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Il 27 gennaio: Giorno della memoria: Shoah spirituale dell'ebraismo

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senza redenzione se si continua  a velare il volto oscuro  che ha offuscato la Luce del Cristianesimo e dell'Ebraismo, se si continuano ad armare i morti dell'Olocausto senza donare loro l'universalità della sofferenza e del monito. Oggi i veri negazionisti sono coloro che  violentano  questa giornata per una banalità del Male svenduta per meno di trenta denari, per coprire la vergogna , per  nascondere i loro meschini calcoli politici. Listiamo a lutto il giorno della memoria e  riflettiamo sul serpente che è in noi: occhi bendati ora emergono dalle macerie dell'anima e della Storia.. una diaspora spirituale è necessaria, nuove scintille di Luce  vagano in attesa di  abbagliare i sepolcri imbiancati dei vili e dei Cavalieri del Niente condivido pienamente quanto qui scritto Michael Lerner :Perchè l'arroganza di Israele mi spezza il cuore 2    Gaza e l'olocausto spirituale dell'ebraismo e dll'occidente [Image] Nonostante l'ingi

di DAVID GROSSMAN Israele parli anche con Hamas

Come le volpi del racconto biblico di Sansone, legate per la coda a un'unica torcia in fiamme, così noi e i palestinesi ci trasciniamo l'un l'altro, malgrado la disparità delle nostre forze. E anche quando tentiamo di staccarci non facciamo che attizzare il fuoco di chi è legato a noi - il nostro doppio, la nostra tragedia - e il fuoco che brucia noi stessi. Per questo, in mezzo all'esaltazione nazionalista che travolge oggi Israele, non guasterebbe ricordare che anche quest'ultima operazione a Gaza, in fin dei conti, non è che una tappa lungo un cammino di violenza e di odio in cui talvolta si vince e talaltra si perde ma che, in ultimo, ci condurrà alla rovina. Israele Parli Anche Con Hamas

Misna Gaza, bilancio di una devastazione...per non dimenticare

Palestinians mourn dead, gape at destruction Vergognati Livni makes light of Gaza civilian casualty Israeli students call Barak 'murderer ' Hanno ragione loro “Sembra che la Striscia di Gaza sia stata colpita da un gigantesco terremoto. Interi quartieri sono ormai irriconoscibili. Alcune case sono state completamente abbattute, altre stanno ancora su ma sono così gravemente danneggiate dai bombardamenti che risultano inagibili. Le strade sono state completamente distrutte, rendendo di fatto impossibile la circolazione dei veicoli. Amici e vicini che non si vedevano da settimane gioiscono nel ritrovarsi ancora vivi. Mentre altri cercano fra l’immondizia o le macerie degli edifici utensili e beni di prima necessità ancora utilizzabili”: è il quadro fornito dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc/Cric) dopo 72 ore di operazioni in varie zone della Striscia di Gaza per identificare i bisogni principali della popolazione al termine di tre settimane di violen

Israele perde la guerra dell'acqua

Israele perde la guerra dell'acqua, di mazzetta [19 - 01 - 2009] Mentre i politici israeliani giocano alla guerra-lampo prima dell'arrivo dell'Uomo Nero alla Casa Bianca, il tempo scorre indifferente ai piani dei grandi leader e la vita continua a proporsi una strada piena di minacce e di imprevisti. Così può capitare che mentre le energie del paese sono assorbite dalla guerra, gli esperti alzino la mano per annunciare che è finita l'acqua. L'inverno poco piovoso, se non secco, ha dato una mano, il più avaro di pioggia da ottanta anni, ma il problema per Israele è serio e sistemico ben oltre una pur severa siccità incombente. Il consumo di acqua pro-capite è cresciuto esponenzialmente dalla fondazione del paese e sebbene rappresenti un indicatore di benessere, per un paese con scarse risorse idriche è il sistema più semplice e sicuro per prosciugare ogni riserva in fretta. Secondo gli esperti Israele è più o meno a questo punto.Ci sono alcuni margini di rispa

Zeev Sternhell : la vittoria si definisce in base ai risultati politici

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Sintesi personale Gli Israeliani sono ancora abbagliati dal successo della campagna militare,nonostante l'orribile costo di vite umane,ma è necessario ricordare che la vittoria si definisce in base ai risultati politici . In questo contesto è interessante osservare che , nonostante la sconfitta militare, hamas ha già ottenuto dei risultati: è stato riconosciuto dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU sia come forza dominante nella striscia sia come vittima Questo è stato causato da un uso quotidiano della nostra forza militare , che potrebbe essere stato necessario a livello tattico, ma ha determinato, anche nei governi amici, un cambiamento nei nostri confronti dinanzi alle immagini dei bambini uccisi E così gli Stati Uniti , la Francia non potevano ignorare l'uccisione di civili a Gaza A Washington, George W. Bush e Condoleezza Rice hanno volutamente girato le spalle ad Israele. Gli Israeliani non si sono ancora resi conto dell'orrore di Gaza: era necessar

Gideon Levy: il tempo delle domande

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Continua a leggere 16 gennaio 2009 Volendo risalire alle  origini, si potrebbe citare Lev Tolstoj: “Il patriottismo nel suo significato più chiaro, semplice e inequivocabile  è solo un mezzo che i governi usano per raggiungere i loro obiettivi, e i  cittadini per raggiungere l’abdicazione dalla dignità umana, dalla ragione, dalla coscienza. Il patriottismo è schiavitù”. Con questa guerra, come con ogni  guerra, sulla terra è calato uno spirito malvagio. Un editorialista, probabilmente  illuminato, ha descritto le terribili  colonne di fumo nero che s’innalzano  da Gaza come “immagini spettacolari”. Il viceministro israeliano della difesa ha dichiarato che i numerosi funerali che si svolgono a Gaza sono la dimostrazione dei “traguardi raggiunti” da Israele. Un giornale ha titolato a tutta pagina “Le ferite di Gaza”, riferendosi ai soldati israeliani feriti e ignorando vergognosamente le migliaia di palestinesi che, negli ospedali di Gaza, non possono essere curati. Alcuni commentato