Parroco di Gaza: Natale a Gaza

STRISCIA DI GAZA - “Sarà un Natale triste, senza feste, senza colori, durante il quale però cercheremo di lanciare un forte segnale di pace come sempre abbiamo fatto”: raggiunto a Gaza dalla MISNA, padre Manuel Musallam, parroco della ‘Santa Famiglia’ e unico sacerdote cattolico di rito latino presente nella Striscia, non nasconde nel tono della voce la stanchezza impressa dall’assedio israeliano e dalla fine della tregua tra Hamas e Israele. “Qui manca tutto - dice ancora padre Musallam - i bambini quest’anno non inviteranno i loro amici musulmani a casa come avevano sempre fatto e come è nostro costume, non ci saranno né cene né cenoni, non ci sono festoni o alberi di Natale, non ci saranno scambi di visite tra parenti perché ci vergogniamo per non poter portare regali. Con la disoccupazione mai così alta e i confini bloccati da Israele, l’unica cosa che la gente aspetta è il pacco di aiuti della Unrwa, l’organizzazione dell’Onu che quando può invia i suoi carichi umanitari”. Il Natale, anche se in modo diverso rispetto agli altri anni, sarà però celebrato: “Domani verrà da noi il patriarca cattolico di Gerusalemme, lo accompagnerò per la Striscia e poi diremo messa; inviterò anche esponenti di Hamas e Fatah perché i palestinesi possono e devono cercare l’unità. Il Natale non si ferma ai 3500 cristiani che vivono a Gaza, ogni anno è stato motivo di occasione e incontro tra cristiani e musulmani. In modi diversi spero lo sia anche quest’anno: sia domani sia il giorno di Natale saranno momenti intensi per ricordare a tutti il valore della pace e della riconciliazione”. [AdL/GB][CO]
Da Misna
2 PER I CRISTIANI DI GAZA NIENTE MESSA DOMENICALE GERUSALEMME, lunedì, 24 novembre 2008 (ZENIT.org).- I cristiani di Gaza non possono assistere alla Messa domenicale. Questa domenica mattina, infatti, le autorità israeliane hanno impedito al Nunzio Apostolico in Israele, l'Arcivescovo Antonio Franco, di entrare a Gaza per celebrarvi la Messa, nonostante il precedente coordinamento con funzionari del Ministero degli Esteri israeliano e dell'Esercito, avviato da martedì scorso.Lo rende noto il Patriarcato latino di Gerusalemme (http://www.lpj.org), sottolineando che il Nunzio è arrivato al varco di Erez verso le 8.15 di domenica, accompagnato dai sacerdoti del Patriarcato latino p. Shawqi Baterian e p. Humam Khzouz e dal segretario della Nunziatura, ma si è visto proibito l'ingresso a Gaza.La delegazione è rimasta più di tre ore al varco, ma le autorità israeliane hanno insistito nel non concedere il permesso di entrare a Gaza, lasciando entrare invece varie squadre della Croce Rossa e delle Nazioni Unite.L'Arcivescovo Franco, che è anche Delegato Apostolico a Gerusalemme e in Palestina, voleva celebrare la Messa nella chiesa della Sacra Famiglia di Gaza con i fedeli locali nell'ultima domenica prima dell'inizio dell'Avvento per sottolineare che la Santa Sede è vicina al popolo di Gaza e alle comunità cristiane del luogo in questo difficile periodo.La parrocchia di Gaza è vacante, visto che il parroco, monsignor Manuel Mussallam, la scorsa settimana ha ricevuto il permesso di andare a far visita alla sua famiglia a Bir Zeit (nella West Bank) dopo otto anni a Gaza.Aver lasciato i fedeli senza Messa, sottolinea il Patriarcato latino, “è ritenuto non sono una violazione delle relazioni diplomatiche tra gli Stati, ma anche una violazione del diritto dei fedeli di poter praticare il culto senza ostacoli, almeno la domenica e nelle feste”.qui




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