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USA, pressioni contro la “blacklist” ONU delle imprese che fanno affari negli insediamenti israeliani

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USA, pressioni contro la “blacklist” ONU delle imprese che fanno affari negli insediamenti israeliani Copertina: Alto commissario ONU  per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein della Giordania.. Pubblicato il 25/08/2017 Il New York Times distorce la realtà sui muri di Israele Copertina: Alto commissario ONU  per i diritti umani Zeid Ra’ad Al Hussein della Giordania.. Anne Gearan, 21 agosto 2017 Diplomatici e altri funzionari hanno riferito che l’amministrazione  Trump sta sollecitando le Nazioni Unite, a non pubblicare ciò che definisce una “lista nera” di imprese internazionali che fanno affari negli insediamenti israeliani sulla terra rivendicata dai palestinesi per un futuro stato. Il Consiglio U.N. sui Diritti Umani ha votato per approvare il database delle imprese l’anno scorso, con l’opposizione degli Stati Uniti e Israele, che descrivono l’elenco come preludio ai boicottaggi anti-i

Cisgiordania, distrutte 3 scuole. Le ong: "Garantire il diritto allo studio"

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    Cisgiordania , distrutte 3 scuole. Le ong: "Garantire il diritto allo studio"   Save the children, The Norwegian refugee council, Action against hunger e Gvc fanno sapere che, il giorno prima dell’avvio dell’anno scolastico, le autorità israeliane hanno smantellato tre strutture scolastiche nell’area C della West Bank. Sono 55 le scuole che rischiano la demolizione in Cisgiordania 25 agosto 2017 - Due strutture educative nell’area C della Cisgiordania (quella a totale controllo israeliano) sono state distrutte dall’Israeli Civil Administration (Ica, un corpo civile che ha il compito di attuare le politiche israeliane sui territori ma che è sotto il comando dell’autorità militare): si tratta della scuola elementare della comunità di Jubbet adh-Dhib e di quella della comunità beduina di Jabal al-Baba smantellate il giorno prima dell’inizio delle lezioni. La settimana scorsa la Ica aveva rimosso

Federico Rampini :La prima missione tra i sospetti il viaggio mediorientale di Kushner"

Articolo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK. Il Primo Genero affronta il suo battesimo di fuoco. Jared Kushner, il 36enne marito di Ivanka Trump che l’ha convertita all’ebraismo ortodosso, è stato incaricato dal suocero presidente di fare la pace tra israeliani e palestinesi (nientemeno). Già che c’era il suocero presidente gli ha dato – tra i numerosi incarichi – un ruolo di consigliere speciale su tutto il Medio Oriente, Golfo Persico incluso.  Il viaggio di Kushner, per quanto difficile come dimostra un incidente diplomatico con l’Egitto, lo allontana da un’atmosfera pesante in patria. Una vittima collaterale del caso Charlottesville è il rapporto fra The Donald e la comunità degli ebrei americani. Il mondo “jewish”, si sa, è a maggioranza progressista e l’8 novembre ha votato democratico. Però c’è una minoranza di ebrei conservatori, ben rappresentati da alcune nomine alla Casa Bianca. Oltre a Kushner, ci sono il segretario al Tesoro Steve Mnuchin, e il capo dei consig

Gigi Riva: "Intanto Israele costruisce il muro sotterraneo"

REPUBBLICA di oggi, 25/08/2017, a pag.20  NELLA LORO PUR LUNGA STORIA, gli umani non avevano mai realizzato un’opera simile. Ora la tecnologia coniugata alla volontà permette di immaginare la costruzione di un muro sotterraneo di cemento armato lungo 64 chilometri, profondo alcune decine metri (pare 40 ma la misura esatta è top secret) e alto sei metri sopra il suolo, più una propaggine marina su una base flottante, per un costo previsto di 800 milioni di euro. Israele lo erigerà per sigillare ancor più Gaza. Si apriranno 40 cantieri (sei già in funzione), vi lavoreranno, 24 ore al giorno escluso il sabato perché sia ultimato entro la metà del 2019, mille operai: oltre a manodopera israeliana anche proveniente da Spagna, Moldavia e Paesi africani. Se ne vociferava da tempo, l’ufficialità e i dettagli tecnici sono stati resi noti nei giorni scorsi dal governo Netanyahu. Nella Striscia, controllata dal 2007 da Hamas, l’organizzazione islamista riconosciuta il 27 lugli

David Stavrou:la famiglia del palestinese assassinato: non siamo sicuri neanche in Svezia'

