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Jonathan Pollak : Khalil Awawdeh pesa 38 kg . Sciopera per fame da marzo

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Traduzione sintesi Archived version: https://archive.ph/410FE scintille di luce e lotta popolare non violenta HAARETZ.COM Hunger striker Khalil Awawdeh weighs 84 pounds Quanti israeliani hanno visto le foto delle torture subite dal corpo in disintegrazione di Khalil? Quanti sono rimasti scioccati nel profondo delle loro anime? A quanti importava? Khalil Awawdeh è ancora con noi, per ora. Ufficialmente, almeno, è ancora tra i vivi. Skeletal, il morto vivente, incapace di lasciare il suo letto/prigione allo Shamir Medical Center. Si sta dissolvendo giorno dopo giorno, ora dopo ora, con l'enorme forza di un uomo che ha deciso di morire di fame se non gli viene data la libertà. Khalil , classe 1981, ha la mia età, più grande di me di pochi mesi. È stato più volte prigioniero israeliano, per un totale di 14 degli ultimi 22 anni, senza una fine in vista. Più di cinque dei suoi anni di prigionia, durante tre distinti periodi di detenzione, compreso quello attuale, sono stati trascorsi in

Un Ponte Per :“Scongiurare il rischio di una guerra civile in Iraq

  C AOS #IRAQ : “Scongiurare il rischio di una guerra civile” Nella giornata di ieri sono stati assaltati i palazzi del governo nella Zona Verde di #Baghdad con scontri armati durissimi tra le diverse milizie. Nella notte almeno 25 morti e 385 feriti. “La situazione drammatica in cui sta precipitando l’Iraq ha molte cause e affonda le sue radici nelle conseguenze dell’occupazione militare e delle varie guerre imposte al popolo iracheno dalle potenze straniere e dalle loro ingerenze” - affermano i due co-presidenti di Un Ponte Per Alfio Nicotra e Angelica Romano. “Come Un Ponte Per abbiamo sempre sostenuto le legittime richieste di cambiamento del popolo iracheno. La crisi in atto è figlia delle mancate riforme istituzionali e sociali richieste dallo straordinario movimento giovanile che dal 2019 in poi si è mobilitato nelle piazze dell’Iraq, chiedendo il superamento del sistema politico settario, della corruzione e l’avvio di una politica includente e socialmente equa. Il rischio di

B'Tselem (video) I soldati ISRAELIANI hanno arrestato questi bambini mentre andavano a scuola . A piedi sotto il sole cocente.Nessuno quotidiano ne parla?

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B'Tselem בצלם Il marchio di Caino:bambini nella polvere I soldati hanno arrestato questi bambini mentre andavano a scuola. I bambini dell'Autorità Palestinese hanno iniziato la scuola questa settimana. Circa 200 di loro, che vivono nell'area di Masafer Yatta, frequentano quattro scuole situate all'interno di quella che Israele ha dichiarato Firing Zone 918.  Il primo giorno di scuola, l'altro ieri, i soldati hanno arrestato nove insegnanti  al posto di blocco tra Jenbah e al-Fakhit. Gli insegnanti hanno mostrato ai soldati le loro tessere dei dipendenti e hanno cercato di convincerli a lasciarli andare a scuola, ma i soldati hanno rifiutato e li hanno trattenuti per quattro ore, fino alle 12:00.  A quel punto, hanno lasciato andare gli insegnanti, ma hanno sequestrato il veicolo su cui viaggiavano, ordinando loro di proseguire a piedi - in mezzo al deserto, durante un'ondata di caldo. Questa mattina, i soldati hanno arrestato un gruppo di bambini a bordo di un

PORTA D’ORIENTE Parroco di Gaza: le scuole cristiane fondamenta di ‘verità, carità, libertà’

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Dopo due anni di chiusure e didattica a distanza si apre un nuovo capitolo per gli istituti cristiani della Striscia. Al loro interno la maggioranza degli studenti è di fede musulmana, nel rispetto dei “valori e identità”. Per i palestinesi l’istruzione è la via per il riscatto. Con il lockdown aumentata la violenza fra i giovani, fondamentale ricostruire la socializzazione. Milano (AsiaNews) - La missione delle scuole cristiane della Striscia è di “testimoniare” la nostra fede “in modo diretto, mostrandone i valori e rispettando l’identità delle persone”, considerando anche il fatto che “la maggior parte” degli alunni iscritti “sono musulmani, e tali rimangono”. É un’idea di cultura e di condivisione ben precisa quella che ispira gli istituti cattolici nell’enclave palestinese, come racconta ad  AsiaNews  il parroco di Gaza p. Gabriel Romanelli, sacerdote argentino del Verbo incarnato, secondo cui anche la maggioranza islamica “percepisce qualcosa di speciale” al loro interno. “Che è

La "Grande bruttezza" della destra israeliana: (quando lo capiranno i cantori nostrani dell'Israele che fu?)

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  Israele e identità ebraica laica e religiosa Umberto De Giovannangeli Israele, la “Grande bruttezza” della destra israeliana. Grande perché in crescita. E perché rispecchia la deriva ultranazionalista dello Stato ebraico. La “Grande bruttezza”. Perché tale lo spiega con sapienza su  Haaretz  Carolina Landsmann. “Siri, cos’è la bruttezza? La bruttezza è il membro della Knesset Itamar Ben-Gvir che si reca all’ospedale Kaplan per visitare un detenuto amministrativo palestinese in sciopero della fame da 90 giorni. La bruttezza è ciò che ha scritto questo vigliacco prima della sua visita: “Verrò per esaminare da vicino le condizioni di ricovero del terrorista Qawasme, le cure che gli vengono somministrate e per vedere con i miei occhi il miracolo di un uomo che non mangia da mesi e che rimane vivo”. Perché non essere realisti e ammettere – anche a destra – che l’anniversario dell’assassinio di Rabin è una sorta di giorno dell’indipendenza per molti, certamente per Ben-Gvir. È come una fes