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Alain Gresh * Vittime del piombo fuso

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Leggi tutto... Nella notte di sabato 3 gennaio 2009 l'esercito israeliano ha lanciato un'offensiva terrestre a Gaza, dando così un seguito agli attacchi aerei iniziati il 27 dicembre. Utilizza tutti i mezzi a sua disposizione: carri armati, tiri di artiglieria, bombardamenti, ecc. Quel che inquieta di più è che malgrado una decisione della Corte suprema, Israele proibisce ai giornalisti di entrare nel territorio. Human Rights Watch in un comunicato emesso il 5 gennaio a Gerusalemme, ha chiesto alle autorità israeliane di lasciare entrare a Gaza i giornalisti e gli osservatori. Fonti palestinesi assicurano che almeno 12 persone sono morte (1) in seguito a tiri di artiglieria nella città di Beit Lahiya. Un'ambulanza inviata espressamente è stata colpita a sua volta. Questo ha paralizzato i contatti. Un video diffuso da Sabbah tv mostra alcune vittime degli «eccessi» israeliani su un mercato. È chiarissimo fin dal primo momento che le vittime civili palestinesi saranno

Amira Hass / Joha Ibrahim colpito da un cecchino mentre sventolava una bandiera bianca

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Sintesi personale 5 gennaio 2009, nel quartiere di Gaza City, un uomo di circa il 60 spinge una donna anziana,sua madre, su una carriola. Un ragazzo di 15 anni ,Ibrahim ,cammina al loro fianco, agitando un panno bianco:circa 80 persone li seguono con le mani alzate . "Nella notte tra Sabato e Domenica, tra il 3 e il 4 gennaio", racconta Joha " I missili cadevano in tutte le direzioni. Morivamo di paura e ci siamo rifugiati con i bambini all'interno della casa. I soldati hanno cominciato a gridare "aprite la porta"Una ragazza si è affrettata ad ubbidire , il resto della famiglia è scesa con le mani alzate. I soldati, dodici o venti, hanno fracassato una porta e trasformata la casa in una avamposto militare. Le bombe avevano distrutto la parte superiore dell'abitazioneUn ufficiale ha gridato " 'Yallah - tutti a Rafah. Voglio far saltare la casa.' Non potevo credere alle mie orecchie. Ho dedicato tutta la mia vita

Gideon Levy: il sionismo legittima ogni violenza?

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La sinistra israeliana è morta. Negli ultimi nove anni, del campo pacifista aveva solo il nome. Il partito laburista, Meretz e Kadima pretendevano di parlare in nome della pace, ma si è trattato solo di un trucco, di un inganno. I laburisti e Kadima hanno fatto due guerre e continuato a costruire insediamenti in Cisgiordania; il Meretz ha appoggiato entrambe le guerre. La pace è rimasta orfana. Gli elettori israeliani, a cui è stato fatto credere che non ci fosse nessuno con cui trattare e che l’alternativa fosse perciò l’uso della forza – guerre, omicidi mirati e colonie – con queste elezioni hanno chiaramente detto la loro: una liquidazione del partito laburista e del Meretz. È stato solo per inerzia che questi due partiti siano riusciti a racimolare i pochi voti conquistati.Non poteva andare diversamente. Dopo tanti anni in cui a malapena qualche protesta si è levata dalla sinistra, mentre la piazza, quella stessa piazza che espresse il suo sdegno dopo Sabra e Chatila, è rimasta

New York; striscioni "free palestina" esposti dagli ebrei contro l'occupazione

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Pro-Palestinian banner on the highway - a Jewish initiative perchè noi ebrei andremo alle manifestazioni

Grossman e la canzone degli Hadag Nahash

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Grossman: sarà la poesia a sconfiggere la guerra video  Hadag Nahash/Hene Ani Ba (here i come)-הדג נחש/הנה אני בא   Hdag Nahash - The Sticker Song הדג נחש - שירת הסטיקר   Il prezzo del prezzemolo

Uri Avnery : elezioni in Israele

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"Ho notizie buone e notizie cattive," dice il sergente nella barzelletta. "La buona notizia è che potrai cambiare i calzini sporchi. La brutta notizia è che scambierai il destro col sinistro e il sinistro col destro." Siamo di fronte ad una triste moltitudine di politici, alcuni dei quali ci documentano fallimenti e alcuni liberi da implicazioni col passato. Non c'è alcuna discussione costruttiva tra di loro riguardo alle questioni importanti. Nessuno dei principali contendenti offre soluzioni reali ai nostri problemi di base. Le differenze tra l'uno e l'altro sono invisibili senza una lente di ingrandimento.La reazione istintiva: "Al diavolo tutti. Non votiamo affatto!" continua Calzini sporchi, di Uri Avnery tag Uri Avnery: articoli

Zvi Sculdiner,:elezioni in Israele

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I l volto d’Israele uscito dalle urne. Vincitori e vinti. E un futuro nel segno dell’incertezza politica. L’Unità ne ha discusso con il più autorevole tra gli storici israeliani: Zeev Sternhell, docente di Scienze Politiche all’Università ebraica di Gerusalemme, autore di numerosi saggi tra i quali «Nascita di Israele. Miti, storia, contraddizioni» (Baldini Castoldi Dalai). Sternhell - che pochi mesi fa ha subito un attentato da parte di un gruppo dell’estrema destra israeliana - non nasconde il suo pessimismo: «Per quanto riguarda la pace con i palestinesi - afferma - quale che sia il governo che si formerà, non potranno esserci seri progressi». E sul crollo del Labour, annota: «I laburisti continuano a pagare il prezzo di una perdita di identità e del venir meno di quella rendita di posizione elettorale che gli derivava dall’essere percepito come il partito "anti-Likud"». Professor Sternhell, come è possibile che Israele si trovi di nuovo, il giorno dopo le elezioni,