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Cap Anamur, l’antenata delle navi di salvataggio. La storia si ripete

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Sebastiano Canetta ILMANIFESTO.IT Cap Anamur, l’antenata delle navi di salvataggio. La storia si ripete | il manifesto La Sea Watch degli anni Ottanta. L’antenata delle navi di salvataggio dei profughi guidate da volontari. Esattamente quindici anni fa il comandante tedesco della Cap Anamur, responsabile della vita dei 37 naufraghi imbarcati, decise di forzare l’entrata nelle acque territoriali italiane. Proprio come la capitana Carola Rackete. Dopo lo sbarco venne arrestato, processato e infine condannato per «favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina» insieme al primo ufficiale e al presidente della Ong. Cinque anni dopo, tuttavia, furono tutti assolti. Un fatto di cronaca speculare semi dimenticato in Italia. In Germania, al contrario, rimane tra le storie incise nella stele di ringraziamento a forma di libro aperto, circondata da due leoni bianchi, eretta dai profughi salvati ad Amburgo. Breve  flashback  sulla Cap Anamur: il m

Menachem Klein Qualsiasi soluzione del conflitto israelo-palestinese porterà alla guerra civile

Qualsiasi soluzione del conflitto israelo-palestinese porterà alla guerra civile    15 giugno 2019 Haaretz Il dibattito in corso tra i sostenitori di una soluzione a due Stati e coloro che propugnano lo stato singolo è una discussione sul fine: è una di queste la soluzione ideale o solo pragmatica, e come risulterebbe la soluzione? Negli anni '80 e '90, la risposta a queste domande era chiara. La soluzione dei due Stati aveva il supporto internazionale, e il sostegno tra la maggioranza di israeliani e palestinesi cresceva. La strada per attuarla erano i negoziati diretti, a partire dalle linee del 4 giugno 1967, con aggiustamenti reciproci delle frontiere. Oggi, l’ “accordo del secolo" del presidente americano Donald Trump, trascurando il consenso internazionale, ha lo scopo di imporre ai palestinesi termini diversi, fatti su misura per la destra israeliana. Il fallimento dei negoziati basati sugli accordi di Oslo e

Catherine Cornet La Palestina non è un gioco per bambini ricchi

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La prima scena del video musicale  Cavalry , piccolo capolavoro della regista libanese Jessy Moussallem girato per la canzone del gruppo indie-rock libanese Mashrou’ Leila, si apre su un bambina con la coda. Ha la voce rotta mentre grida contro un soldato: “Dove lo portate? Ha solo 15 anni, non ha fatto niente”. Suo fratello maggiore è appena stato caricato su un carro armato dai soldati israeliani in un villaggio palestinese. La bambina si avvicina al carro armato davanti a casa sua: “Dite di essere uomini? Scendete da qui!”. E ancora: “Mio fratello di quattro anni ha più dignità di te”. Si avvicina un’altra bambina, che dice al soldato: “Non ho paura delle tue armi. Vai via”. Poi attacca la musica elettro-ipnotica dei Mashrou’ Leila. Your army is the redemption of my heart You will not break me Your army is the redemption of my heart You will not break me (Il tuo esercito è la redenzione del mio cuore Non mi spezzerai Il tuo esercito è la redenzione del mio cuore Non mi spezz

Richard Silverstein Israele, Stati Uniti si impegnano in simulazioni di attacco per prepararsi alla guerra contro l'Iran

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Facebook T Reddit Flipbo Email RICHARDSILVERSTEIN.COM | DI  RICHARD SILVERSTEIN Israel, U.S. Engage in Attack Simulations Preparing for War Against Iran - Tikun Olam תיקון עולם Events in the Gulf are unfolding so quickly and ominously that it’s impossible to keep up. They could easily spiral out of control. You might go to sleep at night to a region at peace and wake up the next morning to countries aflame. In the midst of this swirl of events, it’s worth focusing … Sintesi personale Gli eventi nel Golfo si stanno evolvendo così rapidamente e minacciosamente che è impossibile tenere il passo.  Potrebbero facilmente andare fuori controllo.  Si potrebbe andare a dormire la notte in paesi dove regna la  pace e svegliarsi la mattina dopo in paesi  in fiamme. Nel mezzo di questo turbinio di eventi, vale la pena concentrarsi su alcuni degli sviluppi più preoccupanti che non ricevono tutta l'attenzione che meritano. All'inizio di questa settimana, i

Lelio Bonaccorso e Marco Rizzo :SALVEZZA Recensione di Gariwo

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IT.GARIWO.NET Salvezza Salvezza. Di vite, ma anche della coscienza europea. Questo il senso più profondo del libro di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, nato in seguito a un viaggio di tre settimane a bordo della nave Aquarius della Ong SOS Méditerranée.Una testimonianza visiva che va oltre la fotografia e opera anche dop... Salvezza.  Di vite, ma anche della coscienza europea.  Questo il senso più profondo del libro di  Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso , nato in seguito a un viaggio di tre settimane a bordo della nave  Aquarius  della Ong SOS Méditerranée. Una testimonianza visiva che va oltre la fotografia e opera anche dopo l’osservazione diretta degli eventi, trasformandosi da  graphic novel  a  graphic journalism . Perché in  Salvezza  ci sono le tavole di Bonaccorso che presentano volti e voci, ma ci sono anche  dati, tabelle, mappe , in un reportage fresco e intenso. Dove non è arrivata la camera, è arrivato il disegno, che si sforza di rappres