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Mairav ​​Zonszein LE FALSE ACCUSE DI ANTISEMITISMO SONO IN PRIMA LINEA NELLA CULTURA DELLA CANCELLAZIONE

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La destra lancia l’allarme sui punti di vista progressisti che limiterebbero la libertà di parola, ma non dice nulla su come l’antisemitismo sia diventato un’arma per annullare il discorso su Israele. Nel corso delle ultime settimane, i principali media americani sono stati coinvolti in un dibattito su una lettera aperta pubblicata dall’Harper’s Magazine che avvertiva che l’attuale resa dei conti sulla giustizia razziale e sociale sta portando a un clima intollerante che mette in pericolo la libertà di parola e che ha aperto la strada a ciò che alcuni chiamano “cultura della cancellazione”. Nel dibattito sono significativamente assenti le dinamiche di potere in gioco in chi decide i confini del discorso accettabile, così come il modo in cui tali confini sono usati come arma per “cancellare” gli altri. Questa dimenticanza è forse più chiaramente al lavoro quando si tratta di accuse di antisemitismo. Ad esempio, dopo che Peter Beinart ha scritto saggi su Jewish Currents e sul New York Ti

Cisgiordania, nel villaggio della moschea incendiata. Il reportage e Video

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Cisgiordania, nel villaggio della moschea incendiata. Il reportage Dopo l'accordo raggiunto ad Amman nel vertice trilaterale con il segretario di Stato americano John Kerry, il premier isrealiano Benjamin Netanyahu e il re Abdallah II per disinnescare le violenze in Israele e nei territori, sembra scorrere senza particolari tensioni il Venerdì di preghiera dei musulmani. Il primo segno di distensione è stato l'eliminazione da parte del governo isrealiano dei limiti di età per i fedeli islamici che dopo settimane sono potuti accedere alla Spianata delle Moschee. Ancora ieri nel nord di Israele una molotov è stata lanciata contro una sinagoga di un villaggio della Galilea, mentre nel nord della Cisgiordania è stata incendiata una moschea. La nostra inviata Annamaria Esposito - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Cisgiordania-nel- villaggio-della-moschea-incendiata-Il-reportage-93ee11d4-6231-4c91-a43c-c14bdf38a49b.html tag   Visualizzare l'occupazione: mappe-vi

Gideon Levy Iyad Hallaq: il lutto impossibile

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Articolo qui  Tradotto da    Cristiana Cavagna Editato da    Fausto Giudice Фаусто Джудиче فاوستو جيوديشي Un mese dopo l’assassinio di Iyad Hallaq, un giovane palestinese autistico, la sua famiglia è ancora paralizzata dal dolore e prega perché l’agente della polizia di frontiera che lo ha ucciso paghi per il suo crimine. L’erba verde nel piccolo cortile fuori dalla casa è ingiallita e secca. Anche le piante in vaso sono appassite, dopo essere rimaste senza acqua per un mese. Prima, Iyad le innaffiava tutti i giorni in estate, ma ora non c’è più nessuno che se ne occupi. Rana, la madre in lutto, non smette di guardare sul suo telefonino un piccolo filmato di suo figlio, in piedi in giardino con in mano un tubo di irrigazione, un leggero sorriso sulle labbra. Il suo sorriso è più accentuato in un altro filmato, in cui lo si vede preparare il  fatteh  – un piatto di hummus con carne e pinoli – per i suoi genitori. Aveva imparato a cucinarlo nel centro per persone disabili Elwyn El Quds,

Cosa alimenta i rapporti di odio-amore dei cristiani evangelici con gli ebrei di Richard Landes

SINTESI PERSONALE Tag :                          antisemtismo-sionismo-antisionismo                                                                                                                                      articolo in lingua inglese q ui La breve apparizione di  GOD TV in una trasmissione via cavo israeliana, ha permesso a un gruppo cristiano, aggressivamente missionario, di predicare direttamente agli israeliani in ebraico, innescando  un grido nello stato ebraico. L 'accordo è stato annullato e il canale rimosso dal cavo israeliano. In risposta  uno dei leader dell'iniziativa, Michael Brown, ha scritto un pezzo molto critico su Haaretz ( come Israele discrimina i cristiani evangelici ) accusando Israele di violazioni della "promessa di  libertà religiosa nel  proprio paese". Come storico dei  due millenni di relazioni ebraico-cristiane, v orrei inserire  le preoccupazioni di Israele in una prospettiva storica e spiegare perché il comportamento di Brow

What fuels Evangelical Christians’ love-hate relationship with Jews di Richard Landes

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HAARETZ.COM  | Opinion *** *** HAARETZ.COM What fuels Evangelical Christians’ love-hate relationship with Jews | Opinion *** GOD TV’s brief appearance on Israeli cable TV, allowing an aggressively missionizing Christian group to preach directly to Israelis in Hebrew, triggered a hue and cry in the Jewish state. Within a month, the agreement was cancelled, and the  channel removed  from Israeli cable. In response, one of the leaders of the initiative, Michael Brown, wrote a highly critical piece in Haaretz ( How Israel discriminates against Evangelical Christians ) charging Israel with violations of their own country’s "much touted promise of religious freedom." As a historian of two millennia of Jewish-Christian relations, I’d like to put Israel’s concerns in historical perspective, and explain why the behavior of Brown, a self-styled "philo-Jewish" critic and "opponent" of Christian antisemitism, is so irresponsible. Open gallery view Screenshot of God TV