Max Blumenthal Il miliardario Seth Klarman, sostenitore pro-israeliano di Buttigieg, ha finanziato l'operazione dietro il disastro elettorale dell'Iowa
Dietro l'app responsabile del ritardo nei risultati del voto dell'Iowa [primo stato ad esprimersi sul candidato del partito democratico alle prossime elezioni presidenziali USA ndt] c'è un'oscura operazione finanziata da miliardari contrari a Bernie Sanders. Il principale donatore, Seth Klarman, è un sostenitore di Buttigieg che ha ampiamente finanziato alcune lobby israeliane a favore dei coloni.
Al momento in cui scriviamo, ovvero 12 ore dopo la fine delle votazioni nei caucus dello Iowa del Partito Democratico, i risultati non sono ancora stati resi noti. Il ritardo è il frutto del fallimento di un'applicazione per smartphone, sviluppata da una società chiamata Shadow Inc. (ombra), un nome decisamente appropriato.
Questa società, gestita da veterani delle campagne di Hillary Clinton e Barack Obama, è stata creata da un gruppo no-profit filo democratico finanziato da alcuni miliardari di hedge fund, tra cui Seth Klarman. Generoso finanziatore di organizzazioni lobbistiche israeliane pro-coloni, Klarman ha anche contribuito direttamente alla campagna di Pete Buttigieg.
Il ritardo nelle dichiarazioni di voto ha negato un discorso da vincitore al senatore Bernie Sanders, il presunto vincitore del voto di apertura delle primarie presidenziali democratiche. Anche se nessun exit poll ha indicato che avrebbe vinto, Buttigieg si è proclamato vincitore su Twitter.
Questo scenario bizzarro è stato reso possibile da una misteriosa app di voto le cui origini erano state tenute segrete dai funzionari del Comitato nazionale democratico. Per ore, non è stato chiaro chi avesse creato la tecnologia alla base del problema o come fosse finita nelle mani dei funzionari del partito dell'Iowa.
Tuttavia, è emerso che dietro la disastrosa applicazione ci sia un'operazione condotta nel partito democratico con denaro di provenienza oscura. Il sospetto inizialmente si è incentrato su Robby Mook, ex manager della campagna di Hillary Clinton, e sulla sua iniziativa di "integrità elettorale" connessa al "Russiagate".
Lo sfruttamento dell'isteria anti-Russia per creare proficue opportunità elettorali
Il presidente del Partito Democratico dell'Iowa Troy Price si è rifiutato di dire chi c'è dietro l'app malfunzionante, ma ha detto a NPR di "aver lavorato con il team di sicurezza informatica del partito nazionale e con il progetto Defending Digital Democracy dell'Università di Harvard". Tuttavia, Price non ha fornito dettagli sulla sua collaborazione con il gruppo di Harvard.
Il New York Times ha riferito che questo stesso gruppo aveva collaborato con i democratici dello Iowa per eseguire una "esercitazione degli scenari peggiori" e considerare possibili minacce straniere, ma anche qui i dettagli restano nel vago.
Robby Mook, ex responsabile della fallita campagna presidenziale del 2016 di Hillary Clinton, è stato cofondatore di Defending Digital Democracy. La sua iniziativa è nata dal panico nazionale per le ingerenze russe che lui e la sua ex capa avevano contribuito a creare quando attribuirono all'interferenza russa la responsabilità della loro sconfitta. La nuova squadra di Mook si è impegnata a "proteggere le elezioni dagli hacker e dagli attacchi di propaganda".
Ha fondato l'organizzazione con l'aiuto di Matt Rhoades, un ex responsabile della campagna per il repubblicano Mitt Romney la cui società di pubbliche relazioni è stata citata in giudizio da un investitore della Silicon Valley che era stato marchiato di "agente del governo russo" e "amico del presidente russo, Vladimir Putin”. L'azienda di Rhoades era stata pagata da un rivale in affari per distruggere la reputazione di questo investitore.
Di fronte all'ondata di indignazione per il ritardo dei risultati del caucus dell'Iowa, Mook ha negato pubblicamente qualsiasi ruolo nella progettazione della famigerata app.
Ore dopo, la giornalista Lee Fang ha scoperto che un'azienda tecnologica finora sconosciuta, la Shadow Inc., aveva stipulato un contratto con il Partito Democratico dell'Iowa per creare la fallimentare tecnologia. La società è formata da ex dipendenti di Obama e Clinton, nonché dell'industria tecnologica, ed ha ricevuto pagamenti per "diritti sul software" dalla campagna Buttigieg.ilanci che mostrano come il partito democratico dello Iowa e la campagna d
La traccia di un finanziatore dellla lobby israeliana verso la corte del sindaco Pete Buttigieg
Shadow Inc. è stata fondata da un'importante organizzazione no-profit democratica chiamata Acronym, che ha anche dato vita ad un grosso gruppo di raccolta fondi (PAC) da 7,7 milioni di dollari, noto come Pacronym.
Secondo Sludge, il più grande donatore di Pacronym è Seth Klarman. Klarman, un miliardario finanziatore di "hedge fund", è anche uno dei più importanti donatori di Buttigieg e Amy Klobuchar.
Sebbene abbia attirato su di se una certa attenzione per il suo ruolo nella campagna, le generose donazioni di Klarman alla lobby israeliana pro-coloni e alle iniziative islamofobiche non sono quasi mai state menzionate dalla stampa.
Seth Klarman è il fondatore dell'hedge fund Baupost Group con sede a Boston e donatore di lunga data a candidati repubblicani pro-aziende. Dopo che Donald Trump lanciò l'idea di annullare il debito di Porto Rico, Klarman - proprietario di 911 milioni di dollari di obbligazioni dell'isola - ha cambiato casacca, iniziando a finanziare gli avversari di Trump.
