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Massimo Mandolini-Pesaresi :Lettera aperta a Richard Goldstone

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Le scrivo a proposito del Suo articolo “ Reconsidering the Goldstone report on Israel and war crimes ,” in the  Washington Post  ( 1 Aprile 2011). Sono già stati pubblicati alcuni pregevoli commenti da parte di analisti quali John Dugard, Ilan Pappé, Jonathan Cook, Gideon Levy, e dagli attivisti P.alestinesi. Ad ogni modo, sebbene non sia io un giurista, né fossi in Palestina al tempo dell’Operazione Piombo Fuso (quando Gaza rimase sola e il mondo tacque), credo di doverLe una risposta. “We know a lot more today about what happened  in the Gaza war  of 2008-09 than we did when I chaired the fact-finding mission appointed by the U.N. Human Rights Council that produced what has come to be known as the Goldstone Report. If I had known then what I know now, the  Goldstone Report  would have been a different document.” [emphasis added] Lei parla dell’Operazione Piombo Fuso come della “guerra di Gaza”. 13 vittime (di cui 4 dovute a fuoco amico) fra gli Israeliani e più di 1400 (di cui

M. J. Rosenberg :Gaza secondo Goldstone

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   I difensori del massacro di Israele nella Striscia di Gaza nel 2008-9 quasi non riescono a contenere la loro gioia. In un pezzo pubblicato venerdì 1° aprile sul Washington Post il giudice Richard Goldstone ha espresso alcuni ripensamenti a questo proposito, che hanno ammorbidito le sue critiche precedenti nei confronti delle azioni di Israele a Gaza, le quali erano state definite “crimini di guerra”.In realtà, Goldstone ha modificato solamente una delle sue conclusioni iniziali. Ora egli afferma di essere giunto alla conclusione che le Forze di Difesa Israeliane non presero deliberatamente di mira i civili durante gli attacchi in cui morirono 1.400 palestinesi, di cui la metà erano civili, e 400 erano bambini. Piuttosto, questi furono dei danni collaterali, non l’obiettivo, ma persone che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questa “giustificazione” del comportamento di Israele ha fatto sobbalzare di gioia il primo ministro Benyamin Netanyahu, il ministro della difesa

Ilan Pappe : la vergognosa ritrattazione di Goldstone

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  “Se avessi saputo allora quello che so adesso, il rapporto Goldstone sarebbe stato un documento diverso.” Apre così il tanto discusso editoriale del giudice Richard Golstone su  The Washington Post.  Ho la netta sensazione che l’editore potrebbe aver manomesso il testo e che la frase originale avrebbe dovuto leggersi qualcosa come: “Se avessi saputo allora che il rapporto mi avrebbe trasformato in un ebreo che odia se stesso agli occhi della mia amata Israele e della mia comunità ebraica il Sud Africa, il rapporto Goldstone non sarebbe mai stato scritto in tutto e per tutto.” E se quella non è stata la frase originale, essa è di certo il sottinteso dell’articolo di Goldstone. Questo vergognoso ribaltone non è successo questa settimana. Esso giunge dopo un’intensa campagna di intimidazioni e di diffamazioni contro il giudice durata più di un anno e mezzo, una campagna che, come in passato ha distrutto personaggi potenti come il senatore statunitense William Fulbright che è stato

AsiaNews :Goldstone invitato in Israele, ma non cancella il rapporto sui crimini a Gaza

   Eli Yishai, ministro israeliano degli interni, invita il giudice sudafricano nel Paese, per ringraziarlo del suo “coraggio” a cambiare i dati del rapporto Onu, che scagionerebbe Israele dall’accusa di crimini di guerra. Conflitto fra le affermazioni del ministro e quelle di Goldstone sull’annullamento del rapporto Onu. Gerusalemme (AsiaNews) – Il giudice sudafricano Richard Goldstone, che nei giorni scorsi aveva ritrattato alcune accuse su possibili crimini di guerra di Israele a Gaza, ha detto che non chiederà l’annullamento del rapporto da lui preparato per l’Onu. Il ministro israeliano degli interni invece sostiene il contrario e dichiara di aver invitato il giudice per una visita in Israele. Pubblicato nel settembre 2009, il rapporto Goldstone denunciava possibili crimini di guerra e forse contro l’umanità da parte di soldati israeliani e palestinesi di Hamas, che durante l’operazione “Piombo fuso” a Gaza avevano fatto dei civili un obbiettivo bellico.A causa di questo rappo

