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When Israel ignorantly blames the Holocaust on the Poles, it boosts their illiberal nationalists *** haaretz.com

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The Polish were once victims of historical whitewashing. Now they are doing the same Holocaust museum in Washington condemns Poland's draft Holocaust legislation Polish PM defends new Holocaust law: 'Auschwitz-Birkenau, Arbeit Macht Frei are not Polish'

Gideon Levy The fight against the expulsion of African refugees is a pivotal moment in Israel's history

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      The fight against the expulsion of African refugees is a pivotal moment in Israel's history *** haaretz.com     Whether or not the deportation of African asylum seekers happens , Israel is facing nothing less than a test case that will shape its future. It’s impossible not to shocked by the malice and racism behind this ethnic cleansing plan – the removal of non-Jewish black people on account of their skin color. The fate of 35,000 people should touch the hearts of every decent Israeli, but the issue is much broader and more important. On the agenda are hidden, far-reaching plans that only the extreme right talks about for now, but which one day could develop into an action plan. The expulsion of the African refugees is a pilot program of great import to the government and its opponents. f this mini-expulsion succeeds, expect more to come: prepare for a population transfer. If the first

Gideon Levy :La lotta contro l'espulsione dei rifugiati africani è un momento cruciale nella storia di Israele

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L’espulsione dei profughi africani è un test per la democrazia israeliana Indipendentemente dal fatto che i richiedenti asilo africani siano espulsi o meno, Israele deve fare i conti con un banco di prova che determinerà il suo futuro. internazionale.it   I più letti Ultimi articoli Sezioni Il settimanale Per abbonarsi Gideon Levy , Haaretz , Israele

Akiva Eldar : Israele non ha nulla da festeggiare per la spaccatura tra Usa e Palestinesi

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Sintesi personale Parlando alla riunione d'emergenza convocata il 13 dicembre a Istanbul dall'Organizzazione per la cooperazione islamica, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha dichiarato che i palestinesi   non accetteranno più  gli Stati Uniti come mediatore in un processo di pace con Israele. L'establishment israeliano  di destra è stato evidentemente elettrizzato quando la  dirigenza palestinese  ha liquidato Donald Trump    Per loro, la decisione palestinese è stata altrettanto soddisfacente quanto il riconoscimento di Trump del 6 dicembre di Gerusalemme come capitale di Israele.  I parlamentari ebrei hanno manifestato il loro gradimento  con un' '   entusiasta accoglienza alla Knesset   per il  vicepresidente Mike Pence il 21 e  il 23 gennaio in Israele, confermando la propria vicinanza all'amministrazione statunitense. I palestinesi hanno espresso la loro ira boicottando la sua visita e negando l'  accesso alla Chiesa della Natività a 

Visualizzare l'occupazione :Rapporto OCHA del periodo 2 – 15 gennaio 2018

Rapporti OCHA gennaio 17, 2018 Rapporto OCHA del periodo 2 – 15 gennaio 2018 Nei Territori palestinesi occupati (oPt) [ Cisgiordania e Striscia di Gaza ] , in quattro diversi episodi, le forze israeliane hanno ucciso quattro civili palestinesi, tre dei quali minori. Tre delle uccisioni (due minori di 15 e 17 anni e un uomo di 25) sono avvenute in tre distinti episodi di proteste e scontri, il 3, 11 e 15 gennaio, nel villaggio di Deir Nidham (Ramallah), vicino alla recinzione perimetrale, ad est del Campo profughi di Al Bureij (Gaza) e nel villaggio di Jayyus (Qalqiliya); proteste seguenti al riconoscimento, da parte dell’amministrazione statunitense, di Gerusalemme quale capitale d’Israele. Un altro ragazzo di 17 anni è stato ucciso con arma da fuoco l’11 gennaio, in Iraq Burin (Nablus), durante scontri con lancio di pietre contro le forze israeliane. Il 9 gennaio, sulla Strada 60, vicino all’incrocio di Sarra-Jit (Nablus), un colono israeliano di 35

Jonathan Ofir :Quando il sionismo è l’essenza della vita, una rottura ha gravi conseguenze

9 gennaio 2018, Mondoweiss Rompere con il sionismo può essere un’esperienza che sconvolge la vita. In Israele la società ebreo-israeliana è nel suo complesso sionista – in una misura che varia dal cosiddetto “sionismo liberal” al sionismo fondamentalista. Non ci sono veramente, necessariamente, molte differenze quando uno parla di questa esperienza di rottura in un gruppo o nell’altro. Il problema con il sionismo è che i suoi aderenti lo vedono fondamentalmente come una forma di “essenza della vita”. L’indottrinamento sionista insegna che si tratta “della nostra stessa esistenza”. Il “noi” è considerato generalmente essere “la Nazione ebraica” o “il popolo ebraico”, e pertanto l’individuo è visto come una piccola parte in tutto questo. Dato che la sopravvivenza del tutto include anche l’individuo, ogni rottura con il sionismo è considerata una specie di tradimento della società, che mette a rischio la forza e persino la sopravvivenza del “tutto”. Narrazioni

Amira Hass :Il carceriere della prigione di Gaza e la crescente soglia del collasso della Striscia

Amira Hass 16 gennaio 2018, Haaretz L’isolamento della Striscia di Gaza e dei suoi abitanti, come progetto politico piuttosto che di sicurezza, è iniziato molto prima dei razzi Qassam Il carceriere avverte che il campo di internamento è sull’orlo del collasso. È un bene che lo faccia, ed è un bene che il suo avvertimento sia diventato il titolo di testa su Haaretz. Ma è difficile ignorare a chi è indirizzato tale avvertimento: al governo e soprattutto al ministro della Difesa Avigdor Lieberman. La preoccupazione del carceriere – cioè i dirigenti di alto livello dell’apparato di sicurezza – sembra sincera. Non vi è motivo di sospettare che stiano semplicemente preparando la propria difesa presso il Tribunale Penale Internazionale, per il giorno in cui vengano ricercati i sospettati per il continuo disastro noto come prigione della Striscia di Gaza. Il livello del collasso di Gaza sale ogni anno, a causa dell’intollerabile capacità di resistenza dei palestinesi.