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Hasbara e islamofobia dall'Ambasciata israeliana di Irlanda e post sull'Europa

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di Richard Silverstein il 25 luglio 2014 in pace in Medio Oriente    Sintesi personale   Richard Silverstein   Paura e disgusto dell'Islam costituiscono solo una parte del problema. L'ambasciatore condivide la visione paranoica di Gates ,  di Pam Geller, di  Robert Spencer  e di  Anders Breivik  :  l'obiettivo dell'Islam è quello di trasformare l'Europa in Eurabia. Come spiegare altrimenti quanto  pubblicato oggi sul suo Facebook e Twitter pagine?   Molly Malone è diventata una donna in chador. Mona Lisa indossa un hijab e un Qassam. La  Sirenetta porta un Kalashnikov e il David di Michelangelo è un shahid suicidio. Questa  hasbara non vuole convincere  nessuno, ma piuttosto  rafforzare i pregiudizi da parte dei cani pro-Israele nel momento opportuno L 'ambasciatore Boaz Modai non nasconde il proprio odio  per gli arabi, come è stato postato più volte . In un tweet , l'ambasciata ha chiamato il ve

David Grossman :Siamo prigionieri in una bolla d'odio, ma questo conflitto ci spinge a cambiare"

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    REPUBBLICA di oggi, 28/07/2014, a pag. 12   La situazione in cui sono intrappolati israeliani e palestinesi assomiglia sempre di più a una bolla ermetica, sigillata. In questa bolla, con gli anni, entrambe le parti hanno messo a punto giustificazioni convincenti e raffinate per qualunque azione da esse intrapresa. Israele può dire, a ragione, che nessun Paese al mondo rimarrebbe immobile di fronte agli incessanti attacchi di Hamas, o alla minaccia dei tunnel sotterranei. E Hamas, dal canto suo, giustifica gli attacchi contro lo Stato ebraico sostenendo che il suo popolo è ancora sotto occupazione e che i cittadini della Striscia di Gaza languono a causa del blocco imposto da Israele.   IN UNA situazione in cui i cittadini israeliani si aspettano che il loro governo faccia qualunque cosa perché nessun bambino rimanga vittima di un commando di Hamas che spunta da sottoterra nel mezzo di un centro abitato limitrofo alla Striscia, chi mai potrebbe discutere c

Amici, nemici, relazioni complicate tra i Paesi Arabi

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( Joshua Keating e Chris Kirk, Slate) Mentre il conflitto nella Striscia di Gaza ha oltrepassato le tre settimane, le guerre civili in Siria e Iraq continuano a causare morti e profughi. E se già da mesi si ipotizzano nuove frammentazioni e nuovi assetti geopolitici della regione, su Slate Joshua Keating e Chris Kirk hanno disegnato un’infografica interattiva per ricostruire lo stato delle relazioni tra gli stati: amici, nemici, relazioni complicate. Amici, nemici, relazioni complicate

Gaza :DISTRUTTA CENTRALE ELETTRICA, “UN POPOLO A TERRA”

  STRISCIA DI GAZA DISTRUTTA CENTRALE ELETTRICA, “UN POPOLO A TERRA” E’ fuori uso la principale centrale elettrica al centro della Striscia di Gaza, andata in fumo dopo gli intensi bombardamenti della notte scorsa, con gravi conseguenze per la sopravvivenza stessa della popolazione. A darne conferma alla MISNA è una cooperante italiana raggiunta telefonicamente nella Striscia di Gaza. “La notte scorsa è stata la peggiore dall’inizio dell’offensiva. Tutto il territorio è stato bombardato contemporaneamente dal nord al sud con F16, droni, missili della marina e carri armati. Fino a poche ore fa Gaza stava bruciando e innumerevoli infrastrutture sono state rase al suolo” prosegue la cooperante, presente da 12 anni nella Striscia di Gaza. Tra queste appunto c’è la centrale che riforniva il 70% dell’energia elettrica a tutto il territorio. Dall’inizio dell’offensiva israeliana è già stata colpita due volte, ma nulla di paragonabile ai danni s

AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DEI BAMBINI NELLA STRISCIA DI #GAZA DA PHYSICIANS FOR HUMAN RIGHTS ISRAEL

