Detenuti palestinesi e giustizia militare israeliana


1Come evidenziano i palestinesi nella Giornata dei Prigionieri di sabato 17 marzo, almeno 8.500 detenuti, compresi donne e bambini, come pure parecchi legislatori e funzionari, sono tuttora imprigionati da Israele in diverse carceri, centri per gli interrogatori e campi di detenzioneVenerdì, il Centro Palestinese per la Difesa dei Detenuti e per i Diritti Umani ha dichiarato, in una conferenza stampa, che Israele sta tenendo ancora in carcere, violando in tal modo i loro diritti fondamentali, circa 8.500 detenuti, tra i quali sono inclusi 340 bambini, 37 donne, mentre 1.600 detenuti hanno necessità urgente di assistenza medica. Questo numero comprende anche funzionari palestinesi eletti, legislatori e ministri. Centro ha aggiunto che il numero dei detenuti che sono deceduti nelle prigioni israeliane a causa delle torture inflitte e della mancanza di assistenza medica è arrivato alla cifra di ben 196 detenuti. Ci sono 340 bambini imprigionati da Israele e privati dei loro diritti fondamentali in violazione di tutte le normative internazionali e della IV Convenzione di Ginevra. Il Centro ha precisato che Israele trattiene ancora nelle sue prigioni 16 legislatori, dei quali 13 sono legati ad Hamas, 2 a Fatah, più il Segretario Generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Saadat, oltre all’ex Ministro per i Detenuti, Wasfy Qabha, e il leader di Fatah, Marwan Barghouthi. Sono tuttora incarcerate da Israele 37 donne e 320 detenute sono state imprigionate da più di 25 anni. Il Centro ha sollecitato le istituzioni palestinesi ed arabe, i gruppi regionali ed internazionali per i Diritti Umani perché esercitino una pressione quanto più elevata possibile nei confronti di Israele perché ponga fine ai reati contro i detenuti e le loro famiglie. Martedì, il detenuto Abu Hammad, di 30 anni, originario della cittadina di Al Ezariyya (Bethany), Gerusalemme Est, è morto in una cella di isolamento nella prigione israeliana di Ehil-Be’er Shiva. Aveva necessità urgenti di assistenza sanitaria, ma l’amministrazione del carcere aveva deciso di porlo in cella di isolamento invece di trasportarlo in un ospedale. Ci sono parecchi detenuti che sono deceduti per le ferite inferte loro da colpi di arma da fuoco sparati dall’esercito, in quanto era stata negata loro la possibilità di ricevere un’adeguata assistenza medica per porre rimedio alla criticità della loro situazione. (tradotto da mariano mingarelli) La Giornata dei Prigionieri di Saed Bannoura

2 Mo: ong israeliana critica giustizia militare nei Territori GERUSALEMME -L' Ong afferma che nei tribunali militari il principio della presunzione di innocenza non è rispettato e ciò è indicato dal fatto che nel 2006, per esempio, di 9.123 casi processati solo 23 (lo 0,29%) si sono conclusi con una sentenza di piena assoluzione.Un'altra indicazione, secondo Yesh Din, viene dal fatto che su 118 dibattimenti - cui hanno assistito ricercatori della Ong - per decidere se confermare o no un arresto, solo uno si è concluso col rilascio dell' imputato.Udienze che si sono concluse con la decisione di tenere in detenzione una persona sospetta per almeno dieci giorni sono durate tre minuti e quattro secondi; quelle che si sono concluse con la conferma della detenzione fino alla conclusione del procedimento giudiziario sono durate un minuto e 54 secondi.Inoltre, secondo Yesh Dinn, minorenni palestinesi sono processati da tribunali regolari invece di quelli minorili.CONTINUA QUI
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GIOVEDÌ 11 DICEMBRE 2008  

1Sono almeno 5000 i palestinesi arrestati dall’inizio dell’anno dalle autorità israeliane, 700 dei quali catturati a Gaza: a sostenerlo, citando anticipazioni di un rapporto dell’autorità nazionale palestinese che sarà reso pubblico lunedì, è l’agenzia palestinese ‘Maan’. In base al documento di cui dà anticipazioni l’agenzia, da gennaio Israele ha ordinato oltre 300 incursioni in Cisgiordania e Gerusalemme Est; in aumento sono inoltre gli arresti tra i minori di 18 anni passati dai 33 di ottobre ai 65 di novembre. Dal 1967, nelle carceri israeliane sono passati almeno 800.000 palestinesi e ci sono ancora 339 prigionieri incarcerati durante la prima ‘intifada’ (1987-1992) e mai più rilasciati. Numeri che, scrive l’agenzia, ridimensionano l’annuncio fatto da Israele di voler liberare 231 palestinesi in segno di buona volontà. 





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