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Antonella Sinopoli “Tutto è politica”. No, “tutto è consenso e tutto si fa per esso”

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https://vociglobali.it/…/tutto-e-politica-no-tutto-e-conse…/ VOCIGLOBALI.IT "Tutto è politica". No, "tutto è consenso e tutto si fa per esso" | Voci Globali La mia prof di italiano delle superiori diceva "Tutto è politica". Quella breve frase sembra quasi un haiku (particolare forma di poesia giapponese). Se non fosse che per essere tale avrebbe bisogno di almeno altre due strofe. Allora magari posso provarci io. "Tutto è politica. Ma la politica è a... La mia prof di italiano delle superiori diceva “ Tutto è politica ”. (In verità lo diceva, prima di lei, Thomas Mann). Quella breve frase sembra quasi un haiku (particolare forma di poesia giapponese). Se non fosse che per essere tale avrebbe bisogno di almeno altre due strofe. Allora magari posso provarci io. “ Tutto è politica. Ma la politica è amore. Amore per il prossimo. Amore per il vicino. Amore per il lontano ”. Naturalmente è poesia – e a

Israele-Palestina: Amnesty, “le agenzie turistiche on line alimentano violazioni contro i palestinesi”

L e agenzie online di prenotazione Airbnb, Booking.com, Expedia e TripAdvisor stanno alimentando le violazioni dei diritti umani contro i palestinesi segnalando centinaia di stanze e attività negli insediamenti israeliani sulla terra palestinese, compresa Gerusalemme Est. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International in un rapporto intitolato “Destinazione occupazione”, in cui accusa le agenzie online di prenotazione di promuovere il turismo negli insediamenti israeliani illegali e di contribuire così alla loro esistenza ed espansione. “L’insediamento di civili israeliani da parte di Israele nei Territori palestinesi occupati viola il diritto internazionale umanitario e costituisce un crimine di guerra. Ciò nonostante, le quattro agenzie continuano a operare negli insediamenti e a trarre profitto da questa situazione illegale”, denuncia l’organizzazione per i diritti umani. “La confisca illegale da parte israeliana delle terre palestinesi e l’espansione degli insediamenti

Brasile: oggi mobilitazione in tutto il Paese in difesa dei popoli indigeni contro le recenti scelte di Bolsonaro

  Brasile: oggi mobilitazione in tutto il Paese in difesa dei popoli indigeni contro le recenti scelte di Bolsonaro Si tiene oggi in tutto il Brasile la mobilitazione in difesa dei popoli indigeni #JaneiroVermelho (Gennaio rosso) “Mai più una goccia di sangue indigeno”, promossa dall’Apib (Articolazione dei popoli indigeni del Brasile) e appoggiata, tra gli altri, anche dal Cimi, il Consiglio indigenista missionario espressione della Chiesa brasiliana. Le manifestazioni hanno l’obiettivo di denunciare le crescenti minacce che le popolazioni indigene e i loro territori stanno soffrendo, così come le battute d’arresto imposte dallo Stato brasiliano nella tutela delle popolazioni e dell’ambiente. In programma momenti pubblici in almeno 22 Stati del Brasile. Nel Distretto federale, a Brasilia, è prevista una protesta si fronte al ministero dell’Agricoltura, Zootecnia e Alimentazione. Sono previste manifestazioni anche all’estero e in particolare, in Svizzera, Inghilter

Robert Fisk Perché personaggi americani come Michelle Alexander stanno rompendo il silenzio su Israele

  Perché personaggi americani come Michelle Alexander stanno rompendo il silenzio su Israele   La maggior parte delle persone al di fuori degli Stati Uniti – e fino a questo mese, la maggior parte degli americani – non avrà sentito parlare di Michelle Alexander. Lei è un avvocato per i diritti civili e accademico e ha scritto un libro intitolato The New Jim Crow , e pochi mesi fa il New York Times l’ha assunta come giornalista regolare. Come milioni di americani neri – e bianchi – americani, Michelle è una seguace di Martin Luther King Jr . La settimana scorsa ha iniziato il suo articolo di opinione,  sulla Vecchia Signora in Grigio (soprannome dato dai lettori al New York Times, n.d.t.) molto diffuso e di un conservatorismo irrepetibile, con un lungo e ammirato tributo all’attivista per i diritti civili  nero, Cristiano, non violento che, proprio un anno pima del suo assassinio, avvenuto nel 1968, aveva deciso che doveva far sentire la sua voce sul disastro del