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 Sintesi personale Mohammed Tahsin al-Bazam è stato ucciso sabato sera da persone sconosciute . Il movimento Fatah e altre fonti palestinesi hanno accusato il Mossad di aver assassinato Bazam, un ex residente della  Striscia di Gaza  la cui famiglia supportava  Hamas . Tuttavia, in un'intervista ad un'agenzia di stampa palestinese, il padre di Bazam ha precisato che suo figlio lavorava  nel marketing e non si è mai interessato di politica. Mohammed era il quarto figlio della coppia. Il loro secondo figlio, Hassan  è stato ucciso a Gaza nel 2008. "Sono venuto in Svezia per garantire sicurezza alla  mia famiglia . Ora risulta che non siamo sicuri neanche in Svezia".   Secondo lui " Mohammed ha aperto la porta a due uomini che non conosceva. Quando ha visto  che avevano le pistole, ha chiuse la porta e l'ha  bloccata, ma gli uomini hanno sparato  immediatamente due colpi attraverso la porta .. Erano professionisti . Ho fiducia

David Stavrou :Family of murdered Palestinian: 'We’re not safe even in Sweden'

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      Family of murdered Palestinian: 'We’re not safe even in Sweden' *** haaretz.com       STOCKHOLM - Number 7 Sandvagen Street looked like all the buildings in the quiet Swedish town Limmared – one in a row of two-story buildings surrounding an inner courtyard, their balconies facing the street. Mohammed Tahsin al-Bazam, who lived on the first floor of this building for the past few years, was shot dead on Saturday night by persons unknown who fled the scene immediately after the shooting. “I was in the car outside the house when one of the girls called and said she heard shots,” Bazam’s father told me. “Some of the men climbed to the balcony, went into his apartment and opened the door from inside. Mohammed was lying there, with a bullet wound in the neck. He was still alive but unconscious. He didn’t say anything.” The Fatah movement and other Palestinian sources accused the Mossad of assassinating Bazam, a former Gaza Strip re

Razzisti e violentatori : come Israele affronta (o non affronta ) i propri confederati

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Sintesi personale     Se Israele non ha sperimentato la propria versione della guerra sulle  statue  come negli Usa  , non è per la mancanza di figure storiche controverse.,ma perchè si preferisce intitolare : scuole, ospedali, autostrade, ponti, parchi, piazze di città, basi dell'esercito e strade  Come negli Stati Uniti, alcune figure piuttosto sgradevoli sono state onorate :. Meir Kahane, rabbino  razzista americano , il cui partito politico è stato bandito in Israele, ha una strada  a suo nome  nella città di Or Akiva e un parco nell'  insediamento di Kiryat Arba in Cisgiordania. In questo parco vi è la tomba di un'altra figura infame : Baruch Goldstein , medico ebraico americano che massacrò  29 palestinesi mentre stavano pregando nella vicina tomba dei patriarchi. Sebbene non sia un monumento ufficiale  è diventato un luogo di pellegrinaggio per molti radicali di destra. Rehavam Ze'evi , ex ministro israeliano che ha gui

Racists and Rapists: How Israel Deals (Or Doesn't) With Its Own 'Confederates'

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Israeli President Rivlin joins fight against naming war memorial after disgraced Israeli general Opinion I would be happy to live on an Israeli Yasser Arafat St. Israel drops plan to name war memorial after controversial general

Gad Lerner : Troppo comodo mettersi a posto la coscienza con la carezza di un poliziotto

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Basilica dei Santi Apostoli a Roma : 60 famiglie accampate

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Intanto nella Basilica dei Santi Apostoli da due settimane 60 famiglie accampate dopo lo sgombero dell'ex palazzo INPS di Cinecittà

Famiglia Cristiana : Il pugno di Minniti sui richiedenti asilo Foto

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Il pugno di Minniti sui richiedenti asilo Sugli immigrati ha inaugurato una nuova politica, imponendo un codice per le Ong e dando il via a una campagna di screditamento. Parla di legge e ordine citando Gramsci. Adesso fa manganellare i profughi, donne comprese. Dove… famigliacristiana.it 0 0 0 Invia ad un amico Francesco Anfossi f_anfossi Dicono che Marco Minniti stia lavorando per diventare il prossimo premier. Il vento contro i migranti sembra avergliene dato l’occasione e anche i sondaggi lo danno in testa nelle classifiche di gradimento dei ministri, subito dopo lo stesso premier Gentiloni. Fatto sta che è indubbiamente Minniti ad aver spostato l’asse politico del Governo sugli immigrati. Ha cominciato a imporre un codice per le Ong che soccorrevano i naufraghi, imponendo p