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Cisgiordania. Ramallah, il fuoco oltre il muro. Dove la vita resta tagliata a metà

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AVVENIRE.IT Cisgiordania. Ramallah, il fuoco oltre il muro. Dove la vita resta tagliata a metà Il problema di fondo della Cisgiordania è sempre il ritorno dei profughi. A 23 anni dall'assassinio di Rabin e 16 dall’inizio della costruzione della barriera, cresce la rabbia Claudio Monici, inviato a Ramallah (Cisgiordania)   sabato 3 novembre 2018 Il problema di fondo della Cisgiordania è sempre il ritorno dei profughi. A 23 anni dall'assassinio di Rabin e 16 dall’inizio della costruzione della barriera, cresce la rabb       Nella sala si accendono le luci e  il regista Mohammed Alatar   si concede al pubblico: «Israele ha solo chiuso il fuoco dentro un muro, sette volte più grande di quello di Berlino». È una delle ultime serate della rassegna de «I giorni del cinema Palestinese». La quinta edizione. La modernissima sala cinematografica della City hall, dalle eleganti poltrone di velluto rosso, accoglie un pubblico per lo più giovane, moderno

Terra Santa: p. Kamel (viceparroco Betlemme), “il muro israeliano motivo di grande sofferenza”

Terra Santa: p. Kamel (viceparroco Betlemme), “il muro israeliano motivo di grande sofferenza” “ Del muro che separa Gerusalemme da Betlemme non si parla più, ma è ancora motivo di grande sofferenza per tutti noi”. A pochi giorni dalle celebrazioni del Natale, che faranno della città palestinese la capitale del mondo cristiano, a parlare al Sir è padre Emad Kamel, viceparroco della parrocchia di Santa Caterina di Betlemme (la parrocchia della Natività). Le luci del grande albero natalizio alto più di 10 metri, posto al centro della piazza della Mangiatoia di fronte la basilica della Natività, non allontanano certo le preoccupazioni del frate che non manca di denunciare le difficoltà che il muro di separazione crea ai betlemiti: “Ai padri di famiglia è vietato oltrepassarlo per andare a cercare lavoro, che scarseggia a Betlemme. Il risultato è che tanti di loro sono disoccupati o non guadagnano a sufficienza per mantenere la famiglia. Per questo motivo i pellegrini son

Palestina : contadini palestinesi e accesso alla propria terra

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Cisgiordania. Ramallah, il fuoco oltre il muro. Dove la vita resta tagliata a metà

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Nella sala si accendono le luci e il regista Mohammed Alatar si concede al pubblico: «Israele ha solo chiuso il fuoco dentro un muro, sette volte più grande di quello di Berlino». È una delle ultime serate della rassegna de «I giorni del cinema Palestinese». La quinta edizione. La modernissima sala cinematografica della City hall, dalle eleganti poltrone di velluto rosso, accoglie un pubblico per lo più giovane, moderno, funzionari diplomatici europei, e molte donne musulmane senza velo, accanto alle coetanee cristiane palestinesi. Mohammed Alatar racconta la storia del suo documentario che parla del «muro» e puntualizza: «Il problema, oggi, non è più la questione dei Territori occupati dagli insediamenti israeliani. La terra oramai se la sono presa quasi tutta, e continueranno a farlo nel silenzio totale. La questione vera è: che cosa fare dei palestinesi profughi, rifugiati, della diaspora dispersi tra Giordania, Libano, Siria, West Bank e Striscia di Gaza, con in tasca an

Netta Ahituv :Quindici anni di separazione: i palestinesi tagliati fuori da Gerusalemme dal muro

10 marzo 2018, Haaretz I palestinesi lo vedono come un tentativo di Israele di espellerli da Gerusalemme; gli israeliani come una difesa contro il terrorismo. Haaretz ha indagato l’impatto della barriera di separazione sulla città e sui suoi abitanti. Nella capitale di Israele[ per Israele ma per la comunità internazionale salvo Trump la capitale è Tel Aviv,ndt] un muro serpeggia e gira per un totale di 202 kilometri. Da una parte questo serpente di cemento incarna l’occupazione; allo stesso tempo offre un senso di sicurezza. Tra questi due poli, a volte la situazione assume una dimensione assurda. Quest’anno segna il quindicesimo anniversario da quando la costruzione del muro è iniziata – un progetto concepito come necessità securitaria che si è ingrandito fino a diventare un strumento politico molto potente. I suoi molteplici aspetti si riflettono nei diversi nomi che gli sono stati attribuiti: “barriera di sicurezza”, “recinto di separazione”, il “muro” e, denominazione uffici