Gideon Levi: "Quelle bombe e la vergogna di essere israeliano"
Gideon Levy E’ l’icona vivente del giornalismo “radical” israeliano. Amato o odiato, senza mezze misure. Perché Gideon Levy spiazza, non fa sconti, scuote le coscienze. Leggere per credere “ Giovedì, ho provato un grande orgoglio di essere un lettore - e scrittore - di Haaretz e una profonda vergogna di essere israeliano. La prima pagina del giornale di quel giorno avrebbe dovuto essere esposta nelle basi delle forze aeree d'Israele, in modo che i piloti e i loro assistenti e i comandanti di corpo e di squadrone la vedessero. Cosa avrebbe provato il tenente Gal il pilota intervistato da Yedioth Ahronoth alla fine del confronto militare di questo mese con Hamas. Aveva detto al giornale che ‘provava sollievo’ dopo aver sganciato le bombe su Gaza? Proverebbe ancora lo stesso sollievo dopo aver visto la sua opera - le fotografie dei 67 bambini morti sulla prima pagina di Haaretz? L'unico ‘lieve shock’ provato da quella macchina da bombardamento chiamata pilota sarebbe anco