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Visualizzazione dei post con l'etichetta L'Italia delle due sponde

Liberate Khaled!!! : Assemblea Pubblica alla Facoltà di Lettere Università " LA SAPIENZA" . Comunicato della sua famiglia

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  Dal 31 agosto Khaled è detenuto in Israele, trattenuto senza accusa formale ed in violazione di diritti comunemente riconosciuti in Italia, in Europa e in seno all’ONU. Il comune sentimento di apprensione e angoscia sulle sue sorti incerte si è velocemente diffuso coinvolgendo un numero crescente di persone e organizzazioni, ben al di là della cerchia dei suoi affetti. Il legittimo desiderio di manifestare la propria solidarietà a Khaled sta spingendo, e soprattutto spingerà, molti a chiedersi cosa si può concretamente fare per intervenire attivamente sul suo caso. A questo proposito, e in questa delicata fase, come famiglia di Khaled chiediamo di usare buon senso, di non dividersi in tante iniziative prive di coordinamento, ma di dedicare la massima attenzione ed impegno nella costruzione di una prima assemblea pubblica presso l’Università La Sapienza di Roma, l’Ateneo dove Khaled ha i suoi colleghi e i suoi docenti. Durante l’incontro verranno condivisi gli sviluppi relativi alla g

Alberto Negri: Tra Italia e Gheddafi, un’amicizia mai tollerata dagli alleati

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    L'Italia delle due sponde 1133 ILMANIFESTO.IT Tra Italia e Gheddafi, un’amicizia mai tollerata dagli alleati | il manifesto Meglio tardi che mai, ma già sapevamo come stavano le cose dalle indagini della magistratura. Dalla ricostruzione di Giuliano Amato sulla strage di Ustica, sulla quale attendiamo ulteriori prove che per ora mancano, emergono tre cose. 1) l’Italia, come noto, non è un Paese sovrano e pezzi delle istituzioni come i vertici militari sono stati più fedeli alla Nato che non alla repubblica e alla costituzione; 2) i nostri alleati, dagli Usa alla Francia, fanno sulle nostre teste quello che gli pare e non rendono conto a nessuno; 3) statunitensi, francesi e inglesi per oltre 30 anni hanno tentato più volte di uccidere Gheddafi, il maggiore alleato italiano in Nord Africa e ci sono riusciti nel 2011 senza per altro porre rimedio al caos che è seguito, lavandosi le mani delle conseguenze, comprese decine di migliaia di morti in mare. LA STRAGE  di Ustica del 27 gi

Umberto De Giovannangeli : Palestina, libertà per Khaled El Qaisi: un caso "Zaki" sotto silenzio

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L'Italia delle due sponde 1132   Riceviamo e più che volentieri pubblichiamo.  “Il 31 agosto le forze d’occupazione israeliane hanno arrestato arbitrariamente  al valico di “Allenby”, sul fiume Giordano, tra la Palestina e la Giordania,  il cittadino italo-palestinese Khaled El Qaisi al suo rientro in Italia dopo una vacanza a Betlemme presso i suoi parenti.  Il 7 settembre si è svolta la prima udienza e, nonostante non ci fossero capi d’accusa, la Corte israeliana ha deciso il prolungamento dell’arresto fino al 14 settembre impedendo, inoltre, a Khaled di entrare in contatto con il suo avvocato. Khaled è un ricercatore universitario presso la Facoltà di Lingue e Civiltà Orientali a “La Sapienza” di Roma, ed è uno stimato militante ed attivista della giusta causa del popolo palestinese. Quello che ha subito Khaled fa parte della pratica quotidiana, della politica criminale dei governanti israeliani, che violano e negano ogni diritto nei territori palestinesi occupati. Sono più di 5

Ugo Tramballi :L’Italia e questo Israele. Khaled El Qaisi.

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L'Italia delle due sponde UGOTRAMBALLI.BLOG.ILSOLE24ORE.COM L'Italia e questo Israele - Slow news   Il 31 agosto alla frontiera del ponte di Allenby, nella valle del Giordano, un cittadino italiano è stato arrestato dagli israeliani. Lo hanno interrogato e poi, davanti alla moglie e al figlio di quattro anni, lo hanno ammanettato. L’assistenza consolare italiana è scattata attraverso due ambasciate – quella di Tel Aviv e di Amman in Giordania, dove la moglie aveva chiesto aiuto – e il consolato di Gerusalemme. Ma ai nostri non è stato concesso d’incontrarlo né le autorità israeliane hanno chiarito le ragioni dell’arresto. Il 7 settembre c’è stata finalmente un’udienza nella quale un giudice non ha formalizzato accuse e prorogato la custodia fino al 14 settembre. In quell’occasione un diplomatico lo ha potuto vedere, trovandolo “abbastanza bene”. Non era stato concesso un colloquio nemmeno all’avvocato, al quale continua ad essere negato l’accesso all’assistito. Dopo il 14 potre

Israele arresta Khaled El Qaisi, ricercatore italo-palestinese

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  L'Italia delle due sponde Israele arresta Khaled El Qaisi, ricercatore italo-palestinese           redazione Pagine Esteri, 6 settembre 2023  –  Lo scorso 31 agosto il giovane ricercatore italo-palestinese  Khaled El Qaisi  è stato a arrestato dalle autorità israeliane al valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania. Ne danno notizia la moglie del ricercatore, Francesca Antinucci, e la madre, Lucia Marchetti. El Qaisi, di doppia nazionalità, italiana e palestinese, la scorsa settimana, diretto ad Amman, stava attraversando il valico di Allenby  con moglie e figlio dopo aver trascorso le vacanze con la propria famiglia a Betlemme. Al controllo dei bagagli e dei documenti è stato ammanettato sotto lo sguardo del figlio di 4 anni, e della moglie. Antinucci spiega che alle richieste di delucidazioni sui motivi del fermo, non è seguita risposta alcuna da parte degli agenti di frontiera israeliani. Invece le sono state sottoposte domande per poi essere allontanata col figlio verso i

Incontro a Roma tra ministri degli esteri di Libia e Israele. “Blitz” pianificato da Tajani?

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  Incontro a Roma tra ministri degli esteri di Libia e Israele. “Blitz” pianificato da Tajani? L'Italia delle due sponde 1129 della redazione (foto di archivio da marsad.ly) Pagine Esteri, 28 agosto 2023 -Ha sollevato un polverone diplomatico l’incontro che, si è saputo solo ieri, hanno avuto a Roma  il ministro degli Esteri di Israele, Eli Cohen, e Najla Mangoush, l’omologa del Governo di unità nazionale della Libia  (riconosciuto a livello internazionale), il primo ufficiale tra i responsabili della diplomazia dello Stato ebraico e del Paese arabo nordafricano. Israele attraverso il suo ministero degli esteri riferisce con risalto del colloquio, lasciando intendere che si tratta di un passo verso la possibile normalizzazione dei rapporti con la Libia e, più in generale, con il mondo arabo. Ciò mentre prosegue l’occupazione militare dei Territori palestinesi, la questione che frena da anni la normalizzazione tra Israele e i Paesi arabi, con l’eccezione della firma nel 2020 degli A