Nucleare, Aiea: Teheran rispetta gli accordi. Ma per Trump resta una minaccia

  Nucleare, Aiea: Teheran rispetta gli accordi. Ma per Trump resta una minaccia | IRAN - STATI UNITI - ONU       Teheran (AsiaNews/Agenzie) - Teheran “rispetta” i dettami previsti “dell’accordo sul nucleare” firmato nel 2015, e sconfessato nel maggio scorso dagli Stati Uniti nonostante il parere contrario della comunità internazionale. La conferma arriva dal capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), legata all’Onu, che in una nota diffusa in rete sottolinea quanto sia “essenziale” che la Repubblica islamica “prosegua mantenendo gli impegni” previsti. Nel maggio 2018 Donald Trump ha ordinato il   ritiro   dall’accordo nucleare ( Jcpoa ) voluto da Obama, introducendo le   più dure sanzioni della storia   contro Teheran. Una decisione che ha provocato un   significativo calo   nell’economia iraniana - confermato da   studi   Fmi - e un   crollo   nel petrolio, obiettivo della   seconda parte delle sanzioni in vigore dal

Amira Hass : 11 Comandamento e la morte di Hamdy Na'asan

Amira Hass: The 11th Commandment | Opinion gennaio 29, 2019 Sintesi personale  La morte di Hamdy Na'asan dimostra una cosa: la terra che è difficile da rubare per mezzo delle leggi israeliane viene rubata per mezzo del fuoco violento e sacro dei coloni e del codice del silenzio Gli ebrei osservanti possono sparare con un fucile nel santo Shabbat? Ovviamente. Questo è l'undicesimo comandamento. È anche desiderabile sparare alle persone alle spalle e agli omicidi quando parliamo di un arabo la cui esistenza interferisce con il comandamento "Ruba la loro terra in modo da poter vivere in una villa". È così che Hamdy Na'asan del villaggio di Al Mughayyir è stato assassinato. Sarà interessante vedere come la polizia si scuserà per non aver trovato il sospettato questa volta o come il procuratore di stato spiegherà il cambiamento dall' 'accusa  da 'omicidio  a 'omicidio colposo A settembre e  a novembre l'avvo

Yara Hawari Cosa c’è dietro la repressione contro i prigionieri palestinesi?

Vittoria del BDS: un gruppo musicale britannico boicotta l’Eurovisione perché si tiene in Israele Israele uccide un ragazzino in Cisgiordania e un manifestante a Gaza Cosa c’è dietro la repressione contro i prigionieri palestinesi? Per chi critica Michelle Alexander, i palestinesi non meritano diritti civili Israele ha appena “perso Cronkite” – la lotta per i diritti dei palestinesi al “New York Times” Le celle sono state messe a soqquadro, effetti personali sono stati distrutti e sono state effettuate perquisizioni corporali invasive. Per molti prigionieri l’aspetto peggiore è stato la confisca di foto, lettere e semplici doni dei membri della famiglia raccolti nel corso degli anni – un’ancora di salvezza per quanti devono scontare decenni di carcere. I prigionieri sono stati anche obbligati a togliersi i vestiti e ad attendere l’ispezione all’aperto con un freddo intenso. Non si tratta di nuove tecniche o tattiche, ma piuttosto di quelle che vengono utilizzate periodica

Amira Hass: The 11th Commandment | Opinion

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The death of Hamdy Na’asan proves one thing: land that is hard to steal by means of Israeli laws is stolen by means of the settlers’ violent, sacred fire and code of silence di Amira Hass - 29 gennaio 2019 Can observant Jews fire a rifle on the holy Shabbat? Of course. That’s the 11th Commandment. It’s also desirable to shoot people in the back and to murder when we’re talking about an Arab whose existence interferes with the commandment “Steal their land so you can live in a villa.” That is how Hamdy Na’asan from the village of Al Mughayyir was murdered. Those suspected of the murder descended from one of the outposts that sprang from the settlement of Shiloh in the past 20 years. It will be interesting to see how the police will excuse their failure to find the suspect this time, or how the state prosecutor will explain the change in the charge from murder to manslaughter, and then to trampling wildflowers. In September and November attorney Elias Khoury complained to the IDF leg