22 GIORNI DI COMBATTIMENTI – UN AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE DEI BAMBINI NELLA STRISCIA DI #GAZA DA DA PHYSICIANS FOR HUMAN RIGHTS ISRAEL (MEDICI PER I DIRITTI UMANI ISRAELE) Nelle ultime 48 ore, almeno otto bambini sono stati uccisi in tutta la Striscia di Gaza. Tra l'8 e il 28 luglio, 230 minori con età comprese tra un mese a 17 anni sono stati uccisi in bombardamenti israeliani a Gaza: 152 ragazzi e 78 ragazze. Almeno 158 minori uccisi sono sotto i 12 anni. Almeno 1.3 58 feriti (6.500 persone in tutto) sono bambini. Circa 215.000 bambini hanno abbandonato le loro case con le loro famiglie, e si trovano ora in 69 strutture dell'UNRWA. Migliaia di schegge e parti di bombe sono sparse in tutte le aree dove l'esercito ha attaccato, e mettono in pericolo le vite dei bambini, loro principali vittime. Dall'8 luglio almeno 130 scuole, tra cui 81 scuole dell'UNRWA e 49 scuole pubbliche, sono stati danneggiate dai bombardamenti israeliani.

Gideon Levy :la guerra degli inganni

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Gideon Levy Gideon Levy è un giornalista israeliano. Scrive per il quotidiano Ha’aretz. È cominciata come una guerra premeditata: avrebbe potuto essere evitata se negli ultimi mesi Israele avesse adottato una politica diversa. Si è evoluta in una guerra inutile. È già abbastanza ovvio che non porterà alcun risultato a lungo termine. È ancora possibile che degeneri in un disastro, e alla fine risulterà essere stata la guerra degli inganni: Israele si è ingannato fino a rovinarsi. Il primo inganno è la pretesa che non ci fosse alternativa. Certo, quando i razzi hanno cominciato a piovere su Israele non c’era più alternativa. Ma che dire dei passi che ci hanno portato a questo? Sono passi per i quali esistevano altre opzioni. Non è difficile immaginare cosa sarebbe successo se Israele non avesse interrotto i negoziati di pace, se non avesse lanciato una guerra totale contro Hamas all’indomani dell’omicidio dei tr

GAZA: BOMBARDATA LA PARROCCHIA CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA

GAZA: BOMBARDATA LA PARROCCHIA CATTOLICA DELLA SACRA FAMIGLIA "Questa mattina alle ore 10.30 aerei israeliani hanno colpito e distrutto la casa delle Suore del Verbo incarnato, situata all'interno del compound della [...] “Abbiamo passato una notte difficile, ma siamo qui. Questa guerra assurda” sono parole di padre Hernandez, rilasciate a Fides, “continua a andare avanti. Dopo aver distrutto il quartiere di Shujayeh, ora prendono di mira quello di Zeitun. Tutto capita attorno a noi. I miliziani di Hamas continuano a lanciare missili e poi si nascondono nei vicoli. E noi non possiamo fare assolutamente niente. Non possiamo evacuare, con i bambini è impossibile. Le loro famiglie vivono qui intorno. E può essere più pericoloso uscire che rimanere qui. Cerchiamo di stare nei luoghi più sicuri, se

Gad Lerner : La domanda del ventesimo giorno: è servito a Israele avere un governo di destra?

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    La domanda del ventesimo giorno: è servito a Israele avere un governo di destra? La politica italiana si è ridotta davvero a piccola cosa di fronte all’incendio sulla sponda sud del Mediterraneo. Giunti al ventesimo giorno di combattimenti a Gaza, che si ripetono secondo uno schema inesorabile senza sviluppi significativi, senza che sia diminuita la capacità palestinese di sparare razzi su Israele e di tentare infiltrazioni terroristiche, la domanda che viene spontanea è la seguente: forse che è servito a qualcosa che in Israele -da molto anni ormai- governasse la destra, indisponibile a ogni trattativa e a ogni concessione territoriale? L’accumulo di armi e lo scavo di tunnel è stato forse limitato dall’intransigenza di Netanyahu e dei suoi alleati di una destra ancor più radicale? L’unico effetto di questa guerra è difenderla ancora più estrema, nell’illusione che infischiarsene del contesto internazionale e re

