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Rogel Alpher • [Tradotto da Sol Salbe ] da Haaretz :Shikma Bressler, le tue scuse non sono accettate

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  antisemitismo-sionismo-antisionismo Regime dittatoriale di supremazia ebraica, visione del mondo messianica e apartheid: è giunto il momento di aggiornare la definizione di judo-nazismo Il Progetto Palestina · Seguire 3 minuti di lettura english version Di Rogel Alpher – 11 settembre 2023 La leader del movimento di protesta, Shikma Bressler, ora aderisce ad una gloriosa tradizione del linguaggio pubblico israeliano: chiamare nazisti i propri nemici ideologici e poi esprimere rimorso. “È vietato parlare con i nazisti, siano essi ebrei o non ebrei”, ha detto, riferendosi ai negoziati del Presidente con il governo su un piano per porre fine alla crisi che circonda il Colpo di Stato, alludendo in particolare all’ala kahanista del governo. Poi sono arrivate le attese scuse: “Ieri ho sbagliato nella mia dichiarazione”, ha ammesso, “ho usato una parola che non trova posto nel contesto. Mi rammarico e mi scuso per questa affermazione”. Si scusa, ma di cosa si sta scusando esattamente? È giun

Hagai El-Ad : I veri architetti del regime di supremazia ebraica israeliana

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– Hagai El-Ad ► Archived version: https://archive.md/oK0fQ Nei mesi trascorsi da quando il deputato Itamar Ben-Gvir ( Otzma Yehudit /Sionismo Religioso) è stato nominato ministro della sicurezza nazionale israeliana, non c’è stata quasi settimana in cui un maggiore generale dell’esercito o della polizia in pensione non abbia espresso il proprio disprezzo nei confronti del “ministro della distruzione”, di una nullità che non capisce nulla e ha ancora meno esperienza, della “persona di rilievo” dello Shin Bet che è diventata il “ministro delle piadine” [allude al divieto imposto ai prigionieri palestinesi di cuocersi le piadine, NdT] e così via. La rabbia è così negativa che viene da riflettere un momento e chiedersi: cosa sta cercando di coprire tutto questo? Perché, dopo tutto, è appropriato, e persino logico, disprezzare Ben-Gvir per le politiche violente,  cariche di odio e razzismo  che promuove. Ma qual è il senso di questo profondo disprezzo? Anni fa (ai bei tempi, quando era solo

Israele: l'apartheid è un sistema mentale e non solo di occupazione Intervista ad Anna Foa e a Michael Lynk. Articolo di Umberto De Giovannangeli

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Israele: l'apartheid è un sistema mentale e non solo di occupazione Intervista ad Anna Foa e a Michael Lynk. Articolo di Umberto De Giovannangeli Umberto De Giovannangeli   Chi scrive, ha una stima sconfinata per Anna Foa. Per le sue competenze, per il suo coraggio e onestà intellettuali. Storica di grande prestigio, Anna Foa è una ebrea che ama Israele. Ma non questo Israele. Non l’Israele governato da una destra razzista, che sta sistematicamente picconando le fondamenta dello stato di diritto. Un governo, per dirla con un illuminante titolo di Haaretz, il più autorevole giornale israeliano, in cui “i ministri fanno a gara a chi è più fascista”. Anna Foa, che oltre a numerose pubblicazioni sulla storia dell’ebraismo italiano, scrive anche per l’Osservatore Romano”, il quotidiano della Santa sede. La professoressa Foa, figlia del grande Vittorio, è una vera amica d’Israele. E come i veri amici non dice che hai sempre ragione, ma prova ad aiutarti a non commettere errori che potreb