Le verità del rapporto Goldstone e la reazione del governo israeliano

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  La reazione del governo israeliano e dei suoi sostenitori  all’articolo  di Richard Goldstone sui crimini commessi durante l’operazione Piombo fuso a Gaza del 2008/2009 è priva di fondamento, scrive il Guardian. “Tra il 27 dicembre 2008 e il 18 gennaio 2009 morirono 1.396 palestinesi, 763 dei quali, secondo l’organizzazione per i diritti umani israeliana B’Tselem, non stavano prendendo parte ai combattimenti quando sono stati uccisi”. Il  rapporto  di Goldstone diceva che “l’operazione Piombo fuso era stata ‘deliberatamente sproportionata’ e mirava a ‘punire, umiliare e terrorizzare’. Queste accuse rimangono senza risposta. Se il governo israeliano ha scelto di non uccidere deliberatamente, ha comunque indubbiamente deciso di condurre le operazioni militari in modo indiscriminato”. Goldstone report: the unanswered questions | Editorial | World news | The Guardian

Michaeli Merav : il rapporto Goldstone e la follia persecutoria di Israele

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   Sintesi personale   In un editoriale pubblicato sul Washington Post, Richard Goldstone ha scritto che se avesse saputo allora quello che sa oggi, la relazione avrebbe avuto una diversa angolazione e sarebbe stato meglio se Israele avesse collaborato . In effetti questa era la raccomandazione dell’Associazione per i Diritti Civili in Israele,ma sia Il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman sia il ministro della Difesa Ehud Barak rifiutarono ogni tipo di cooperazione. Si dice spesso che un uomo saggio impara dagli errori degli altri, mentre uno sciocco impara dagli errori suoi. Coloro che non imparano dai propri errori ripetano gli stessi atti senza alcuna modifica . Nel nostro caso, questa follia è una follia di persecuzione .   La convinzione di Israele che 'il mondo è contro di esso',la convinzione di essere costantemente sotto attacco,la paura della delegittimazione negli ultimi anni si è trasformata in una vera e propria ossessione, in una follia di persecuzione.  

Rapporto Goldestone :UN council: Goldstone regret not enough to rescind Gaza war report

The United Nations Human Rights Council said Monday that it would continue to treat the report written by former Judge Richard Goldstone about Israel's incursion into Gaza as legitimate, despite his recently voiced regret regarding some of his damning allegations. A spokesman for the UN rights council said for the report to be withdrawn Goldstone would have to submit a formal request to the Geneva-based body, which he has not done.   "UN reports are not canceled on the basis of an op-ed in a newspaper," spokesman Cedric Sapey told The Associated Press. "Various resolutions passed by the Geneva-based council and the UN General Assembly in New York would also have to be repealed by those bodies," he said. Writing in a Washington Post column published on Friday, Goldstone wrote "we know a lot more today about what happened in the Gaza war of 2008-09 than we did when I chaired the fact-finding mission appointed by the UN Human Rights Council that produc

Washington Post : (in Italiano)Goldstone riconsidera il rapporto sul conflitto a Gaza

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     «Reconsidering the Goldstone Report  Titolo orig on Israel and war crimes». Oggi noi sappiamo molte cose in più su quello che è successo nella guerra di Gaza del 2008-2009 di quanto ne sapevamo quando ho presieduto la Commissione di inchiesta nominata dal Consiglio per i Diritti Umani che ha prodotto quello che è a conosciuto come il Rapporto Goldstone. Se avessi saputo allora ciò che sò adesso, il Rapporto Goldstone sarebbe un documento diverso. La relazione finale da parte del comitato di esperti indipendenti dell’ONU – presieduta dall’ex giudice di New York, Mary McGowan Davis – che ha fatto seguito alle raccomandazioni del Rapporto Goldstone ha rilevato che «Israele ha dedicato notevoli risorse per indagare oltre 400 accuse di cattiva condotta operativa a Gaza», mentre «le autorità de facto (cioè, Hamas) non hanno condotto indagini sul lancio di razzi e colpi di mortaio contro Israele». La nostra relazione ha trovato prove di potenziali crimini di guerra e forse crimini

Goldstone; la ritrattazione,,,puntualizziamo e aggiorniamo

Judge Richard Goldstone has a confusing and potentially damaging op-ed in today'sWashington Post titled "Reconsidering the Goldstone Report on Israel and war crimes." Confusing, in that it directly contradicts Goldstone's own work and that of the UN Human Rights Council, and damaging in that it undercuts some of the most important claims of the UN mission that he led to investigate the Israeli attack on Gaza in the winter of 2008-09.Goldstone's main point seems to be that the UN report that commonly bears his name would have looked different if Israel had given him access to information during the fact-finding mission, and now that Israel has conducted some of its own investigations it appears vindicated to a certain degree. In his article he refers to the U.N. committee of independent experts (led by former New York judge Mary McGowan Davis) which was charged with following the Israeli and Palestinian investigations following the Goldstone report. The committee