Amira Hass: C’è del metodo in questa follia a Gaza

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Amira Hass : bocchescucite C’è del metodo in questa follia . C’è del metodo in questa follia. E il cieco rifiuto di Israele di comprendere la portata della vendetta che sta portando avanti a Gaza ha una sua logica. L’intera nazione è un esercito. L’esercito è la nazione. Entrambi sono rapprese ntati da un governo ebreo-democratico e da mezzi d’informazione fedeli, e tutti quanti lavorano insieme per vendicarsi dei traditori palestinesi, la cui colpa è quella di non riconoscere l’assoluta normalità della situazione. I palestinesi sono disobbedienti. Non vogliono adattarsi. Pensavamo che sarebbe bastato trattarne bene alcuni e riempire il portafogli di pochi, lasciando che le enormi donazioni di Stati Uniti ed Europa gonfiassero le tasche di un immaginario governo palestinese. Le incessanti manifestazioni di protesta nei villaggi della Cisgiordania non hanno minimamente intaccato la fede israeliana nella normalità della sua dominazione esercitata su

Akiva Elder :Netanyahu convince gli israeliani di una minaccia esistenziale a Gaza

Netanyahu convince gli  israeliani di una   minaccia esistenziale a Gaza sintesi personale Il 21 luglio ho affermato che la leadership politica di Israele soffriva di un fallimento abissale nella sua campagna per conquistare l'opinione pubblica palestinese , Più di 1.000 morti, 6.200 feriti, e decine di migliaia di persone senzatetto senza acqua   o l'elettricità non è riuscita   a convincere Hamas ad alzare la   bandiera bianca di resa. M embri di Hamas ,contrari alla riconciliazione con Fatah, stanno diventando più forti   per il crescente numero di morti e feriti, per l'enorme tributo   che Israele   sta pagando, sia economicamente    sia per la sua immagine . Proteste emarce di migliaia di palestinesi della Cisgiordania al checkpoint Qalandiya, la rivolta a Gerusalemme Est   tutto   indica un   crescente sostegno per la lotta che   Hamas sta conducendo contro Israele. Relazioni e commenti nei media locali (e anche in una certa misura nei   media stranieri

Gaza : aggiornamento 27 luglio 2014

Diretta di ieri, domenica 27 luglio della redazione Gaza, 28 luglio 2014, Nena News   – I muezzin di Gaza recitando la professione di fede hanno annunciato questa mattina la fine del mese di Ramadan e l’inizio della ricorrenza islamica del Fitr. Tre giorni di festa, specie per i bambini, che tanti qui a Gaza non potranno vivere. Troppi i lutti (oltre mille), 6mila feriti, le distruzioni di migliaia di case, le sofferenze. Sono oltre 180 mila gli sfollati ammassati in scuole ed edifici abbandonati o ancora in costruzione.  Molte di queste persone non hanno più una casa e sono destinate ad un futuro di estremo disagio. Allo stesso tempo cresce di nuovo la speranza di un cessate il fuoco permanente che metta fine alla devastante offensiva militare israeliana contro Gaza cominciata l’8 luglio. I Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno approvato una risoluzione per una tregua umanitaria incondizionata. Lo stesso ha chiesto Barack Obama durante una conversazione telef

Gaza : aggiornamento 26 luglio

——————— diretta di ieri, venerdì 25 luglio della redazione Gaza, 26 luglio 2014, Nena News - E’ cominciata alle 7 italiane la tregua “umanitaria” di 12 ore approvata dal governo israeliano e da Hamas, assieme ad altre otto formazioni armate palestinesi. Pesa ancora il secco “no” che Israele ha detto ieri sera al piano per un cessate il fuoco di sette giorni proposto dal segretario di stato Usa John Kerry, quando erano in molti, anche nello Stato ebraico, a dare per certa la sua approvazione. Secondo il governo Netanyahu, l’iniziativa del capo della diplomazia americana, accoglierebbe di più le richieste di Hamas che quelle di Israele per un cessate il fuoco. In realtà l’esecutivo israeliano non vuole fermare l’offensiva militare, stando a quanto spiegano i media locali, e si prepara ad ordinare una ulteriore espansione delle operazioni di guerra. Ciò è stato chiaro anche nelle ultime ore quando, nonostante l’imminenza della tregua umanitaria, le forze armate israeliane hanno