La crociata del miliardario contro Trump lo ha infine condotto alla corte del sindaco Pete.
Nel 2019 Klarman ha donato 5600$ a Buttigieg e pompato denaro anche nelle campagne di Amy Klobuchar, Cory Booker e Kamala Harris.
Il sostegno del miliardario ai candidati centristi sembra riguardare non solo i suoi interessi finanziari, ma anche il suo profondo e costante impegno ideologico nei confronti di Israele e del suo progetto espansionista.
Come ho riferito per Mondoweiss, Klarman è stato uno dei maggiori finanziatori dei principali gruppi della lobby israeliana, compresi quelli che supportano l'espansione degli insediamenti illegali e le campagne islamofobe.
Klarman era il principale finanziatore di "The Israel Project", l'organizzazione di propaganda israeliana, recentemente sciolta, legata al governo israeliano. L'organizzazione ha fatto pressioni contro l'accordo nucleare iraniano e ha sostenuto l'impresa israeliana degli insediamenti.
Klarman ha pompato centinaia di migliaia di dollari nel Middle East Media Research Institute (MEMRI) e nel Comitato ebraico americano. E ha finanziato "The David Project", istituito per reprimere la solidarietà organizzata filo-palestinese nei campus universitari negli Stati Uniti e responsabile di una campagna contro la creazione di un centro della comunità musulmana a Boston.
Tramite il suo sostegno agli "Amici di Ir David Inc.", Klarman si è direttamente coinvolto nell'impresa degli insediamenti israeliani, aiutando il braccio americano, esente da tasse, di un'organizzazione che ha supervisionato un'ondata di espulsioni di abitanti palestinesi di Silwan, un quartiere della Gerusalemme Est occupata.
Altri gruppi filo-israeliani che stanno raccogliendo i benefici della generosità di Klarman includono "Birthright Israel", il "Washington Institute for Near East Policy" (WINEP), fondato dall'AIPAC, e la "Fondazione per la difesa delle democrazie" (FDD), un think tank neoconservatore che ha aiutato Trump ad ideare la sua campagna di "massima pressione" di guerra economica contro l'Iran.
Klarman è il proprietario del "The Times of Israel", un giornale israeliano che una volta ha pubblicato un appello al genocidio dei palestinesi. (Si trattava del contributo di un opinionista, che è stato infine rimosso a seguito di una reazione pubblica).
Nelle ultime settimane, Buttigieg ha cercato di distinguersi da Sanders sulla questione Israele-Palestina. Durante un vivace scambio con un autoproclamato sostenitore ebreo dei diritti umani palestinesi, il sindaco di South Bend ha fatto marcia indietro su un precedente impegno a trattenere aiuti militari a Israele se avesse annesso parti della Cisgiordania.
Un'altra destinataria del finanziamento di Klarman, Amy Klobuchar, ha assunto una linea fortemente filo-israeliana, promettendo di sostenere il trasferimento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme voluto da Trump.
L'interesse di Klarman per Israele lo ha apparentemente portato a sostenere il cambio di regime in Siria. Nel 2017, la fondazione del miliardario filo-israeliano ha donato centomila dollari alla "Syrian American Medical Society", un'organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti che ha fatto pressioni aggressive in sostegno di un intervento militare degli Stati Uniti in Siria, e collabora sul terreno con gruppi di estremisti islamici, sostenuti dall'estero, che occupano ampie zone del paese.
Tornando agli Stati Uniti, Klarman ha contribuito notevolmente al finanziamento della "CIA Memorial Foundation". È elencato a fianco dell'ex direttore della CIA George Tenet come uno dei principali collaboratori individuali del gruppo.
Il supporto di Klarman a Buttigieg, secondo quanto già riportato da Grayzone, è stato accompagnato da un elenco sorprendentemente lungo di ex alti funzionari della CIA, architetti di colpi di stato, e di attori della finanza globale.
Combattere Bernie con i fondi degli hedge fund e accuse di sessismo
Come Klarman, Donald Sussman è un finanziatore di hedge fund che ha versato parte della sua fortuna in Pacronym. Ha donato 1 milione di dollari a questo grosso PAC ed è stato anche fra i principali donatori di Hillary Clinton nel 2016.
L'azienda "Paloma Partners" di Sussman opera attraverso una serie di società offshore e ha ricevuto decine di milioni di dollari nel salvataggio federale del settore bancario del 2009.
Sua figlia, la funzionaria democratica Emily Tisch Sussman, ha dichiarato su MSNBC lo scorso settembre che "se continui a sostenere Bernie Sanders piuttosto che Elisabeth Warren [i due candidati che rappresentano l'ala sinistra del partito democratico ndt], stai praticamente dimostrando il tuo sessismo".
Mentre le élite democratiche come i Sussman si preparavano a un trionfo di Bernie Sanders in Iowa, il misterioso strumento tecnologico, lanciato da un gruppo da loro sostenuto, ha ritardato i risultati del voto, impedendo a Sanders di pronunciare un discorso di vittoria.
E il politico che molti di loro hanno sostenuto, Pete Buttigieg, ha sfruttato il momento per dichiararsi lui vincitore.
In uno scenario così strano, le teorie del complotto si scrivono da sole.
Max Blumenthal è un giornalista pluripremiato, autore di numerosi libri, tra cui i best seller "Republican Gomorrah", "Golia, The Fifty One Day War" e "The Management of Savagery". Ha prodotto articoli per una serie di pubblicazioni, numerosi reportage video e numerosi documentari, tra cui "Killing Gaza". Blumenthal ha fondato "The Grayzone" nel 2015 per dare copertura giornalistica sullo stato di guerra perpetua degli USA e sulle sue pericolose ripercussioni interne.
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