Post

ebrei in Iran e rapporti commerciali tra Iran e Israele

Immagine
1 Tempio ebraico inserito nella lista del patrimonio iraniano  il Mausoleo di Esther e Mordecai, un santuario di fede ebraica,nella zona occidentale della città di Hamadan, è stato inserito  nella  Lista del patrimonio nazionale iraniano. Il mausoleo, visitato  da pellegrini ebrei provenienti da tutto il mondo, è una costruzione di mattoni dove sono situate le   due tombe di Esther e Mordecai, considerati eroi dal popolo iraniano   Jewish temple on Iran heritage list 2    Ahmadinejad parla dell'  Olocausto alla CNN Sintesi personale:  "Essi (i sionisti) non consentono di discutere liberamente su quanto è accaduto, imponendo la loro versioneLarry King quindi chiesto al Presidente se nega l'Olocausto . "No, quello che sto dicendo è garantire la libertà della ricerca, e dovrebbe essere costituito un gruppo di studio indipendente per definire i dati reali della catastrofe.Gli iraniani non hanno nulla contro il popolo ebraico o la loro religione&quo

Zvi Bar'el : la terza generazione di Hebron adotta le tecniche di Gaza

Immagine
Sintesi personale La nuova generazione di Hebron   è diventata "leadership" . Bande che non riconoscono l'autorità  del Consiglio di Yesha  che lamenta di aver perso il controllo della situazione . La verità è un'altra:ha perso il  monopolio, il diritto esclusivo di decidere dove e quando un avamposto sarà  edificato, una strada sarà allungata  nei territori palestinesi. HA  perso la facoltà di negoziare  il reato di occupazione con il governo. I nuovi settler hanno adottato con successo le tecniche delle fazioni di Gaza e ora sono loro che hanno il potere E il governo?    Si  comporta come se nulla  fosse cambiato dal 1968 - continua a considerare il consiglio di  Yesha lcome se fosse la leadership ebraica del ghetto, una sorta di autorità spirituale.   E 'meglio non turbare tale autorità  per evitare l'accusa di antisemitismo.   Pertanto, il negoziato è stato condotto  non solo con coloro che ammettono di aver perso il controllo, ma  anche  con coloro  che c

Ahmed Nasser Salameh : quella chiave del 1948

Immagine
Una famiglia costretta a due diaspore, nel 48 e nel 67, la vita nel campo profughi di Deishe, dove alle cinque chiudevano i cancelli e per andarsene bisognava firmare che non si sarebbe tornati per tre anni, e poi la partenza, gli studi e il sogno di tornare, un giorno, ad aprire un laboratorio di biologia. Intervista a Nasser Salameh. Ahmed Nasser Salameh, palestinese, è nato nel campo profughi di Deishe, vicino Betlemme, oggi studia biologia molecolare e anima l’associazione Hawiyya, www.hawiyya.org. Vive a Siena. I nostri nonni non ci hanno raccontato molto sulla Palestina del 48. C’era quella chiave… Nella stanza dove si dormiva tutti stesi per terra, uno accanto all’altro, i miei quattro fratelli e mia sorella, con dei materassi foderati di vestiti vecchi, c’era una specie di arco, sopra c’era questa chiave… la chiave della nostra casa d’origine. Oggi in quella casa vivono degli ebrei di origine francese... Ma è la nostra casa, hanno cambiato il colore delle tende, hanno piantat