato la falsa impressione che gli scavi abbiano portato alla luce solo resti legati alla storia del popolo ebreo.Si possono menzionare le notizie riguardanti la scoperta degli ipotetici resti del palazzo del re Davide nel sito della città di Davide, i resti che si pensa appartengano al palazzo della regina Elena nel villaggio palestinese di Silwan proprio a sud del Monte del Tempio, e i contratti coniugali ebraici ritrovati negli scavi nel