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Annalisa Camilli, La borgata ribelle di Roma dimenticata dalla storia. Il Quadraro

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Come ogni mattina aveva aperto gli scuri della finestra di casa sua: aveva sette anni e quattro mesi. Sette anni e quattro mesi, ripete ricordando quel giorno di 75 anni fa quando le truppe dell’esercito tedesco, la Wehrmacht, circondarono la palazzina di via degli Arvali, al Quadraro, il quartiere di Roma dove Vanda Prosperi viveva con i suoi cinque fratelli e i suoi genitori. “Ho visto una sfilza di soldati tedeschi schierati con i fucili spianati”, racconta. “Ho gridato ‘Mamma, vieni’”. Ma un manipolo era già alla porta. Il padre di Vanda – Vittorio – si stava preparando per andare a lavorare nella ditta di costruzioni che dirigeva. I soldati lo sorpresero proprio mentre usciva dal bagno, gli puntarono i fucili al petto intimandogli di seguirli. Alla madre di Vanda consegnarono un foglietto in cui era scritto che aveva dieci minuti per preparare una gavetta con il cibo, qualche vestito di ricambio, tutto in un fagotto. Lo spinsero giù dalle scale insieme agli altri uomini del p

Israele ottavo Paese al mondo per esportazioni militari, un business da 7,5 miliardi

È il dato registrato nel 2018, che segna una lieve flessione rispetto ai 9,2 miliardi di dollari dell’anno precedente. Per il ministero della Difesa il settore è “eccezionalmente forte” e rappresenta uno dei settori trainanti. Fra i suoi clienti più importanti vi sono l’India, l’Azerbaijan e il Vietnam. el Aviv (AsiaNews/Agenzie) - Nel 2018 le esportazioni militari israeliane hanno superato i 7,5 miliardi di dollari. La maggior parte della produzione bellica con la stella di David è stata destinata a Paesi della regione Asia-Pacifico, come conferma in una nota diffusa in queste ore il governo locale. Interpellato dall’Afp, un portavoce del ministero israeliano della Difesa ha dichiarato che lo scorso anno, pur a fronte di una lieve flessione rispetto ai 9,2 miliardi del 2017, il settore degli armamenti è stato “eccezionalmente forte” e rappresenta uno fiori all’occhiello per l’industria nazionale. L’istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma ha piazzat

-Yotam Berger : "Una punizione divina l'incendio di Notre Dame" afferma un Rabbino di spicco dei coloni

Sintesi personale In un articolo sull'    incendio della chiesa  di  Parigi ,    pubblicato su  Srugim, sito internet di notizie religiose  sioniste  israeliane,    Shlomo Aviner, , rabbino   dell'insediamento   di Beit El in  Cisgiordania  , ha specificato  che è una   mitzvah , quindi    un  dovere religioso ,     incendiare le chiese in Israele, Ha aggiunto che è un atto da non compiere  perchè poi   dovrebbero essere ricostruite.  Ha ricordato che per  il rabbino , Menachem Mendel Kasher ,la   ricostruzione di chiese bruciate, è un'offesa maggiore che lasciarle così come sono. Gadi Gvariyahu    dell'organizzazione non governativa Tag Meir  , che monitora   i crimini di odio   in Israele e in   Cisgiordania   e promuove il dialogo interreligioso, ha definito le osservazioni di Aviner "tristi, irritanti e scioccanti.  Se un influente rabbino dice  :  'non esiste l' ordine di individuare le chiese cristiane all'estero e di bruc

Yotam Berger Notre Dame Fire May Be Divine Punishment, Says Prominent Settler Rabbi

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Macron vows to rebuild Notre Dame Cathedral after devastating fire Masked Jewish settlers filmed attacking Palestinian family; no arrests were made Cars vandalized in West Bank hate crime on eve of Israeli election The conflagration at Notre Dame de Paris that badly damaged the ancient cathedral on Monday was possibly divine punishment, an influential Israeli rabbi said on Wednesday, invoking a 13th-century burning of Jewish scriptures. >> Subscribe for just $1 now Addressing the  fire at the 856-year-old church in Paris  in a Q&A article published on religious- Zionist  Israeli news website Srugim,  French -born Shlomo Aviner, now the rabbi of  West Bank settlement Beit El, also said it is a  mitzvah -  a deed done from religious duty -  to set fire to churches in Israel, but warned that shouldn't be done anyway, because they would then have to be rebuilt.Asked if the fire at Notre Dame was cause for grief, Aviner said "that isn't our function

Gli israeliani testano un nuovo missile in Siria

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Gli israeliani testano un nuovo missile in Siria di Tiziano Ciocchetti ) 16/04/19 Continuano gli attacchi dello Stato d’Israele nei confronti della Siria. Secondo quanto appreso, l'Aeronautica israeliana avrebbe usato con successo un nuovo missile supersonico aria-superficie per la prima volta durante un recente attacco aereo sulle posizioni militari siriane. Le IDF hanno condotto una serie di strike sui siti intorno a Masyaf nelle prime ore di sabato mattina. La società di analisi di immagini satellitari ImageSat ha confermato che Israele ha colpito la base di Masyaf. Un grande hangar e tre edifici nelle vicinanze sono stati distrutti nell’attacco dei velivoli con la stella di David, secondo quanto mostrato dalle immagini satellitari, analizzate e distribuite dalla ImageSat International. Alcune fonti - incluso un analista militare, Babak Taghvaee - hanno riferito che l'aviazione israeliana avrebbe u

IRIT GAL I rifugiati siriani che gli Israeliani preferiscono dimenticare

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IRIT GAL 972mag.com Contrariamente ai profughi palestinesi, il destino dei Siriani espulsi dalle alture del Golan da Israele nel 1967 è stato coperto e tenuto nascosto all’opinione pubblica. Ancora oggi, la maggior parte degli Israeliani ritiene che nella zona quasi non vivessero Siriani e che i pochi residenti fossero partiti di loro spontanea volontà. Una jeep della polizia di frontiera israeliana passa vicino al quartier generale  dell’esercito siriano, Quneitra, Alture del Golan. (Moshe Milner/GPO)  I profughi siriani, che [recentemente] sono fuggiti dal loro paese in guerra verso quelle nazioni europee così buone da aprir loro le porte, sono quelli che appartengono alla seconda generazione di rifugiati. Il primo esodo c’era stato nel 1967, quando le Alture del Golan siriano erano state conquistate dall’esercito israeliano. In contrasto con i rifugiati in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, la storia di questi profughi è stata cancellata dalla cosci

CISGIORDANIA. B’Tselem accusa: “Coloni hanno giustiziato palestinese”

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Roma, 15 aprile 2019, Nena News  – L’accusa è grave, ma non nuova: a inizio mese due coloni israeliani hanno ucciso a sangue freddo il 23enne palestinese  Mohammad Abdel Fattah  che aveva lanciato pietre contro un’auto israeliana. A sostenerlo è un rapporto pubblicato ieri dall’ associazione per i diritti umani israeliana B’Tselem.  I fatti risalgono allo scorso 3 aprile vicino ad Hawara, un villaggio nel nord della Cisgiordania occupata. Secondo lo studio dell’organizzazione,  Abdel Fattah sarebbe rimasto ferito da un primo colpo di pistola esploso dall’interno della macchina che aveva colpito con una pietra . L’autista della vettura, il  colono e attivista di destra Yehoshua Sherman , sarebbe quindi uscito dall’auto, si sarebbe avvicinato al giovane palestinese che era a terra ferito per il colpo d’arma da fuoco ricevuto e lo avrebbe sparato un’altra volta. Un altro colono avrebbe quindi raggiunto Sherman e, dopo essere uscito dal suo camion, avrebbe esploso contro il palestinese